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L'ORIENTEERING PER GLI AZZURRI DEL VOLLEY DI PARIGI 2024
(Photo Gaia Panozzo)
VAL DI FIEMME (TN): Giornata speciale per Simone Giannelli e compagni in Val di Fiemme: a tre settimane dai Giochi Olimpici di Parigi, la squadra maschile di volley fa team building con orienteering, vita nella natura e la cucina dello chef stellato Alessandro Gilmozzi.
Chissà che cartina e bussola non abbiano indicato agli azzurri del Volley la via verso il podio dei Giochi Olimpici di Parigi 2024. La nazionale italiana maschile è stata protagonista sabato 6 luglio di una giornata davvero particolare che ha portato gli azzurri a conoscere la disciplina dell’orienteering, in Val di Fiemme, sede da oltre quindici dei raduni di preparazione dei team italiani.
Il gruppo, la sua forza e le cura delle sue dinamiche sono da sempre un pilastro nella preparazione degli sport di squadra. Lo sa bene il direttore tecnico della nazionale azzurra di Volley, Ferdinando Fefè De Giorgi, guida del team maschile italiano che sta preparando l’appuntamento dei Giochi Olimpici di Parigi 2024 proprio in Val di Fiemme.
La forza del gruppo grazie al team building
A tre settimane dal via del torneo olimpico, i quindici azzurri convocati per il collegiale insieme allo staff tecnico al completo hanno voluto vivere una giornata diversa, sfruttando appieno le tante possibilità offerte dal territorio della Val di Fiemme, terra di sport e di campioni, a sua volta vocata ai cinque cerchi e prossima venue olimpica dello sci nordico per i Giochi invernali di Milano Cortina 2026.
Ed è toccato proprio a Nicolò Corradini, tra le altre cose quattro volte campione del mondo di sci orientamento tra il 1994 ed il 2000, accompagnare Simone Giannelli e compagni alla scoperta dell’orienteering, disciplina di corsa e di fatica che si esalta nel bosco e nei prati.
Un pomeriggio a stretto contatto con la natura e con i boschi di Fiemme: per i protagonisti del volley azzurro è stata l’occasione di vivere l’agonismo da una diversa prospettiva, affrontando una competizione vera e allo stesso tempo divertente al di fuori della propria confort-zone, fatta di rete, palazzetto e sestetti in campo.
Il gruppo azzurro è stato suddiviso in cinque squadre, ciascuna capitanata da uno specialista della disciplina, vale a dire lo stesso Nicolò Corradini, i due figli Francesco e Stefania - a loro volta ottimi protagonisti a livello nazionale e non solo - Stefania De Marco e Stefano Cristellon.
Teatro della sfida sono stati i boschi e le radure di Solaiolo, nel territorio comunale di Ville di Fiemme, dove lo sguardo può spaziare verso le vette dolomitiche del Latemar e verso le catene del Lagorai e dei Cornacci.
Muniti di cartina e bussola, gli azzurri del volley si sono sfidati sul tracciato disegnato da Niccolò Corradini con l’obiettivo di trovare e raggiungere tutte le lanterne previste sul percorso e di risolvere grandi piccoli test di abilità… alpina.
La competizione è stata infatti arricchita con degli impegni extra, assolutamente fuori dall’ordinario e legate alla vita contadina in Val di Fiemme, tra cui naturalmente anche la mungitura.
CORRADINI. Soddisfatto Nicolò Corradini, per l'occasione ambassador del mondo dell'Orienteering: “Una bella esperienza per noi orientisti e anche per i ragazzi che sono stati contenti della giornata. Gli atleti sono abituati a fare squadra ed erano già predisposti a questo genere di lavoro, ma uscire dalla loro confort-zone permette di aumentare l’autostima. Questa esperienza potrebbe anche portare all’offerta di un orienteering “turistico” da proporre ai visitatori della valle”.
P.I.