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21/07/2016

MTB-O: ROSSETTO, SIAMO POCHI MA BUONI

MTB-O: ROSSETTO, SIAMO POCHI MA BUONI

(Riccardo Rossetto in azione sui tipici terreni portoghesi durante uno stage primaverile).

 

VICENZA: Riccardo Rossetto, vicentino, è il volto nuovo della Mtb-O italiana. Quest'anno si è affacciato anche ai vertici di alcune classifiche in prove importanti. Per lui, predestinato con argento ai Mondiali Junior del 2011 in Italia, un avvicinamento ai vertici del movimento nella scia del suo capitano Luca Dallavalle. Facendo gli scongiuri del caso il veneto pare aver superato i suoi noti problemi alle ginocchia e si presenta al via dell'evento portoghese rigenerato dallo stage in altura a Passo Rolle, come lo scorso anno.

Siamo arrivati all'appuntamento più importante della stagione. Come ci arrivi? con quali ambizioni?

Ci arrivo in ottima forma con l'obiettivo di ridurre il gap con i migliori.

Chi sono gli avversari più importanti?

Tutte le nazionali di spicco sono competitive sui terreni portoghesi, i russi con Foliforov e Gritsan sono sempre i favoriti.

In quale specialità ti senti più brillante?.
Parto per far bene in tutte le distanze. Ad inizio stagione l'idea era di preparare la Sprint ma negli ultimi test effettuati ho riscontrato un buon rendimento anche nella distanza.

Chi ti ha supportato maggiormente in questo periodo di avvicinamento? 
Il responsabile MTB-O, Giuseppe Simoni, con il CT Ivan Gasperotti hanno fatto in modo di organizzare allenamenti in un periodo con poche gare nazionali ed internazionali. Poi mi sento di citare anche Piero Turra, sempre disponibile a dare una mano per allenamenti e fornire consigli tecnici.

Hai effettuato lavori particolari o hai seguito un programma standard?
Nelle ultime settimane mi sono concentrato sulla preparazione fisica svolgendo due settimane di altura al Passo Rolle ma riuscendo a fare anche allenamenti in carta ogni 2 o 3 giorni. 

Per la prima volta l'Italia si presenta con un titolo da difendere, cosa cambia dal punto di vista psicologico?
Dal mio punto di vista non cambia nulla.
Come vedi la squadra italiana ?
Vedo un team che ha un ottimo potenziale (Luca su tutti) ma con pochi atleti. Nella staffetta per questo motivo non siamo ancora a livello delle nazionali più complete.

 

a cura di Pietro Illarietti

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