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notizia aggiornata alle 16.40
KUOPIO (FIN) – È il norvegese Eirik Langedal Breivik il nuovo campione del mondo nella Middle Distance. Sul tecnico e severo terreno di Kuopio, in Finlandia, Breivik ha dominato la gara con il tempo di 33’42”, precedendo il connazionale e favorito Kasper Harlem Fosser, secondo a +34”, e lo svedese Anton Johansson, terzo a +1’07”.
Al femminile ancora trionfo della strepitosa Tove Alexandersson. Con il tempo di 33’17”, Alexandersson ha costruito la sua vittoria sul ritmo e sulla precisione, lasciando a oltre un minuto le connazionali Sanna Fast (seconda a +1’02”) e Hanna Lundberg (terza a +2’26”), per una storica tripletta tutta svedese che certifica il dominio assoluto del movimento femminile scandinavo.
ITALIA: Con tre atleti italiani al via dopo aver superato le impegnative qualificazioni. Nei terreni estremamente tecnici di Kuopio, caratterizzati da dettagli minuti, microrelievi e visibilità ridotta.
Nella gara femminile, Anna Pradel ha chiuso 46^ in 52’48”, con un distacco di +18’29” dalla vincitrice. Per la trentina un’esperienza importante su un tracciato tra i più selettivi degli ultimi anni.
Tra gli uomini, Mattia Debertolis, 47°, è stato il migliore degli italiani: 47’32” il suo tempo, con un distacco di 13’50” dal campione del mondo. Poco dietro Francesco Mariani, 48°, autore di una prova regolare chiusa in 48’48” (+15’06”).
Pur lontani dai piazzamenti di vertice, gli azzurri hanno dimostrato solidità tecnica e mentale in una finale di altissimo livello.
DICHIARAZIONI:
Il primo a commentare la prestazione è il CT Stefano Raus:
«Abbiamo commesso errori che solitamente siamo in grado di evitare. Quello che è positivo è aver avuto questi atleti in finale. Avevamo fatto il camp di preparazione e la prova si è sviluppata come avevamo pensato nell’analisi pregara, con la partenza e i primi punti posizionati come previsto. Dobbiamo dire che i nostri atleti sono ancora giovani, se paragonati con quelli di vertice. Ora dobbiamo subito concentrarci sulla Long, che è già domani.»
Mattia Debertolis:
«Oggi sono partito bene ai primi punti, poi però ho commesso un grosso errore alla 6, perdendo molto tempo. Da lì in poi sapevo che ormai la gara era compromessa, ma ho comunque cercato di resettare e interpretare una buona prova. Sono molto deluso, perché a parte la 6, tecnicamente è andata bene. Il terreno era pesante e ho fatto molta fatica fisicamente già dall’inizio, e nell’ultima parte di gara ero veramente stanco. Adesso cerco di recuperare perché domani c’è già la Long.»
Mariani: 'Non sono venuto per fare questo tipo di gara. È frustrante, so che c'è ancora la Staffetta ma questa sera non ci penso. Mi devo riprendere per domani'. L'azzurro ha commesso un errore prima del punto 4, poi ancora al punto 6, punto 10 e 12.
Pradel: 'Oggi non posso essere soddisfatta, non sono riuscita a interpretare un buon orienteering, soprattutto sulle scelte più lunghe.'
Podio femminile:
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Tove Alexandersson (Svezia) – 33’17”
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Sanna Fast (Svezia) – +1’02”
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Hanna Lundberg (Svezia) – +2’26”
Podio maschile:
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Eirik Langedal Breivik (Norvegia) – 33’42”
-
Kasper Harlem Fosser (Norvegia) – +34”
-
Anton Johansson (Svezia) – +1’07”
P.I.