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28/02/2001

candidati consiglio federale: MENIS

MI PRESENTO :



NAZZARENO MENIS, anni 46, coniugato con Tiziana, ho due figli Enrico di 16

anni e Nicola di 11. Friulano doc, risiedo a Tarcento (UD). Animatore

sportivo di professione e tecnico informatico per hobby.

La mia societá sportiva (nella FISO) é il Gruppo Sportivo Nordestarcento.



IL MIO PASSATO SPORTIVO :



Ho praticato l'atletica leggera (mezzofondista) con la Libertas Udine fino al 1975; passato alla dirigenza dal 1974 al 1993 nel C.S.I.; in questo

Ente ho ricoperto tutte le cariche tecniche sino a Coordinatore Tecnico

Nazionale dal 1991 al 1993 (18.000 societá sportive - 700.000 tesserati).

Nel 1989 ho fondato la Polisportiva Nord Est Tarcento e condotta come

dirigente sino al 2000 quando ho passato la mano alle giovani leve.



... ... E NON SPORTIVO :



dal 1975 al 1984 consigliere comunale di Tarcento, Assessore allo Sport e

Istruzione dal 1980 al 1984.

Componente di varie Associazioni : C.R.I. - Vigili del Fuoco volontari -

C.A.I.

Assolto l'obbligo di leva nelle fila dei "Lagunari".



IL MIO PRESENTE SPORTIVO :



Sono socio atleta (?) del Nordestarcento; Presidente del G.S. Tarcento Atletica; neo eletto al Consiglio Regionale F.I.D.A.L. del Friuli V.G.



L'ORIENTEERING :



L'ho scoperto nel giugno del 1986 a Borca di Cadore all'interno di una

manifestazione nazionale del C.S.I. ed é stato amore a prima vista. Nel

1989 ho partecipato al corso FISO a Lavarone per "organizzatori di gara" e

da allora l'orienteering (insieme all'atletica) sono nel mio DNA. Gli

orientisti mi conoscono piú come organizzatore che come atleta. Nella Nord Est ho introdotto nel 1990 il MTB e dal '97 v'é un'ulteriore passione nell

'orienteering : il MTB-O.



LA F.I.S.O. E IL SUO CONSIGLIO NAZIONALE :



Ho avuto, grazie ai vari ruoli ricoperti, notevoli incontri con la

F.I.S.O.; ricordo il "mitico" Benito Cavini, i Presidenti Crepaz,

Stassano, Galbusera. Ricordo anche (cosa mai assopita) la grande

"litigiositá" di questa Federazione.



Alcune mie considerazioni generali.

· Lo sport in Italia doveva prima o poi crollare dal punto di vista

gestionale; non era pensabile che tutto il movimento si basasse su una

"lotteria (totocalcio)" che sostenesse lo sport italico. Crollato il

gioco, a cascata, é stato travolto tutto il movimento.

· Lo Stato continua a lavarsi le mani dicendo al CONI e quindi alle varie

Federazioni "... intraprendete l'attivitá manageriale; trovatevi sponsor e quindi i soldi per andar avanti". Bella scoperta, caro Stato (ministra Melandri), ci si dimentica però che l'ossigeno maggiore lo prende lo sport nazionale (!), il calcio, e cosí le piccole Federazioni debbono

boccheggiare e inventarsi la "sopravvivenza" ; e questo dovrebbe essere "lo sport ... per tutti e di tutti".



La Federorienteering :

· La nostra "sopravvivenza" viene dal nostro sport. E' uno sport nuovo che

ha un grande privilegio quello di "correre con la natura" e confrontarsi con essa. E' uno sport che il mondo della scuola lo ha sposato in toto per la sua interdisciplinaritá. E' uno sport per gli agonisti e per le

famiglie. Può essere lo "Sport di tutti e per tutti".

· E' naturale che per conquistare "soci" anche la nostra proposta deve essere seria, manageriale, al tempo con l'era in cui stiamo vivendo.

· Il vertice deve sentire la base, deve dargli autonomia (attuare il

federalismo - parola in voga), deve promuovere l'immagine attraverso i

suoi atleti di punta e sostenere il movimento promozionale. L'ascolto

della base attraverso i vari filtri periferici é indispensabile.

· Non me ne vogliano i master ma ho un pensiero "... siamo una Federazione

nuova con uno sport nuovo ma con la maggioranza di atleti "anziani" dove

sono i giovani?".

· Chi dice che la scuola non porta atleti non é vero; gli atleti (e ora

alcuni dirigenti) del mio gruppo sportivo da sempre vengono tutti dalla

collaborazione Scuola/Societá sportiva; é indispensabile lavorare e in

collaborazione, capendo anche queste grandi trasformazioni, con il mondo

della Scuola.

· La promozione deve avvenire anche con la "pubblicitá" dell'orienteering

verso quei bacini (Federazioni) a noi molto vicini la Federatletica, la

Federsci, la Federciclismo e la Federdisabili.

· Stiamo sottovalutando la promozione che alcuni Enti di Promozione

Sportiva stanno attuando verso l'orienteering; le convenzioni sottoscritte (o da sottoscrivere) non funzionano. Pensate che anche il WWF promuove questo sport ... ovviamente alla sua maniera!

· Siamo la Federazione che per prima, e stá attuando, un programma d'

informatizzazione invidiabile; dobbiamo cercare ancor di piú per far sí

che il nostro sport sia sempre di piú "vedibile" per gli spettatori ed i

media, in particolare nelle manifestazioni clou.

· Internet, Azimut, Centri Tecnici Federali, Scuola Tecnici, debbono

essere punti da attuare da parte del C.F. e far sí che siano paletti fissi

e vivi.

· Non si sottovalutino nuove discipline emergenti al nostro interno : il mountain-bike orienteering; ma si pensi anche a promuovere o meglio rilanciare lo sci orienteering. Perché non istituire una combinata fra le tre discipline (co-mtbo-scio) e/o un triathlon orienteering!

· Cerchiamo che i nostri regolamenti siano veicolo di giusta regola ma

anche che non siano barriere per la promozione e la partecipazione alle

gare.

· La sede : anche questo é un "vecchio" problema; sappiamo che nel ns. nuovo Statuto la sede nazionale é a Roma. Una cittá al centro é sempre un

veicolo di comunicazione con la periferia e di riferimento con le

Istituzioni Pubbliche e Sportive. Ci sono Federazioni che hanno la sede

centrale a Roma e sedi tecniche al nord o al sud. Bisogna però aver

"grano" per attuare questo.



Mi fermo perché si potrebbero ancora riempire molte righe per un dibattito

costruttivo. No! Dimenticavo : ho letto che uno dei due candidati Presidente vuol dedicarsi (rappresentare) 24 ore su 24 e per 365 giorni all'anno alla FISO. Pongo una riflessione. Nel mondo dell' associazionismo c'é il fattore tempo libero dove il volontariato (e questo ritengo che sia per tutti noi) gioca un ruolo fondamentale e vivo ma sempre subalterno ad altri valori primari quali la famiglia ed il lavoro, e allora mi auguro di non aver un Presidente che ribalti questa mia concezione di volontariato altrimenti dovrebbe essere regolato da un contratto e a questo punto non

ci stò piú.



Mandi. Naz

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