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Forestale e US Primiero: 1-1 gli ori a staffetta
Il 9 settembre 2006 diventerá una data da ricordare nel calendario dell’orienteering italiano. Lo sará perché in questa data ricorre il trentennale del primo campionato italiano di orienteering disputato, quello delle Regole di Malosco con 30 partenti che forse mai avrebbero immaginato di vedere i quasi 1000 orientisti in gara nei boschi di Jenesien; lo sará perché a fare da filo conduttore tra il passato ed il presente abbiamo avuto nel parterre della gara l’eccezionale presenza dei 3 protagonisti di quel giorno del 1976, ovvero Alfredo Sartori, Benito Cavini e Claudio Valer (il C.I.S.O. di quei giorni), un giorno nel quale non era ancora nato nessuno dei 6 nuovi campioni italiani a staffetta. E diventa memorabile sotto il caldo sole di mezzogiorno, un mezzogiorno di fuoco che ha salutato la conclusione di due gare a staffetta per l’assegnazione dei titoli assoluti che saranno ricordate tra le piú combattute e le piú palpitanti degli ultimi anni. Tutto questo il T.O.L. se lo é meritato, per aver messo in scena in un autentico paradiso dell’orientista, in due perfette giornate di sole, una stupenda edizioni dei campionati italiani 2006.
La gara a staffetta la conosciamo: c’é una gara piú adrenalinica e claustrofobica per chi la vive da primattore? Una corsa sull’avversario e contro l’avversario mai chiusa, mai decisa fino agli ultimi metri, e f Forse mai come quest’anno la tattica é diventata improvvisamente importante, con gli ultimi giorni prima del via passati a definire la composizione ma soprattutto l’ordine degli staffettisti, con gli allenatori a disegnare scenari possibili ed impossibili, ad indovinare chi può dare il “lancio” buono per catapultare una compagine sul podio e chi può garantire la tenuta sotto pressione. Comunque sia, protagoniste sono state come sempre le gambe e la testa degli atleti impegnati a domare i tracciati di Rudi Mair, ancora una volta nella versione “Rudi no limits”: salita, salita ed ancora salita, e tante zone dove la lettura della carta ha costretto a lavorare di fino in zona punto; ed un passaggio al punto spettacolo al termine dell’ennesima salita micidiale sulla quale non era impossibile guadagnare secondi o addirittura minuti preziosi.
L’oro nella staffetta maschile, che divideva i favori del pronostico almeno tra una decina di squadre, é andato ai ragazzi della Forestale che si sono ripresi il titolo vinto nel 2004 a Santo Stefano d’Aveto e perso nel 2005 a Barricata sotto i colpi terribili di Roberto Pradel e dell’US Primiero; le 3 tute verdi hanno puntato tutto su questa gara, sapendo di avere molte meno chances di vittoria nell’individuale, componendo una staffetta del tutto priva di punti deboli che ha macinato una frazione dopo l’altra senza alcuna sbavatura. La prima sorpresa al via: chi si aspettava Alessio Tenani dopo la meravigliosa prova del Trofeo delle Regioni ha visto schierato Giacomo “Jack” Seidenari, al primo lancio importante in carriera; subito le “forchette” e le “farfalle” predisposte sul terreno da Mair hanno scremato il gruppo. Al punto spettacolo si presenta per primo con un buon margine Emiliano Corona (Esercito) che però non ha un team a cui consegnare il testimone, davanti a Serhiy Mukhidinov (Friuli MTBO). Seidenari é terzo con un minuto circa su Marco Seppi (Cus Bologna) e Nicola Giovanelli (US Primiero); anche Erebus Vicenza ed IK Prato rimangono a tiro, e sembra che tra tutte stiano blindando il podio al T.O.L. ed alle Fiamme Gialle che con Thomas Widmann ed Antonio Baccega transitano a 6-7 minuti di distacco. In seconda frazione va via la fuga che si rivelerá decisiva per l’esito della gara; Tenani resta molto presto in testa da solo ma, consapevole delle difficoltá della parte finale, non forza piú di tanto e viene agganciato dall’US Primiero con Giancarlo Simion. I due sono insieme nelle tratte piú basse del tracciato, ma quando comincia la lunga salita a due terzi di gara la tattica di Tenani paga il dividendo: la Forestale allunga proprio sul pezzo “fisico” ed il vantaggio torna ad attestarsi attorno ai due minuti netti; una bella differenza per il terzo frazionista, che é Daniele Pagliari ed é il capitano della squadra, tra partire con un certo margine di vantaggio o partire insieme a Manuel Negrello! Dietro ai due capofila c’é sempre qualche giovane che in solitaria o quasi mette insieme una frazione spettacolare in piena rimonta: nel 2004 era toccato proprio a Tenani, nel 2005 a Michele Caraglio (Cus Bologna). In questo 2006 é Jonas Rass a lanciarsi all’inseguimento del podio, spronato da Anatolj Cesarini (IK Prato) che cederá qualcosa nel finale di frazione ma cui si deve il passaggio in cima alla salita piú spettacolare della giornata (unitamente ad un altro cui si accennerá in seguito). D’altronde dietro stanno avanzando rapidamente le Fiamme Gialle, con Carlo Rigoni che dará il cambio a Michele Tavernaro, e non si può temporeggiare e curare i diretti avversari. Pagliari parte dunque per la terza frazione davanti a Negrello, Schgaguler (T.O.L.) , Origgi (Ik Prato) e Caraglio; chi si aspetta un US Primiero in rimonta viene invece smentito dal fatto che la rimonta la mettono insieme Schgaguler e Michele Tavernaro: con due frazioni che rappresentano di gran lunga il primo ed il secondo miglior tempo di gara, portano il T.O.L. al secondo gradino del podio e le Fiamme Gialle al terzo. La Forestale, davanti a tutti, non offre alcuno spunto per far pensare ad una possibile rincorsa alla medaglia d’oro, e non c’é nulla da fare nemmeno per l’US Primiero che scivola al quarto posto superato proprio nel finale per il bronzo, mentre il Cus Bologna resta al quinto posto davanti ad IK Prato e FitMonza (Emanuele Patton, Paolo Grassi, Simone Grassi). La prima foto di giornata é dunque quella dell’arrivo del team della Forestale, foto che unitamente al commenti di uno dei protagonisti é giá disponibile su www.alessiotenani.it
Emozioni ancora piú forti arrivano dalla gara femminile. Pochi ma precisi spunti per i tecnici: 1) nessuno vuole arrivare alla volata con Michela Guizzardi; 2) nessuno vuole giocarsi la vittoria nel finale con la pigliatutto Laura Scaravonati reduce dalla vittoria del titolo sulla distanza classica; 3) nessuno sa cosa potranno combinare le juniores, alla prima esperienza nella gara Elite: il Cus Bologna schiera infatti Sara Sambi al lancio e Laura Carluccio in seconda frazione, il T.O.L. ha Jutta Torggler in seconda frazione ed addirittura l’US Primiero si gioca la carta delle 3 juniores al primo assalto del titolo Elite. Ma alla fine saranno proprio queste ragazze a mostrare il volto piú bello della gara a staffetta.
Il lancio sembra subito arridere a Cus Bologna e Forestale, che sembrano in grado di fare il vuoto e giocarsi il titolo in una corsa a due: in cima alla salita del punto spettacolo transita davanti a tutte Sara Sambi con un minuto circa di vantaggio su Laura Bettega (Forestale), vantaggio del tutto trascurabile vista la presenza delle prime due della gara a lunga distanza in seconda e terza frazione. In terza posizione il CAI XXX Ottobre si gioca subito la carta Mita Crepaz, che con una bellissima frazione porta le friulane in terza posizione. Occorre attendere ancora qualche minuto per assistere al passaggio di Johanna Murer (T.O.L.) ed a seguire quelli di Federica Anedda (Galilei) ed Ana Daldon (US Primiero) piú provate sulle tratte fisiche che portano al loop finale. Ma la staffetta non é finita finchè l’ultimo frazionista non ha concluso la prova... In seconda frazione Helga Bertoldi, vice campionessa italiana sulla long distance, non perde tempo a superare Laura Carluccio, ma quando é attesa al passaggio al punto spettacolo dai compagni di squadra i minuti passano inesorabili; cosí, tra lo stupore un po’ generale, dalla curva sbuca la tuta bianca e gialla di Nicole Scalet, che avanza in salita ad un ritmo insostenibile per chiunque altra (ed anche per la maggior parte degli atleti maschi) e colpisce soprattutto per la sua tranquillitá ed imperturbabilitá quando Roberto Pradel le segnala che é in fuga da sola nella gara per il titolo assoluto! E di fronte alla Forestale che con Helga Bertoldi cerca di limitare il passivo ecco anche Jutta Torggler, neo campionessa under 18, che a pochi secondi lancia la seconda staffetta “linea verde” del T.O.L. (priva di Christine Kirchlechner, ma Murer e le sorelle Torggler non la fanno rimpiangere) all’attacco del podio e del titolo. Il margine di vantaggio dell’US Primiero vale il podio, ma nessuno adesso vorrebbe essere nei panni di Marina Simion in terza frazione a difendere qualche decina di secondi di vantaggio su due mastini come Laura Scaravonati e Heike Torggler; nessuno... tranne forse Marina stessa, che parte decisa come se non avesse mai fatto altro che guidare la fila in un campionato italiano assoluto e non lascia mai nessuna speranza alle inseguitrici; dietro di lei Torggler e Scaravonati fanno quasi gara parallela a pochi secondi l’una dall’altra, ma Simion e l’US Primiero restano sempre davanti con un margine rassicurante valutato al punto spettacolo in almeno un paio di minuti. Il loop finale diventa quasi una passerella per le 3 juniores primierotte che conquistano il titolo assoluto al primo tentativo, mentre per il secondo posto l’esperienza di Laura Scaravonati ha ragione nel finale della rimonta di Heike Torggler che rimane al terzo posto a soli 2 secondi dall’argento. In mezzo a tutto questo, nel fitto bosco di Jenesien, un ragazzo di cinquant’anni impegnato nella sua frazione a staffetta si lascia sfuggire un urlo di felicitá quando sente lo speaker annunciare l’arrivo solitario di Marina Simion... Renzo De Paoli ha creduto fino in fondo nelle sue ragazze ed ha puntato al bersaglio grosso, e Daldon Scalet e Simion lo hanno ripagato.
Tra un paio di anni, De Paoli potrá cominciare a pensare ad almeno due staffette dell’US Primiero in categoria Elite, almeno a giudicare dai risultati giovanili: vincono infatti anche Carlotta Scalet, Jessica Orler e Claudia Zanetel in D20 e poi Ylenia Gobber, Jessica Castellaz e Elena Jagher davanti a Viola Zagonel, Eleonora Orler e Meryl Pradel in D16. Anche il T.O.L. potrá fare un pensierino a medio lungo termine con la vittoria di Lia Patscheider, Melanie Karneider e Eva Kastl in D12. Il Trentino vince anche le staffette femminili master con Silvia Mantega, Angela Leonardelli ed Agathe Murer (Or. Pergine) in D35 davanti al Panda Vansugana (Bassani, Stefani, Zotta) e Varese Orienteering (Marin, Putzu, Talamona) e con il solito trio imprendibile Ivana Zotta, Cristina Casatta e Lucia Bragagna (Or. Mezzocorona, ovvero le “volpi argentate”) in D45.
Tra i ragazzi é fino all’ultimo respiro la sfida in H20 tra GS Caleppiovinil e US Primiero, che si danno il cambio in testa per tutta la gara con alterne vicende ma che all’ultimo punto spettacolo sono ancora spalla a spalla: prevalgono i solandri con DallaValle R.-Zanon-DallaValle L. davanti a Orler-Scalet-Gaio. Il Panda Valsugana (Matteo Buffa, Renzo e Marco Mengarda) vince in H12 e gli emiliani della Polisportiva Masi con Luca Bignami e Andrea Zucca bravissimi in prima e seconda frazione ma l’eroe di giornata é Federico Bacci che chiude la staffetta vincente ferito ed incerottato al volto come un guerriero del ring. In H35, dietro agli imprendibili Roberto Tettamanti, Michele Guglielmetti e Stefano Maddalena (Scom Mendrisio+Gold Savosa+O92 Piani di Magadino) tocca a Roberto Pradel in terza frazione portare un altro titolo all’US Primiero dopo che Pierpaolo Corona e Franco Orler non avevano piegato la resistenza del Trent-O (Segatta, Giuliani, Candotti) nei primi 56 di gara. Sul terzo gradino del podio ancora l’Unione Lombarda, una costante degli ultimi anni, con Giovannini-Madella-Bozzola. In H45 titolo per Silvano Tonolo, Albertino Parnigotto e Tiziano Zanetello per l’Erebus Vicenza, e medaglia d’argento e premio alla carriera per il Cus Torino che schiera in terza frazione Stefano Bisoffi e nelle prime due frazioni due assidui frequentatori delle carte del nord-ovest, Luigino Zanella ed Enzo Zamperin. Infine l’H55 a due frazionisti non sfugge all’Orienteering Pergine (Gino Vivian e Renzo Bernabè) davanti a Or. Mezzocorona (Bertoldi-Tamanini) e US San Giorgio (Simoncelli-Caldonazzi).
Per finire, ancora una volta ed usando le parole di Gabriele Bettega che dai “box” ha guidato i giovani del GS Pavione, tutti i complimenti al Terlaner Orientierungslaufer organizzatore ed ai partecipanti che si sono sfidati in una giornata davvero memorabile... ma questo l’avevo giá detto all’inizio.
Stefano Galletti
Stegal67@hotmail.com
foto: Luigi Girardi (altre foto su http://www.tolweb.net)