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RICORRENZE: 95 ANNI FA NASCEVA VLADIMIR PACL
Ricordando Vladimír Pácl il fondatore e grande animatore dell’Orienteering in Italia.
Oggi, 11 febbraio 2019, Vladimír Pácl avrebbe compiuto 95 anni. Le nuove generazioni degli orientisti attualmente praticanti si staranno chiedendo di chi si stia parlando. Per introdurlo un paragrafo di Wikipedia che inquadra sommariamente la sua carismatica figura.
Nato in Boemia(Česká Třebová, 11 febbraio 1924), si laureò in pedagogia e sport all’università Carolina di Praga. Nel 1968 si oppose pubblicamente all'invasione sovietica del suo Paese che stroncò la Primavera di Praga e fu quindi allontanato dal Comitato Olimpico Cecoslovacco (del quale era segretario); nel gennaio 1972 durante una trasferta in Italia, a Tarvisio, come delegato ai Campionati europei juniores di sci nordico chiese asilo politico e non rientrò più in Cecoslovacchia. Non ottenne tuttavia la cittadinanza italiana e rimase apolide fino alla morte.
Qui sotto il ricordo dell'amico Alberto Zambiasi che in passato ha ricoperto vari ruoli dirigenziali in FISO.
Vladimír fu promotore dell'Orienteering con gli sci da fondo e di corsa. La mappa, disegnata a mano in bianco e nero, era il mezzo per entrare in sintonia con l'ambiente naturale e la lanterna un pretesto per scoprire il territorio.
Nella ricorrenza di quello che sarebbe stato il suo 95° compleanno trovo giusto un tributo alla sua persona e ricordarlo a chi lo conobbe e lo apprezzò ma anche alle nuove generazioni perché sappiano cogliere l’essenza del suo operare. Vladimír fu infatti un animatore inimitabile ed è forse questa la figura che manca nel panorama orientistico italiano attuale. Fu colui che diede un contributo sostanziale all’affermazione della disciplina in Italia e alla fondazione della Federazione.
Dopo aver chiesto asilo politico in Italia ed essere stato un periodo in un campo profughi di Trieste, per l’interessamento del dott. Claudio Battisti allora sindaco di Ronzone in Val di Non e consigliere FISI ed amico di Vladimir grazie agli incontri internazionali, gli fu possibile trovare un’occupazione quale animatore sportivo e istruttore di nuoto presso la piscina del paese.
I magnifici boschi dell’alta Val di Non furono subito la miglior palestra per promuovere le attività a lui care, ovvero il trekking, lo sci fondo escursionistico e l’Orienteering.
Il 24 luglio 1974 Vladimír organizzò a Ronzone (TN) quella che viene considerata la prima gara di orientamento in Italia. Lui allacciò subito i rapporti con l’assessore alle attività sportive e cultura della Provincia di Trento nella persona del dott. Guido Lorenzi. Grazie a Lorenzi ed alla spinta propulsiva di Vladimír il 16 novembre 1975 venne organizzata una tavola rotonda presso la sala conferenze della Provincia Autonoma di Trento. Dopo quell’evento Vladimír coinvolse un gruppo di appassionati della prima ora, venne costituito un Comitato Promotore che poi sarebbe diventato ufficialmente il COMITATO ITALIANO SPORT ORIENTAMENTO (C.I.S.O.) con l’assemblea costituente del novembre 1979 a Bolzano. Ho avuto la fortuna e l’onore di aver conosciuto Pacl e di aver partecipato sin dai primi momenti al nascere ed al concretizzarsi del progetto Federazione. Il Consiglio del C.I.S.O.,anche con il suo contributo di esperto dirigente sportivo, apprestò il primo Statuto ed i regolamenti.
Furono momenti di grande entusiasmo che ci fece superare ogni ostacolo, anche grazie alla determinazione e all’entusiasmo che Vladimír ci ha trasmesso nel suo modo ineguagliabile.
Vladimír diede le dimissioni nel 1981 da ogni incarico nell’allora C.I.S.O. per incompatibilità insorte con alcuni consiglieri del Comitato e prese altre strade quando si decise di puntare prevalentemente all’agonismo, eliminando la figura dell’animatore dai quadri tecnici ritenendo di non averne più bisogno. Col senno di poi e facendo delle valutazioni attente, chissà non sia stato un errore. Egli continuò comunque la sua attività di promotore dell’Orienteering e dello sci fondo escursionistico e fu promotore delle prime “palestre nel verde” in varie località d’Italia.
Pacl trascorse i suoi ultimi dieci anni di vita in casa di riposo a Malé dopo che un ictus gli aveva tolto gran parte della mobilità e la parola; per lui che parlava sette lingue questo fu il lato più grave della menomazione, ma l’ammirevole e assidua assistenza dell’amica Antonia Pini riuscì ad alleviare questa situazione. Morì a Malé il 31 dicembre 2004.
Il prossimo novembre 2019 ricorreranno esattamente quarant’anni dalla costituzione del C.I.S.O., poi riconosciuto dal CONI come Federazione. MI auguro sarà un giorno di grande festa per l'Orienteering italiano e che, nell’occasione, possa essere assegnato un riconoscimento alla memoria di chi si spese investendo il proprio tempo e sempre gratuitamente per ottenere questo eccezionale risultato. Sarebbe bello infine che sul sito FISO si potesse trovare uno spazio a lui dedicato quale fondatore e principale artefice della nascita della nostra Federazione.
p.i.