PASSO SAN PELLEGRINO ASPETTA I TRICOLORI DI ORIENTEERING. 700 AL VIA
CONTRIBUTI E OPPORTUNITA' PER LA STAGIONE 2024/2025
TOC2024: SONO GIA' 500 GLI ISCRITTI. UN'OCCASIONE LAST MINUTE
MTB-O: LA STAFFETTA CI VEDE AL 7° E 8° POSTO
L'ASSEMBLEA STRAORDINARIA NON VOTA PER LA FUSIONE
IRIS PECORARI CALA IL TRIS MONDIALE. BETTEGA E' 5°. ROSSETTO 12°
I CONVOCATI PER L'ULTIMO ROUND DI COPPA DEL MONDO
TRAIL-O: LAMBERTINI E FRASCAROLI IN EVIDENZA NELLE PREMONDIALI
WMOC2015: SI CHIUDE L'EVENTO DEI 4000 MASTER
I Campionati Mondiali Master 2015 vanno in archivio con la giornata che non ti aspetti: una finale Long distance disputata, dopo tutta la pioggia dei giorni precedenti, in una splendida giornata che ha consentito finalmente ai quasi 4000 partecipanti di godersi il sole senza dover temere per qualche improvviso acquazzone. Protagonisti di giornata ancora una volta Simone Luder, oro nella W35, e Matthias Niggli (il signor Luder), oro nella M40. Ma ancora una volta applausi per gli immarcescibili Astrin Andersson e Rune Haraldsson che hanno completato con temi attorno all’ora di gara la loro W90 e M95; ragguardevole la determinazione, la freschezza mentale, la cortesia e la competitività dei due supermaster del movimento orientistico internazionle, con Rune Haraldsson che affronta il rettilineo finale in leggera discesa, bastoncini da nordic walking alla mano, con un passo ed una falcata ampia e sicura. La carta di Skatos, una delle più tecniche e più dure della zona, ha poi evidenziato le doti ancora intoccate dal tempo del grande norvegese Jonas Martensson, forse uno dei più forti della storia del nostro sport, che ha dominato una ultra competitiva M55 vincendo con oltre 4 minuti di vantaggio sul secondo classificato.
Due gli italiani che erano stato in grado di inserirsi in una finale A molto scandinava: Roland Pin in M40 ha concluso a metà classifica con un tempo superiore ai 90 minuti, segnale di quanto dura può essere stata la gara sul terreno di Skatos che, bel tempo o no, non ha risparmiato a nessuno paludi e dure salite tra i roccioni della zona in un panorama di difficoltà tecnica molto alta. Lucia Sacilotto, unica italiana ad essersi qualificata per entrambe le finali sprint e long, ha concluso la sua settimana di fatiche al 51esimo posto.
Con la finale Long distance, i Master lasciano lo spazio ai giovincelli che in Scozia si stanno cimentando nei WOC. Per i Master i mondiali torneranno nel 2016 con l’edizione di Tallinn (Estonia) e poi nel 2017 con la trasferta agli antipodi, in Nuova Zelanda.
inserito da p.i.
in collaborazione con Stegal