Normative Covid
17/09/2001

Fair play e nuove regole

Quale responsabile della nomina dei delegati tecnici, colgo lo spunto dalle gare federali svoltesi in questo mese di settembre, per fare alcune osservazioni.





La prima edizione dei campionati italiani sprint é stata archiviata piú o meno con soddisfazione da parte dei partecipanti, ma sicuramente con poche idee chiare su quale tipo di gara debba essere la "sprint" nel futuro.





Chi é stato ai mondiali in Finlandia ha potuto vedere di persona che, gli obiettivi che si prefiggevano i promotori di questa nuova gara, sono sicuramente stati raggiunti:



- durata della gara molto limitata (tempo dei vincitori 10'55"),



- terreno di gara costituito da bosco, ma con numerose caratteristiche che semplificavano notevolmente l'orientamento ai concorrenti, in quanto subito a ridosso delle ultime case della cittá di Tampere,



- linea partenza dislocata a ridosso di quella dell'arrivo,



- punti spettacolo intermedi (forse in numero eccessivo),



- molte telecamere nel bosco a riprendere i concorrenti, con diretta televisiva anche per il pubblico su un grande schermo,



- spettatori presenti numerosissimi all'appuntamento, che occupavano persino spazi destinati alla gara dei concorrenti,



- un commento impareggiabile della gara da parte dei due speaker, in costante riferimento all'ottima regia televisiva della manifestazione.



La gara di Fondo é stata messa in calendario dal Consiglio Federale FISO, esattamente un anno prima di questo mondiale rivoluzionario e non tutte le caratteristiche finlandesi si sono pertanto potute trasferire pari pari nella nostra manifestazione. Resta il fatto fondamentale che la gara sprint deve avere una velocitá di base da parte dei concorrenti molto alta. Questo significa che il terreno deve quindi essere facile in ogni caso, sia che si tratti di bosco, sia che si tratti di parco cittadino o di centro abitato. E' infatti impensabile ottenere un'alta velocitá se il terreno é molto tecnico. Resta il fatto che a Fondo, molti atleti, anche blasonati, in gara hanno commesso errori, proprio perchè non abituati ad un simile ritmo di gara e dove la scala della carta, obbligatoria al 5.000, complicava in alcuni casi le cose. Un'altra caratteristica, sicuramente diversa dal mondiale, é stata la partecipazione degli atleti, dove in Italia, sono state previste, per questa prima edizione, tutte le categorie, anche per favorire un'alta partecipazione, che potesse dar lustro alla manifestazione (con un risultato economico interessante per la FISO che era l'organizzatrice in prima persona). In futuro, con piú tempo a disposizione, si potranno programmare le cose in modo migliore.

Sará ora la Commissione Tecnica ad esaminare l'argomento e a dare precise indicazioni, anche alla luce del grave problema rilevato a Fondo. La posa dei punti di controllo per la gara, nell'abitato di Fondo e nel bosco limitrofo, é stata sospesa circa due ore prima della gara, in quanto la cittadina pullulava di orientisti. La posa delle lanterne é stata completata a ridosso delle prime partenze, con la conseguenza quindi di dover ritardare anche di un quarto d'ora la gara stessa. Questa grave mancanza di fair play da parte dei concorrenti ha avuto una eccezione per quanto riguarda le categorie elite maschile e femminile, dove tutti hanno rispettato il territorio assegnato per l'attesa, fermandosi al Centro gare o sostando nella piazza dell'arrivo/partenza. Questo provocherá sicuramente un giusto ripensamento su quali debbano essere le categorie da ammettere a questo tipo di gara. La manifestazione, cosí com'é, risulta infatti poco gestibile sia dal punto di vista organizzativo che dei controlli, soprattutto quando la partecipazione degli atleti é alta.

Poco "fair play" hanno dimostrato inoltre, coloro che si sono permessi di indicare la dislocazione dei punti sulla carta esposta al centro gare ai concorrenti che dovevano ancora partire. L'esposizione della carta di gara in segreteria non doveva essere fatta e non é stata certo autorizzata dal delegato tecnico!





Per le gare successive al primo settembre, ho rilevato inoltre che i tracciatori non si sono adeguati alla nuova norma IOF, recepita anche dal nostro regolamento federale, che detta regole precise sulla vicinanza dei punti di controllo sul terreno di gara. E' stato stabilito infatti che non possono essere previsti punti piú vicini, l'uno con l'altro, di 30 (trenta) metri e, se i punti di controllo sono su oggetti uguali o similari (ad esempio masso e roccia), la distanza dei punti interessati dovrá essere di almeno 60 (sessanta) metri. Invito pertanto i tracciatori delle prossime gare a volersi adeguare a questa nuova direttiva ed ai delegati tecnici di farla rispettare. Tutti noi abbiamo visto infatti come i risultati di alcune gare (sia recenti come in passato) siano stati falsati da punti "lotteria", dove il codice della lanterna non basta in certi casi a tranquillizzare il concorrente di essere realmente sulla posizione indicata sulla propria carta. Il nuovo regolamento esiste ormai da quasi un anno, deve essere quindi conosciuto, rispettato e fatto rispettare. Per chi non lo avesse ancora letto, consiglio di visitare il sito FISO e di approfondirlo a dovere. Questo argomento, come altri di particolare interesse del momento (criteri per la formazione delle griglie), sará oggetto di approfondimento in sede di aggiornamento annuale dei tecnici, la cui programmazione sará annunciata a breve.





Alberto Zambiasi



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