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VERSO WOC2018: VERENA TROI, DOPO UN ANNO DI LAVORO ORA CI PROVO
SETTEQUERCE (BZ): Verena Troi è appena rientrata dalla Francia dove ha preso parte alla OOCup, prova multidays transalpina che ha visto al via un lotto di partecipanti qualificato.
L'azzurra è la più esperta del team da un punto di vista anagrafico e si presenta all'evento iritato con una certa serenità. Sembra soddisfatta a metà Verena, convinta che per arrivare al top ci vogliano almeno 2 anni ad altissimo livello, mentre la sua ripresa agonistica è avventa circa 12 mesi fa.
"In questo momento c'è poco da fare ancora.. l'allenamento è ormai stato svolto e ora non resta che recuperare".
Nel suo percorso di avvicinamento ci sono state ben due "5 days". Le chiediamo se 2 impegni non siano troppi.
"Non credo, e comunque la trasferta francese era programmata da tempo, ancora prima che decidessi di riprendere al 100% con l'agonismo".
Quali sono state le differenze tra la prova transalpina e quella italiana?
"In Francia credo di aver dato meno dal punto di vista fisico. Mi sono concentrata più sulla parte tecnica. Erano comunque presenti atlete di ottimo livello come le seconde linee svizzere che sono comunque forti" .
In Italia avevi curato anche la classifica. "Diciamo che mi ero impegnata in tutte le prove, mentre alla OOCup avevo altri obiettivi. Ho cercato di non farmi male e sono stata più prudente soprattutto sulle rocce dove ho sofferto anche per il tendine che sul duro mi fa male. Non ho invece problemi quando corro in bosco dove il fondo è soffice".
Ormai ci siamo. Come vivi questo Mondiale? "Sono a posto con me stessa. Ora devo cercare di stare concentrata e non strafare, ma nemmeno andare con troppa calma. Poi che dire.. Ci siamo e non è più tempo di pensare se sia stata o meno la cosa giusta".
Già scelte anche le specialità. "Noi donne avremo meno spazio perchè l'Italia ha meno posti rispetto agli anni scorsi. Credo di correre la Long e poi la Staffetta. Aspettiamo le decisioni del CT".
a cura di Pietro Illarietti