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23/06/2002

CAMPIONATI ITALIANI A LUNGA DISTANZA A BRINZIO VINCONO TAVERNARO E FAUNER

Questa edizione dei Campionati Italiani resterá a lungo impressa negli occhi e nella memoria dei presenti, per lo spettacolo offerto dagli atleti in gara e per le scariche di adrenalina che solo una formula cosí simile alla staffetta é in grado di offrire: gara One Man Relay, tre giri della carta di Brinzio (Varese) con partenza in linea per giocarsi le speranze di vittoria o di piazzamento.

Sui tracciati predisposti da Francesco Isella (coadiuvato da Giaime Origgi e Mario Ruggiero) si sono dati battaglia un centinaio di atleti delle categorie HD20, HDElite e HD35. Non va dimenticato che per le altre categorie la gara era valida come 4° prova di Coppa Italia, ma a queste sará dato spazio a parte. Prima i titoli italiani.



Spettacolo si é detto e spettacolo c'é stato nelle categorie Elite. Non si può infatti non evidenziare la prova dei due vincitori, Michele Tavernaro (Fiamme Gialle) e Renate Fauner (GS Forestale): una gara condotta a gran ritmo in testa dall'inizio alla fine senza tentennamenti, senza sbavature, con un vantaggio via via crescente nei confronti degli avversari. Una pura formalitá? Assolutamente no, visto che alle loro spalle altri atleti di ottimo livello erano pronti a balzare in testa al minimo errore. Quindi, seppure a diversi minuti di distacco, va parimenti elogiata la prova di Carlo Rigoni (Fiamme Gialle) e Laura Scaravonati (GS Forestale) i quali non hanno potuto far nulla alla fine per insidiare il primo posto ma hanno condotto la gara in sicurezza giungengo al traguardo pure loro con buon vantaggio su Giuseppe Bezzi (Fiamme Gialle) e Helga Bertoldi (GS Forestale) classificatisi al terzo posto dopo una serie di capovolgimenti di fronte.



Categoria D20: balziamo subito alle ultime lanterne. Sono in testa insieme Michela Guizzardi (Pol. G. Masi) e Eva Schgaguler (T.O.L.). L'ultimo tratto di strada da percorrere é un lungo trasferimento verso la zona di arrivo, 800900 metri su sentiero per arrivare in prossimitá del penultimo punto. Gli spettatori possono vederle, fianco a fianco. La domanda é: chi avrá tenuto maggiori energie? La risposta é nello spunto perentorio di Michela Guizzardi, la sua progressione le fa guadagnare una manciata di secondi che permettono un arrivo tranquillo con circa 40 secondi di vantagggio sulla brava atleta altoatesina. Al terzo posto Veronica Campagner (GS Galilei).



Categoria H20: é il regno di Manuel Negrello (U.S. Primiero). La sua condotta di gara é costantemente in testa, a gestire il vantaggio. Solo un po' di rilassamento negli ultimi punti é sufficiente allo svizzero Manuel Asmus (Gold Savosa, new entry della nazionale rossocrociata) per afiancarlo. Il titolo non é ancora in pericolo, ma alle loro spalle piomba Antonio Franco (Erebus) con Emiliano Corona (GS Pavione) pronto ad entrare in gioco. Bastano comunque gli ultimi punti condotti ancora a gran ritmo per dare a Negrello vittoria e titolo, con due minuti su Asmus, poi Franco e Corona.



Categoria H35: gli annali racconteranno della vittoria di Tiziano Zanetello (Erebus) su Roberto Pradel (U.S. primiero) con un minuto di vantaggio. Ma se non c'eravate non sapete cosa vi siete persi. Lo spettacolo di due atleti, anzi no, di due super-atleti in gara per il titolo. I due sono insieme nel bosco sulle ultime tratte, sono insieme all'ultimo punto, sono insieme sull'ultima curva, sono insieme a 20 metri, a 10 metri, a 5 metri dalle stazioni di finish... il corridoio si stringe... la fatica e la tensione adesso sono martellanti, forse Pradel ha pochissimi centimetri di vantaggio, forse Zanetello mostra di avere ancora la forza per piazzare lo spunto vincente... il contatto, la caduta di Pradel, il tempo che sembra fermarsi, Zanetello che piomba sul finish ma esita a punzonare, il Direttore Gara che lo invita a concludere la gara, anche Pradel si rialza e punzona. Come dicono i commentatori di Tele+? Guardate le immagini, giudicate voi oppure fatevi raccontare. Ma che nessuno dimentichi l'estrema serenitá con la quale i due atleti hanno atteso il verdetto della classifica. Per questo mi sento di indicarli come "super". E alle loro spalle la gara per il terzo posto non é stata meno ricca di colpi di scena: alla fine la spunterá Rudi Mair (T.O.L.) su Gianluca Di Stefano (S. Stefano Orienteering).



Categoria D35: a detta di molti la gara piú bella. Partono fortissimo Annamaria Riva (Pol. Besanese) ed Helene Pircher (T.O.L.); dopo i primi due giri sembra che nessuna sia in grado di insidiarle. Forse solo Laura Piatti (Orienteering Como) che nel secondo giro lima un po' lo svantaggio. Ma nel terzo giro, il giro della veritá, partono dalle retrovie Cristina Elli (Unione Lombarda) e Daniela Putzu (Atletica Varese) e guadagnano posizioni su posizioni. In prossimitá dell'arrivo Elli é addirittura in testa per pochi secondi su Piatti e Putzu, poi lo spunto dell'atleta di Como la porta alla vittoria. Ma é palpabile la sorpresa e la felicitá di Cristina Elli che punzona l'ultima lanterna mentre Laura Piatti, 80 metri avanti a lei, conclude ed é acclamata vincitrice: forse nessuna delle due si era ancora resa conto di lottare per il titolo italiano. Per il terzo posto Daniela Putzu prevale per pochi secondi sul ritorno di Annamaria Riva, Marirosa Hechich (Pol. Le Volpi) ed Helene Pircher.



Parafrasando le finali del basket NBA: "If you don't like this, you don't like orienteering".



Stefano Galletti

Stegal67@hotmail.com



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