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10/04/2018

VERSO EOC2018: VERENA TROI, LA MAMMA VOLANTE

VERSO EOC2018: VERENA TROI, LA MAMMA VOLANTE

SETTEQUERCE (BZ): Ai meno attenti sarà parsa come una vera e propria sorpresa la convocazione di Verena Troi (TOL) per i prossimi Campionati Europei di C-O che si terranno a maggio nel Canton Ticino, il più italiano dei cantoni elvetici dove le startup delle criptovalute spopolano e gli imprenditori lombardi hanno deciso di varcare il confine per usufruire di un regime fiscale più favorevole.

Torniamo però a Verena Troi, altoatesina nata nel 1975, che già dalla passata stagione aveva ripreso ad andar forte nella categoria Women Elite. Di lei si ricorda un passato in azzurro e tante sfide con le avversarie Renate Fauner e Sabine Rottensteiner tra gli anni 90 e 2000.

Il presente di Verena Troi la vede mamma e traduttrice, oltre che sportiva specializzata nelle prove di resistenza.

La convocazione è ormai in tasca ma la decisione di partecipare agli EOC 2018 non è stata ancora presa ufficialmente anche se il cuore è già all’evento.

Come vive questa convocazione?

Devo dire che è ancora tutto in discussione perché è molto impegnativo esserci per questioni di famiglia. L’evento dura infatti10 giorni. Troppi per una mamma. Ho fatto la proposta a Misha per esser presente solo nelle gare più adatte a me, ma lui non era molto contento. Il CT vuole tutta la squadra presente per non perdere i posti nella Sprint e nella Middle.

Quando ha deciso di puntare alla Maglia azzurra?

Mi è venuta voglia di correre anche in salita e, a giugno dello scorso anno, ho ripreso con serietà. Ho voluto cimentarmi in Elite, tenendo duro e facendo sacrifici. Secondo me il traguardo non è ancora raggiunto perché vorrei prepararmi ulteriormente per un’eventuale gara internazionale. Il mio è un programma a più anni. Almeno un paio.

Come ha vissuto questo ritorno? Nel gruppo ci sono atlete molto più giovani di lei? Si dice che finche una persona ha dei sogni è ancora giovane...

Mi fa sentire vecchia. Scherzi a parte, mi piace questa considerazione sui sogni. Allora credo che sia così e poi riesco a correre quasi come una volta. Inoltre le ragazze del team mi hanno accolto molto bene. Sono state carine.

Rispetto a quando era azzurra, qual è il suo livello ora?

E’ difficile dire quale sia il mio livello rispetto a quando correvo. Fisicamente posso fare meglio e anche tecnicamente. Tanto di quello che avevo fatto è rimasto dentro di me. Ora ci vuole l’allenamento specifico tecnico.

Ha un preparatore?

Ho molta esperienza e mi gestico da sola. Ho poi vicino persone come Mamleev che mi sanno dare dei consigli.

Come fa a gestire famiglia e sport?

Bisogna organizzarsi. Ho orari fissi anche se ogni giorno è diverso. Devo programmare bene e dare priorità all’allenamento se voglio migliorare. Solitamente lavoro il mattino, poi ci sono i figli e poi… si corre.

Quale messaggio vuole mandare alle ragazze che praticano Orienteering?

Ci si deve allenare con pazienza e diligenza. I risultati arriveranno .

 

Pietro Illarietti

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