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SAMUELE TAIT: ATLETA POLIVALENTE CON TESI SULLO SCI-O
MEZZOLOMBARDO (TN): Il trentino Samuele Tait, classe 1997, ha vissuto un 2019 da protagonista chiudento la graduatoria generale della Coppa Italia al 2° posto. Tait, tesserato per il Gronlait Orienteerint Team, si è laureato alla Facoltà di Scienze Motorie a Verona e ora frequenta il 1° anno Magistrale a Rovereto.
Il suo approccio con l'Orienteering è avvenuto grazie ai camp estivi dell'Orienteering Mezzocorona e poi lo zio lo ha introdotto al Gronlait Orienteering Team di Roberto Sartori.
Ci si chiede se alla sua stagione sia mancato qualcosa. Il primo posto in Coppa è svanito proprio all'ultimo.
"No non credo. - racconta l'azzurro - Sono già contento così per quello che ho ottenuto. Potevo forse fare meglio, certo, in alcune gare dovevo essere più pulito tecnicamente, ma ormai quel che è fatto è fatto. L'obiettivo di inizio anno erano i tricolori Middle di Carpegna, visto che come società organizzavamo quelli di settembre a Folgaria e Millegrobbe. Il buon risultato finale di Coppa Italia è venuto come conseguenza di una stagione regolare. Probabilmente non sono stato strategico a sufficienza, ma avevo anche altri impegni come lo studio".
A proposito di studio, la sua tesi è incentrata sullo Sci-O?
"E' così, ho elaborato un lavoro dedicato al modello prestativo e delle determinanti che influenzano la performance dello Sci-O. In merito alla disciplina non esiste letteratura specifica. Mi spiego meglio: La parte fisica relativa allo sci di fondo non è difficile da reperire, esistono molti trattati. Diverso il discorso sullo Sci-O dove vi è molto poco. Ho preso spunti da un ragazzo norvegese che pure lui ha svolto una tesi sulla disciplina".
Quindi punta a diventare un forte sci orientista?
"Partecipo sempre volentieri alle prove di livello italiano. Per quello internazionale è tutta un'altra storia e non vi è possibilità per me di essere competitivo".
Quali saranno invece gli obiettivi corsa 2020? Punta a far meglio e quindi vincere la Coppa Italia?
"Al momento sto cercando un camp da sostenere al caldo con altri ragazzi, magari in Spagna, a febbraio nella pausa delle lezioni universitarie. Per il 2020 chiedo solo di essere più costante tecnicamente. I risultati verranno di conseguenza".
a cura di Pietro Illarietti