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04/01/2008

FOTOGRAMMI DI UN ANNO DI ORIENTEERING

E' difficile riassumere in pochi tratti di pennello una intera stagione di orienteering, dodici mesi di uno sport che si esprime attraverso quattro distinte e paritetiche discipline, che ha nell'ambiente naturale il suo terreno di gara, che si é offerto alla partecipazione di alcune migliaia di appassionati attraverso una stagione agonistica ricca di eventi sia in campo internazionale che nazionale, o regionale e promozionale.



Chi volesse cercare di tratteggiare l'anno 2007 della Federazione Italiana Sport Orienteering potrebbe seguire un ordine diverso a seconda della propria personale propensione, o dell'interesse del singolo lettore; potrebbe cominciare con gli eventi internazionali: i mondiali assoluti e giovanili nelle varie discipline, i Campionati Europei di Mountain Bike Orienteering organizzati per la prima volta in Italia, le Coppe del Mondo, oppure le gare internazionali che hanno visto atleti da tutto il mondo cimentarsi sugli impianti cartografici italiani.



Non credo tuttavia che si faccia torto ad alcun orientista italiano se la prima citazione é dedicata all'evento che, in un caldo pomeriggio estivo italiano (era il 22 agosto) ma in una torrida giornata a Kiev, in Ucraina, ha costituito una nuova pietra miliare per la Federazione Italiana Sport Orientamento: la vittoria di Roberta Falda nel Campionato del Mondo di Trail-Orienteering, nella categoria paralimpici, ha riportato la bandiera tricolore in vetta all'orienteering internazionale; un titolo di Campione del Mondo che mancava all'Italia dai tempi delle stupende medaglie d'oro di Nicolò Corradini nello Sci-Orienteering, una vittoria che anche la International Orienteering Federation ha celebrato perché ottenuta, per la prima volta nella storia, da una donna nell'unica disciplina nella quale atleti di sesso maschile e femminile, normodotati e diversamente abili, competono ad armi pari sul medesimo percorso.



I Campionati del Mondo di corsa d'orientamento svoltisi in Ucraina non hanno portato solo la notizia della vittoria di Roberta Falda: nella settimana di gare valevoli per l'assegnazioni dei titoli é stato possibile seguire la nuova rincorsa al podio assoluto da parte di Mikhail Mamleev: l'atleta russo, da due anni naturalizzato italiano, ha condotto due superbe prove di qualificazione sulla distanza lunga e nella sprint; nelle gare di finale "Misha" Mamleev ha conseguito due importanti ottavi posti, in gare tiratissime dal primo all'ultimo metro, con il rammarico della gara sprint nella quale l'atleta che difende i colori azzurri ha visto sfumare il terzo gradino del podio per soli 13 secondi di distacco.



Se la spedizione italiana a Kiev non ha portato altri atleti nelle finali, il sorriso arriva guardando le prestazioni degli atleti juniores ai Campionati Mondiali di categoria, sia nella corsa che nello sci-orienteering e nella mountain bike-orienteering. Nel mondiale australiano di corsa d'orientamento, infatti, dopo una buona prova nella gara sprint di Giancarlo Simion, ancora una volta vicino ai primissimi, é stato Jonas Rass ad imporsi agli occhi dei tecnici di tutto il mondo con uno storico 9° posto nella finale della gara sulla lunga distanza, piazzamento ripetuto il giorno dopo nella gara a staffetta insieme ai compagni di team Giancarlo Simion e Andrea Seppi. A solo qualche centinaio di chilometri da casa, invece, in un paesaggio completamente innevato, la prova di Gabriele Canella nella finale sulla lunga distanza ai Campionati Mondiali juniores di Sci-Orienteering ha riportato alla mente proprio i periodi nei quali un altro atleta trentino, il giá citato Corradini, rivaleggiava alla pari con i superman scandinavi e russi: con la prova si Salisburgo, Canella si insedia definitivamente sull'ideale podio degli sci-orientisti continentali.



In mezzo ai due eventi, la primavera dell'entroterra toscano aveva fatto da cornice ai Campionati Europei di Mountain Bike orienteering; se da un lato l'organizzazione italiana ha raccolto positivi commenti da parte dei delegati della Federazione Internazionale, dall'altro gli atleti azzurri hanno fatto del loro meglio per non sfigurare "profeti in patria". Nelle prime giornate di gara era stato Ivan Gasperotti a far sperare in un podio europeo: per lui 8° posto nella prova a lunga distanza a 50 secondi dal leader, ma ancora piú sorprendente e forse amaro il 6° posto nella gara sprint, dopo essere rimasto a lungo in testa alla classifica prima di un errore nella parte finale della gara. Ma nell'ultima giornata degli Europei sono state le ragazze della nazionale juniores a cogliere la medaglia che ha suggellato la manifestazione: il bronzo di Stella Varotti, Claudia Grassi e Stephanie Bethaz nella staffetta under 20, con alle spalle le forti compagini russa e polacca, ha portato il sorriso nella spedizione azzurra ed infuso grande fiducia per le potenzialitá del movimento italiano.



Meno fortunata, non fosse altro per una difficile trasferta a Mosca in pieno "generale inverno", la partecipazione azzurra ai mondiali assoluti di Sci-Orienteering: Thomas Zanoner, Mauro Simoni e Nicola Pradel si sono difesi nelle gare individuali e hanno dato il meglio nella prova a staffetta, conquistando un decimo posto al mondo che indica esattamente il livello del movimento sci-orientistico attuale.



Altre notizie positive sono arrivate dai campionati Europei juniores di corsa d'orientamento, con Nicole Scalet a battersi sempre per le prime posizioni nelle gare individuali; dopo che un malaugurato errore le ha tolto il podio nella prova sprint, il nono posto della prova middle ha rimesso a posto quei valori in campo che l'atleta trentina é in grado di garantire a livello juniores. Quegli stessi valori che sono stati nuovamente palesati nella vittoria conseguita da Scalet e dagli altri ragazzi della squadra nazionale azzurra (Roberto Dallavalle, Giancarlo Simion, Emiliano corona - capitano - Federica Maggioni, Maria Novella Sbaraglia) nella Coppa dei Paesi Latini disputata a fine agosto in Romania; una vittoria talvolta sfuggita per un soffio in questa speciale competizione, che gli atleti azzurri cercheranno di difendere nel 2008 proprio sui terreni italiani di Asiago.



Citare la Coppa dei Paesi Latini 2008 in terra italiana consente di aprire il capitolo delle gare internazionali disputate nel 2008 sul nostro territorio: tra giugno o luglio Veneto e Trentino sono stati teatro di una vera e propria "8 giorni" di orienteering di altissimo livello, con l'Altopiano di Asiago e la manifestazione di 3 giorni denominata "Highlands Open" che ha passato il testimone senza alcuna soluzione di continuitá alla "5 giorni dei Forti" disputata sull'Altopiano di Folgaria e Lavarone: quasi 2000 atleti al via, da 28 nazioni in rappresentanza dei 5 continenti, a godere di una calda estate italiana in alcuni scenari naturali tra i piú belli e tecnicamente interessanti dell'intero panorama orientistico mondiale.



E se il 2008 vedrá ancora l'Italia protagonista con la giá citata Coppa dei Paesi Latini e con l'annuale ed imperdibile Meeting Internazionale di Venezia, solo 12 mesi ci separano dai festeggiamenti per l'arrivo del 2009 che porterá finalmente in Italia, nella valle di Primiero (Trentino), l'edizione dei Campionati Mondiali Juniores, ovvero la vetrina sul futuro dell'orienteering mondiale; un futuro che per tante nazioni, tra cui l'Italia, é giá arrivato: ne é la prova il "ribaltone generazionale" cui abbiamo assistito nelle edizione dei Campionati Italiani 2007, con tanti giovani ancora juniores o appena passati nella categoria assoluta in grado di rivaleggiare ad armi pari con i campioni che nel corso del primo lustro di questo secolo hanno difeso i colori azzurri in campo internazionale.



Un sincero augurio per un Felice 2008 orientistico da parte della Federazione Italiana Sport Orientamento.



by Stefano Galletti

inserito a cura della Segreteria

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