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04/05/2018

EOC2018: ROBERTO DALLAVALLE AUTODIDATTA SENZA RIMPIANTI

EOC2018: ROBERTO DALLAVALLE AUTODIDATTA SENZA RIMPIANTI

(Roberto Dallavalle è uno dei pochi ad essere competitivo sia nelle prove cittadine che in bosco).

CROVIANA (TN): Roberto Dallavalle è un anticonformista di natura. Poco incline all'uso della mail, degli smartphone complicati e delle sofisticazioni nell'allenamento. Per lui il concetto di sport è molto semplice: ci si deve allenare tanto. Non ci sono macrocicli, soglie o trend. Si sgobba 12 mesi l'anno, in varie forme e sempre a buonissima intensità. Nella corsa è fenomenale, va forte in tutte le distanze dell'Orienteering e il suo tallone d'achille è la tecnica. Ha più voltre candidamente confessato di testarsi in carta solo durante le gare del calendario FISO. Da tempo ha riposto le ambizioni agonistiche a livello internazionale. Quest'anno si corre in Ticino e i terreni alpini lo attirano particolarmente. Qui di seguito le domande che gli abbiamo rivolto nei giorni scorsi.

Ti abbiamo visto spesso impegnato nei trail di lunga distanza. Quanto sono importanti nella tua preparazione queste prove?

Sono molto importanti perché amo testarmi in gare impegnative e fisiche. Credo di esserci portato. Tendenzialmente però la mia stagione vede l’Orienteering nella prima parte dell’anno per poi concentrarmi nei trail durante l’estate. Le Long con la mappa mi servono anche per abituare la testa a rimanere concentrata e quindi sono propedeutiche per le competizioni di endurance. 

Ti alleni autonomamente e sperimenti su te stesso le metodologie. Pensi di avvalerti di un coach in futuro? 

E’ vero, mi alleno da sempre da solo. Magari non è il miglior modo in senso assoluto, però è il mio metodo e mi trovo bene. Non uso tabelle preparate da altri e anche la programmazione del lavoro viene sviluppata in base alla mia esperienza. Non credo di aver bisogno di un allenatore.

La soddisfazione di essere convocato in azzurro.

Certo è sempre una bella soddisfazione vestire la maglia dell’Italia. Purtroppo il tempo da dedicare allo sport è quello che è visto che lavoro in un esercizio commerciale. Ho disputato tante gare in Italia prima di arrivare a questo momento, partecipando a tutte le prove di selezione che hanno rappresentato un buon allenamento specifico. Credo di aver fatto del mio meglio.

Hai qualche rimpianto per non avere avuto l’opportunità di specializzarti maggiormente nella parte tecnica?

Al momento no. Posso dire che forse quando studiavo avrei potuto fare di più dal punto di vista tecnico. Però non essendo l’Orienteering un lavoro l’ho sempre preso come un divertimento e per questo tutto ciò che viene va bene.

Pietro Illarietti

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