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20/05/2020

CARLA GOBBETTO: UN VOTO, PER ORA, SULLA FIDUCIA

CARLA GOBBETTO: UN VOTO, PER ORA,  SULLA FIDUCIA

Carla Gobbetto è uno dei nomi nuovi del Consiglio Federale FISO.

La neo consigliere, padovana, nella vita è avvocato d'impresa (specializzata in marchi, brevetti, copyright) ed ora è incaricata di seguire gli aspetti legali, giustizia sportiva, tutela del logo, contratti e statuto. Raccogliamo le impressioni da questa che è la sua prima intervista ufficiale.

"Ricoprire questo ruolo è motivo di mia grande soddisfazione - spiega Gobbetto - quando mi hanno proposto la candidatura sono rimasta molto lusingata e quando poi sono stata eletta ero davvero felicissima. 

Quello degli orientisti è stato un voto sulla fiducia perché quasi nessuno mi conosceva. Avevo preso parte al gruppo di lavoro nel corso del 2019, iniziando così ad avvicinarmi alle problematiche delle nostra federazione. Essere stata eletta Consigliere in quota Dirigenti è motivo di orgoglio personale, ma è anche un impegno che voglio svolgere al meglio, mettendo a disposizione della FISO le mie competenze ed il mio entusiasmo nella speranza di essere sempre all’altezza dell’incarico conferitomi. Devo dire che il Presidente Sergio Anesi e i miei colleghi Consiglieri hanno tutti un curriculum invidiabile. Sono molto qualificati ed io imparo da tutti loro ad ogni riunione. Come sapete io non possiedo una preparazione di tipo tecnico, da neofita a Consigliere è stato un bel salto, ma posso dare il mio supporto legale in vari settori". 

"Mi fa molto piacere quando ricevo richieste di chiarimenti o di supporto legale dalle altre Commissioni federali o direttamente in occasione di alcuni temi affrontati in seno al Consiglio. Vorrei che questo dialogo si instaurasse anche con gli affiliati e con i Comitati/Delegazioni così da creare un filo diretto in caso di  questioni legali, fiscali o amministrative da risolvere ecc... Io sono a disposizione. La base non è volta solo ad organizzare le gare, ma a volte i Presidenti e i Consigli Direttivi si trovano di fronte a delle problematiche di altro genere ed è giusto avere un referente in Federazione per qualsiasi esigenza". 

Nonostante lo stato di emergenza sanitaria che da fine febbraio ha investito il Paese, l’attività del Consiglio non si è mai fermata, grazie anche agli incontri virtuali. "Si tratta di una modalità nuova, ma credo che – in alcuni casi – potrebbe sostituire gli incontri del Consiglio presso la sede di Trento. Ovviamente bisognerà introdurre espressamente questa deroga nello Statuto, stabilendo limiti e modi dei collegamenti da remoto”.

Facendo un passo indietro come arriva all'Orienteering?

"Io da sempre pratico sport acquatici, ma nel  2013 ho iniziato a giocare a Bridge. Un giorno Salvatore Seno, Consigliere di Laguna Nord Venezia, ci ha proposto di partecipare una gara articolata in una prova di Orienteering e in un torneo di Bridge. E da lì è nato il tutto. Ci sono dei percorsi mentali che possono essere assimilati tra le due discipline. Trovo che l'Orienteering sia un eccellente binomio tra l’utilizzo delle capacità fisiche e di quelle mentali. Purtroppo i miei risultati non sportivi non sono edificanti. Le mie scelte di percorso si rivelano spesso sbagliate e la mia preparazione tecnica non è al top, ma – nonostante ciò - praticare questo sport mi diverte, mi rilassa e mi consente di godere della compagnia di persone piacevoli. Cosa chiedere di più? ". 

Quando è iniziato il percorso in questo sport? 

"Ho iniziato nel 2015. Nel 2016 sono stata eletta Consigliere di Orienteering Laguna Nord Venezia, la mia società. Mi piace il fatto che siamo un gruppo di persone unite dalla passione e che si impegnano per un fine comune. L'Orienteering è uno sport trasversale. Puoi coinvolgere tutti senza limiti di età; dai bimbi agli anziani ad intere famiglie e in qualsiasi territorio sempre a stretto contatto con la natura. E’ uno sport individuale, ma contemporaneamente è molto aggregante nei momenti pre e post gara. Inoltre sono stata piacevolmente sorpresa dalla scarsa litigiosità anche durante importanti campionati nazionali o internazionali. Difficilmente ho assistito a polemiche o contestazioni aggressive. E questo è sicuramente giova allo sport".

"Per tornare al mio ruolo vorrei rilevare che la Commissione Legale è nata con questo Consiglio e spero di riuscire dimostrarne l’utilità nel corso del prossimo quadriennio. In questa avventura ho deciso di farmi affiancare da persone che avessero conoscenze legali e/o esperienze di Orienteeering. Così ho chiesto la disponibilità dell’Avv. Gianmaria Daminato, esperto in diritto sportivo, oltre che dell’Avv. Laura Palatron e di Francesca De Nardis, che oltre ad una formazione giuridica, praticano o hanno praticato questo sport.

Abbiamo molti obiettivi da perseguire. In primis procedere alla nomina di tutte gli Organi di giustizia come previsto dal Regolamento Federale, compresa la Commissione Federale di Garanzia, in modo che sia garantito a tutti la possibilità di accedere agli strumenti di giustizia.

Una parte importante è rivestita anche dalla messa a punto di alcuni regolamenti federali. Ovviamente il mio intervento riguarderà solo la parte strettamente legale, anche se sto meditando di frequentare qualche corso “tecnico” per cercare di acquisire delle nozioni base che mi possano aiutare a svolgere meglio anche il mio compito.

Il Presidente Sergio Anesi, nel suo discorso di Bologna del 22 febbraio, ha parlato del marchio FISO come patrimonio da tutelare. "Abbiamo già discusso in Consiglio di questo argomento. La mia proposta è stata di depositarlo non solo per la classe 41 legata agli eventi sportivi (come fatto in passato), ma di estendere la tutela anche ad altre classi, quali la 16 (il materiale didattico), la 18 e 25 (per calzature, borse e abbigliamento in genere) per aprire altri scenari al suo utilizzo, come d’altronde già fatto da altre Federazioni e DSA. In questo momento la bozza di domanda è già predisposta e in questi giorni provvederò al deposito formale all’U.I.B.M.”

Il marchio in passato è stato usato in modo scorretto? 

"Da quanto abbiamo visto, ci sono stati degli usi impropri. In particolare abbiamo notato una strana mescolanza tra il marchio precedente registrato nel 2012 e quello attuale. Circostanza da evitare se si vuole un marchio “forte”. Ecco perché mi riservo di formulare sul punto una proposta dettagliata in modo che il Consiglio possa deliberare delle precise linee guida per i soggetti legittimati all’utilizzo, per il materiale su cui apporlo e le modalità con cui poterlo fare etc".

Si lavora anche sui contratti: "E' vero, ci sono dei contratti in essere che devono essere rivisitati e adeguati. Alcuni sono di prossima scadenza e devono essere rivalutati. Anche per gli eventi e gli accordi tra FISO e altri soggetti ci sono contratti da predisporre e da controllare, non ultimi i contratti con gli sponsor. Un lavoro utile anche in un’ottica di futuro sviluppo della Federazione".

Cosa manca ancora in tutto questo elenco di cose?

"Il codice etico. Al momento non ce n'è uno. E' un'idea embrionale maturata di concerto con alcuni membri del Consiglio e con il Presidente Anesi. Con il loro supporto stiamo raccogliendo e valutando i Codici Etici del Coni, di altre Federazioni nazionali, della IOF e di altre federazioni internazionali di Orienteering. Tutto il materiale verrà analizzato e poi verrà elaborato un testo federale nostro, che speriamo di poter valutare in uno dei prossimi Consigli estivi”.

 

PRECEDENTI INTERVISTE:

 

a cura di Pietro Illarietti

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