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31/01/2004

LO SCI-O NEL FUTURO DELL'APPENNINO MODENESE

Illustrato alla stampa il progetto che vuole l'orientamento al centro della promozione futura dell'Appennino modenese: un comprensorio montano che ben si presta all'affascinante, ma ancora poco conosciuta, disciplina dell'orienteering.







Comunicato stampa del 31 gennaio 2004







Il Consorzio Turistico Valli del Cimone ha scelto la disciplina dell'orientamento come strumento di promozione del proprio comprensorio e lo fará grazie al progetto Ori-Appennino iniziativa che grazie al patrocinio del "G.A.L. Antico Frignano e Appennino Reggiano", vedrá la mappatura del proprio territorio montano.



Ad illustrare l'iniziativa Gabriele Viale, consulente per il progetto Ori-Appennino, che ha voluto sottolineare la valenza della disciplina come opportunitá non solo per la promozione turistica del territorio, ma anche come momento di sviluppo e mantenimento della cultura dell'ambiente montano. L'orientamento infatti é "istituzionalmente" votato alla salvaguardia del territorio ed é uno strumento straordinario per rapportarsi con l'ambiente montano, in modo ludico o sportivo, ma a tutte le etá, soprattutto per le nuove generazioni. Importante é, a tal proposito, la considerazione che l'orientamento é la seconda disciplina per numero di praticanti nella scuola (la prima é l'atletica leggera) e possiede la capacitá di integrare piú discipline scolastiche, come la storia (nel caso di orientamento in centri cittadini) o le scienze (come le normali prove in un bosco).



Ha ricordare l'importanza di questa disciplina nativa dei Paesi scandinavi ci ha pensato Nicolò Corradini, quattro titoli mondiali nello sci-orientamento, una branchia dell'orienteering insieme alla mountainbike. "In Svezia si tengono eventi come l'O-Ringen di luglio" ha sottolineato l'iridato trentino "che richiamano fino a 20mila concorrenti, ma altrettanto importante é l'evento italiano con la 5 Giorni di Folgaria che ha visto in gara 3500 orientisti di tutta Europa". Dunque una disciplina dalle straordinarie potenzialitá per i territori che puntano all'aumento dei flussi turistici, e in tal senso, Paolo Filetto del Coordinamento Aree Protette dell'Assessorato Ambiente della Provincia di Modena ha ricordato il progetto nel quale l'amministrazione provinciale é impegnata in prima persona in questa sfida alternativa: la realizzazione di cartine dell'intero territorio che va dal Lama Mocogno fino al crinale, dunque al confine con la Toscana. Una serie di mappe che se da una parte saranno utilizzate per eventi agonistici di orienteering, dall'altra saranno comunque a disposizione per l'intera comunitá impegnata nella salvaguardia e tutela del territorio.(cb)







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