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26/02/2013

MI PRESENTO, SONO GIUSEPPE SIMONI

Continuiamo a presentare i nuovi protagonisti eletti in seno al Consiglio Federale Fiso. Ecco Giuseppe Simoni.

BORGO VALSUGANA (TN): Giuseppe Simoni è il nuovo Vicepresidente Vicario della Fiso. Con 420 voti, è stato tra i più acclamati alle elezioni romane di fine gennaio.

Orientista da 30 anni, Simoni è conosciuto dalla comunità della Fiso non tanto per i successi da atleta, ma per il suo costante impegno nello sviluppo del movimento e per l'attività di gestione dei dati informatici alle gare. E' uno dei primi soci del Panda orienteering, ma non il fondatore, ruolo che spetta a Romano Zanghellini e Vera Trevisan. Simoni è via via cresciuto a livello dirigenziale prima nell'ASD Panda ed in seguito nel Comitato della sua regione, il Trentino.

Prima di cimentarsi nel ruolo federale, ci tiene a precisare:

“Da 8 anni ero alla guida del Comitato Trentino della Fiso e da 4 in Giunta Coni. A livello regionale, dopo tanto tempo, era giusto lasciare il posto a persone nuove con progetti ed idee rinnovate”.


Originariamente l'idea era stata quella di passare il testimone per concentrarsi sull’attività di tecnico e gli impegni personali. “Successivamente è nato un confronto spontaneo con le persone del gruppo con cui è partita l’idea della candidatura”.

Per Simoni, la nuova Fiso deve lavorare su un aspetto chiave, la vicinanza alle società: “Personalmente ritengo che ci sia stata troppa attenzione alle grandi organizzazioni e all’immagine internazionale e ci sia quindi la necessità di tornare ai fondamentali. Per ora sembra tramontata la speranza di un certo tipo di riconoscimento e forse è meglio sviluppare le eccellenze che già abbiamo e stimolare la base. Non stiamo parlando di un cattivo lavoro svolto in passato di cui ho peraltro il massimo rispetto, ci sono stati settori in cui si è cresciuti esponenzialmente, come nella comunicazione, il marketing, la presenza costante in tv e l’avvicinamento istituzionale al Coni".

Il Vicepresidente vede la sua carica come un riconoscimento alla Regione di appartenenza.

“Nell'Italia orientistica il Trentino ha un ruolo di leader ed era giusto che un suo rappresentante occupasse un ruolo federale chiave. Non si tratta di un premio alla mia persona, ma al movimento”. Una delle prime analisi numeriche riguarda i dati dell’attività passata. “I numeri dicono che vi è stato un calo di partecipanti alle gare. In certe discipline più accentuato, come nello Sci-O e nella Mtb-O. Nella CO più contenuto ma comunque evidente. Dobbiamo tornare a certi obiettivi di crescita reale che si traducono poi in uno sviluppo tecnico ed agonistico. Questo vale per tutti i settori tranne per la Mtb-O dove abbiamo ottenuto ottimi risultati. Il fatto è che alle spalle dei 5-6 atleti di vertice, va ricreato un movimento”.

Infine ecco uno spaccato del Simoni più autentico, quello guidato dalla passione. “30 anni di orienteering sono tanti, credo di aver maturato una certa esperienza. Il mio primo tracciamento risale all’ottobre '83 nella Silva Cup, attuale Coppa Italia. Devo molto a questo movimento (ha conosciuto la moglie Elisabetta alla cerimonia di chiusura del Mondiale del 1984 a Lavarone e le figlie gareggiano). Ad un certo punto uno pensa che sia giusto mettersi in gioco in prima persona per provare a cambiare le cose. Intendiamoci, non sono il salvatore della patria, ma voglio dare un contributo costruttivo allo sport che amo, anche se è molto più divertente fare le gare che non il dirigente. Mi sono sentito in obbligo di mettermi a disposizione”.

Infine un ringraziamento speciale: “La mia attività pro Fiso è possibile grazie al supporto di mia moglie Elisabetta, che mi ha accompagnato negli anni alle gare, che pazienta per le mie ore al computer, al telefono e per i ritardi a cena per impegni sportivi”.

Pietro Illarietti

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