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SCI-O, INTERVISTA A GABRIELE CANELLA
Gabriele Canella (Monte Giner) nella scorsa stagione agonistica é stato il numero uno dello Sci-O italiano. Si é infatti aggiudicato la speciale graduatoria di questa disciplina. Ora, si prepara a vivere una nuova stagione agonistica con rinnovate ambizioni.
Canella, 21 enne studente in sociologia a Trento, é di Cogolo di Peio e guida la pattuglia dei giovani orientisti azzuri.
"Aspetto con fiducia questa stagione - ha spiegato la promessa della Val di Sole - Noi azzurri siamo meno rodati, in questo momento, rispetto agli atleti del Nord Europa che corrono giá da 2 mesi, ma siamo allo stesso livello di Svizzeri e Austriaci che iniziano nel nostro periodo a gareggiare".
L'attuale stato di forma del trentino é però confortante ed alcuni test effettuati lo confermano: "Attualmente il cronometro dá dei riscontri positivi, ho disputato delle prove di fondo classico e non sono arrivato lontano dagli atleti appartenenti ai corpi militari. Staremo a vedere se saprò "entrare in carta" nel modo corretto. Sicuramente manca forse un po' di preparazione tecnica, ma é il problema di tutti noi italiani".
Nonostante le ambizioni personali il movimento Sci-O non attraversa un momento facile.
"In questi ultimi anni il livello del nostro movimento si é abbassato con la fine del professionismo in questa disciplina. Rispetto agli altri paesi noi siamo un gruppo di nicchia. In Scandinavia, ad esempio, l'orienteering e lo sci di fondo sono sport molti diffusi e gli orientisti sono anche ottimi fondisti. Cosí non é in Italia dove lo Sci-O rappresenta una piccolissima porzione di un movimento giá di per sè piccolo.
Non mancano comunque gli obiettivi personali.
"La mia ambizione é quella di far bene nelle tappe dello "Sci O Tour", le piste della gare sono quelle su cui mi alleno quotidianamente. La challenge si presenta ricca di difficoltá "Si tratta di 6 gare in cui si deve fare il massimo, basta sbagliare una prova per uscire di classifica o comprometterla. Guardando oltre lo "Sci O Tour" mi piacerebbe mantenere la leadership a livello italiano".
Il cammino per poter crescere a livello internazionale é quello di sapersi confrontare su cartine straniere e con nuovi avversari. Quando abbiamo partecipato a campionati svizzeri o francesi ci siamo trovati a sciare con cartine molto tecniche e questo ci ha permesso di migliorare un aspetto in cui siamo carenti. Si é trattato comunque di momenti importanti altrimenti, rimanendo a gareggiare solo in Italia ci si troverebbe ad affrontare i soliti avversari".
Pietro Ilarietti
foto di Luigi Girardi
(inserita da Bruno Trebbi)
