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11/04/2010
MONGHIDORO (BO): Giornata intensa e difficile all'Alpe di Monghidoro dove, a sopresa, questa mattina é scesa la neve. Il primi fiocchi hanno iniziato a cadere verso le 5:45. Gli organizzatori, vista la situazione, si sono visti costretti a posticipare lo start di 2 ore. La gara é partita regolarmente e verso le 12 anche un pallido sole ha fatto capolino permettendo a tutti di tirare un sospiro di sollievo.
I vincitori sono stati gli stessi di ieri, Martin Hubman e Nicole Scalet, che sono stati protagonisti di una gara affascinante e faticosissima. In genere il terreno é risultato essere di difficile interpretazione, sia per la scala che per la morfologia. il tracciato, sebbene accorciato , presentava comunque due scelte su cui si giocava tutta la gara e molte tratte di lettura fine giudicate interessanti.
La neve ha infastidito relativamente gli atleti ma é indubbio che ha condizionato alcune prove perché, a volte, non dava la sensazione della distanza. Cio' ha reso il bosco fisicamente molto duro da affrontare a livello muscolare e quindi anche mentale.
Grande incertezza nella prova femminile dove Nicole Scalet ha vinto per soli 3" di vantaggio su un'atleta estone. La giovane dell'US Primiero non é parsa molto soddisfatta della sua prova avendo fatto diversi errori nei primi 6 punti. Grossa incertezza pure per la 2^ classificata che nel bosco ha perso moltissimo tempo, scendendo di quota e faticando a ritrovare le giuste coordinate. Un errore che un'atleta della sua esperienza ha faticato a spiegare.
Terza Cristine Kirchlechner protagonista, assieme ad Emiliano Corona e Maria Novella Sbaraglia, di un episodio di grande fair play. Infatti i 3 si sono prodigati per aiutare un concorrente che si era perso.
Tornando agli uomini, il rossocrociato Hubmann ha preceduto Klaus Schgaguler, Luca Dallavalle, Alessio Tenani ed Emiliano Corona.
Tra i giovani in W20 Michela Ronda (Erebus), Cristiano De Agnoi in M20. Super Rigoni in M35. In M40 Stefano Maddalena e in M50 Francesco Guglielmetti.
P.I.
CO: Hubmann e Scalet piú forti della neve all'Alpe di Monghidoro
MONGHIDORO (BO): Giornata intensa e difficile all'Alpe di Monghidoro dove, a sopresa, questa mattina é scesa la neve. Il primi fiocchi hanno iniziato a cadere verso le 5:45. Gli organizzatori, vista la situazione, si sono visti costretti a posticipare lo start di 2 ore. La gara é partita regolarmente e verso le 12 anche un pallido sole ha fatto capolino permettendo a tutti di tirare un sospiro di sollievo.
I vincitori sono stati gli stessi di ieri, Martin Hubman e Nicole Scalet, che sono stati protagonisti di una gara affascinante e faticosissima. In genere il terreno é risultato essere di difficile interpretazione, sia per la scala che per la morfologia. il tracciato, sebbene accorciato , presentava comunque due scelte su cui si giocava tutta la gara e molte tratte di lettura fine giudicate interessanti.
La neve ha infastidito relativamente gli atleti ma é indubbio che ha condizionato alcune prove perché, a volte, non dava la sensazione della distanza. Cio' ha reso il bosco fisicamente molto duro da affrontare a livello muscolare e quindi anche mentale.
Grande incertezza nella prova femminile dove Nicole Scalet ha vinto per soli 3" di vantaggio su un'atleta estone. La giovane dell'US Primiero non é parsa molto soddisfatta della sua prova avendo fatto diversi errori nei primi 6 punti. Grossa incertezza pure per la 2^ classificata che nel bosco ha perso moltissimo tempo, scendendo di quota e faticando a ritrovare le giuste coordinate. Un errore che un'atleta della sua esperienza ha faticato a spiegare.
Terza Cristine Kirchlechner protagonista, assieme ad Emiliano Corona e Maria Novella Sbaraglia, di un episodio di grande fair play. Infatti i 3 si sono prodigati per aiutare un concorrente che si era perso.
Tornando agli uomini, il rossocrociato Hubmann ha preceduto Klaus Schgaguler, Luca Dallavalle, Alessio Tenani ed Emiliano Corona.
Tra i giovani in W20 Michela Ronda (Erebus), Cristiano De Agnoi in M20. Super Rigoni in M35. In M40 Stefano Maddalena e in M50 Francesco Guglielmetti.
P.I.
