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JUKOLA: ITALIANI, COSA ABBIAMO VISTO?

Jukola 2025: prime impressioni dopo la Staffetta nordica
Si è conclusa la Jukola, la celebre staffetta nordica, ed è tempo di bilanci. Il Commissario Tecnico Stefano Raus era presente sul campo gara in Finlandia, dove ha potuto osservare da vicino le prestazioni degli atleti italiani. È proprio lui a offrirci una prima analisi tecnica dell’evento. “È stato un fine settimana dal clima decisamente insolito,” racconta Raus. “Le staffette femminili, composte da quattro frazioniste, hanno gareggiato nel pomeriggio con 27 gradi, mentre anche gli uomini si sono confrontati con un sole cocente: basti pensare che l’alba era alle 3 del mattino.”
Un aspetto inusuale, secondo il CT, è stato l’immediato frazionamento del gruppo sin dalla prima frazione, quando normalmente il distacco tra le squadre si verifica solo a gara inoltrata. “Già dalla partenza i distacchi sono stati evidenti, cosa rara per la Jukola, dove di solito il gruppone resta compatto almeno fino a metà gara.”
I vincitori e le condizioni del percorso
Tra le donne ha trionfato l’IKF Göteborg, mentre al maschile si conferma dominatore lo Stora Tuna OK, con i quattro fratelli Svensk – Emil, Joakim, Justus e Victor – capaci di conquistare il titolo per la sesta volta consecutiva.
“Il terreno era davvero impegnativo: boschi fitti, colline paludose, tratti ripidi con dislivelli di 200-300 metri. Il tempo previsto per la prima frazione era di 74 minuti, ma ne sono stati impiegati ben 91. Questo ha messo in difficoltà molte squadre amatoriali, che hanno sforato i tempi limite.”
Gli italiani in gara
Il CT si è detto soddisfatto di alcune prestazioni individuali: “Ho parlato con Francesco Mariani, impegnato nella terza frazione in notturna: ha dato buone sensazioni. Marco Anselmo Di Stefano, alla sua prima esperienza, ha vissuto una prova dai toni chiaroscuri, ma positiva nel complesso. Bene anche Mattia Debertoli, sesto frazionista, così come Damiano Bettega, Seba Inderst e Lorenzo De Biasi, anche lui all’esordio, scelto per il lancio della staffetta.”
Tra le donne, Anna Pradel si è messa in luce con una buona prova sia nella Venla che nella Jukola.
L’unica squadra interamente italiana al via è stata il PWT Italia femminile, che ha concluso in 159ª posizione, una presenza importante in un contesto internazionale di altissimo livello.