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#WMTBO2017: IL SELFIE FATALE. AZZURRI FUORI DALLA SPRINT
VILNIUS: Capita, quando è primavera e sei un biker dell'Orienteering, di arrivare in un Paese e visitare una città nuova. La città che ospiterà i Mondiali Sprint di Mtb-O. Ad aprile e sopralluoghi si fanno. Il centro è bello, un salto al monumento più rappresentativo è d'obbligo, così come il selfie con il compagno di allenamento da pubblicare sui social.
La presenza dei 2 azzurri, in divisa federale FISO, ha incuriosito dei turisti italiani che li hanno immortalati e pubblicati su streetview.
Rientrati al centro gara gli atleti si accorgono che sul bollettino 2 l'area del castello è indicata come embargata: zona del Mondiale Sprint. Gli organizzatori, capita la buona fede, invitano gli azzurri a togliere le foto da facebook e tutto sembra risolto.
Succede però che dei concorrenti o dei tecnici, 2 sere prima della Sprint, inizino a studiare il percorso della gara grazie a google streetview. La fatalità è in agguato e la segnalazione alla giuria scatta "d'obbligo". Troppo ghiotta l'occasione per eliminare dalla partenza un doppio campione del mondo (Sprint e Mass Start), che pure essendo in buona fede, tra le lacrime sue e del compagno, deve accettare il verdetto e domattina seguire la competizione dai box come tutto il resto del team Elite.
Poco importa da chi la segnalazione sia stata fatta, resta il fatto che per Luca Dallavalle e Piero Turra va in archivio un episodio che tra qualche tempo potranno catalogare alla voce "esperienza". Tanti gli attestati di solidarietà ai 2 atleti ma questa è la legge dello sport.
Domani in gara ci saranno gli Junior.
p.i.