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19/12/2016

GIUSEPPE SIMONI: APPAGAMENTO DA MEDAGLIA? NON C'E' PERICOLO

GIUSEPPE SIMONI: APPAGAMENTO DA MEDAGLIA? NON C

(Il francese Thierry Gueorgiou e Giuseppe Simoni sul campo gara).

BORGO VALSUGANA (TN):  Giuseppe Simoni, vicepresidente uscente della FISO, è una presenza fissa agli eventi di Orientering italiani e non solo. Nato dil 21 maggio 1959, da 4 anni a questa parte ha ricoperto il ruolo di responsabile federale Mtb-O. Carica che gli è costata grande impegno, soprattutto per la costruzione dei calendari gara, ma che gli ha regalato gioie immense grazie ai risultati degli azzurri che lo hanno ripagato di 4 medaglie mondiali di cui una d'oro.

Abbiamo posto a Simoni alcune domande. Lui, come sempre, si è reso disponibile rispondento con spirito costruttivo.

E' stato rieletto ai vertici federali con un grande numero di voti. Qual'è stato il punto di forza che le ha permesso di confermarsi?

Penso che i motivi siano molteplici: Sono piuttosto conosciuto e apprezzato anche in qualità di tecnico. Inoltre i dirigenti che mi hanno dato fiducia riconoscono il mio impegno e la mia passione per questo movimento.

Viene da 4 anni ricchissimi di soddisfazione nel settore Mtb-O, che ha coordinato, quali i ricordi più belli?

Certamente le medaglie Mondiali e i grandi risultati di tutti i ragazzi, l'ottimo rapporto instaurato con il team in genere e lo splendido ambiente che si è venuto a creare. E' stato forse questo uno dei principali motivi che mi ha convinto a ripresentare la candidatura.

Dopo tante gioie, c'è il rischio di un certo rilassamento? Quali i nuovi obiettivi federali?

Non mi aspetto rilassamenti, ma piuttosto nuovi stimoli. Il neo eletto Presidente, Tiziano Zanettello, ha  dato dei segnali forti nel voler dare continuità a quanto avviato dal precedente Consiglio Federale. E' vero che dobbiamo ancora confrontarci in Consiglio per stabilire una programmazione "politica", anche se gran  parte degli obiettivi menzionati da Zanetello in Assemblea mi trovano completamente d'accordo: Il miglioramento del livello tecnico, la formazione di alto livello (Allenatori e Delegati tecnici ad esempio), l'aumento del numero dei praticanti "reali", la "crescita" degli atleti in ottica di miglioramento dei risultati a livello internazionale. Sono obiettivi che da sempre cerco di portare avanti.  Ma questo credo sia valido per tutto il Consiglio, nuovi entrati e vecchi. Si dovranno pianificare i passi da compiere in modo da non seminare senza un criterio definito. E' questo che intendo per programmazione "politica".

4 anni fa si parlava di ricreare una base dietro al movimento di vertice, come procede questo tipo di lavoro?

Per quanto riguarda il settore della MTB-O si vede che sta crescendo un gruppo di giovani che ha mostrato grandi potenzialità. Mi auguro che siano da stimolo per l'ingresso di nuove forze. Di certo non è facile: i costi dei mezzi (MTB) e delle trasferte sono elevati. La crisi ha colpito tutti gli sport, in maggior misura quelli che hanno dei costi più alti. Si dovranno trovare nuove forme di coinvolgimento, attingendo dagli esempi di altre Nazioni, dove il movimento è in forte crescita (Rep. Ceca, Francia, Finlandia, per citare quelle più in evidenza). Più in generale però, per tutti i settori non solo per la MTBO,  Il lavoro di base spetta alle società. Sarà compito nostro, intendo del nuovo Consiglio, cercare di aiutarle in questo senso. Purtroppo anche qui ci si scontra con i soliti problemi di budget e di volontariato in crisi.  Nel nostro movimento, fortunatamente, vedo ancora tante persone che hanno voglia di darsi da fare e noi dirigenti dobbiamo imparare a stimolarle e valorizzarle, cogliendo le loro peculiarità e capacità.

 

 

CURIOSITA': 4 anni fa Simoni si presentò cosi:

http://www.fiso.it/notizia/mi-presento-sono-giuseppe-simoni

a cura di Pietro Illarietti

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