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26/08/2020

VALTER GIOVANELLI: EVOLUZIONE AL PASSO CON I TEMPI

VALTER GIOVANELLI: EVOLUZIONE AL PASSO CON I TEMPI
Nato l'8 agosto 1964, Valter Giovanelli, è il Consigliere Federale responsabile del settore C-O. Un incarico che ha già ricoperto in passato. Il suo, è il 3° mandato in seno alla FISO, e negli anni ha maturato una profonda esperienza di settore. Conosciamo meglio il lavoro del Consigliere, che sta cercando di far crescere l'agonismo nella disciplina cardine dell'Orienteering: la Corsa.
 
Come cambia la consapevolezza rispetto al primo incarico di Consigliere? (Una simpatica curiosità: Giovanelli si è sottoposto a questa intervista anche nel 2013).
 
"Il terzo mandato vuol dire maggiore esperienza rispetto agli inizi e magari anche l'opportunità di dar seguito al  lavoro iniziato con il primo incarico. Da allora ad oggi c'è sempre stata un'evoluzione del settore volta al  miglioramento e alla crescita del livello delle squadre. Certo non è un compito facile, ma dobbiamo lavorare all'allargamento della base e a nuove idee".
 
Quali sono i pilastri su cui si basa l'attività di questo settore? 
 
"Fare crescere l'agonismo è una priorità e ritengo sia fondamentale per qualificare ulteriormente tutto il movimento. Il mio pensiero è che con l'aiuto di tutti si possa crescere e nel giro di qualche anno essere riconosciuti come sport olimpico, quindi con altre risorse e potenzialità. Ci mancano alcuni  passaggi per raggiungere l'obiettivo. Questi sono i pilastri in cui credo.". 
 
Cosa è cambiato rispetto alla prima FISO di cui Giovanelli è stato attore protagonista?
 
"Sono cambiate le persone, intendo tecnici, Consiglieri e Presidenti. Proprio nei tecnici siamo cresciuti di livello. Un altro aspetto è legato all'introduzione delle figure femminili in ruoli cardine. Una fatto molto apprezzato negli anni. L'ultimo tassello mancante nel puzzle è stato il nome di Verena Troi, nel gruppo Elite, affiancata a Mikhail Mamleev. In precedenza c'erano stati gli innesti di Lucia Curzio, Maria Chiara Crippa rispettivamente nella Nazionale Youth e nella Junior. Ora siamo completi pure in quel settore. Anche nei Comitati Regionali vi sono sempre più donne. Infine siamo passati da un Orienteering tradizionale ad uno più specializzato. Faccio l'esempio del passaggio dal circuito Centri storici al Progetto Sprint. Ora è diventata una consuetudine fare una gara di città il sabato nei week end di gare nazionali. L'inserimento della Sprint è risultata essere una novità gradita".
 
Ora un nuovo step con il Progetto Sprint che viene inglobato in uno più ampio.
 
"Quel progetto ha fatto il suo corso. Lo abbiamo lanciato quando la IOF ha pensato di suddividere i Mondiali tra Sprint e bosco. Ora dobbiamo fare un ulteriore salto di qualità e specializzarci ulteriormente, soprattutto con gli atleti che poi andranno a disputare Europei e Mondiali assoluti, ossia gli Elite.
 
Avete puntato sui giovani anche con una figura di coordianamento.
 
"Sì, è vero. Lo abbiamo fatto con Stefano Raus, che è giovane, ma già esperto a livello internazionale. Ora è reduce dalla Finlandia (in precedenza in Australia) e sarà una risorsa preziosa. Lui seguirà nel dettaglio la Nazionale Sprint con un programma autonomo, condiviso e che non si sovrapporrà a quello della Nazionale di bosco". 
 
La filosofia è quella di avere 2 gruppi che lavorano in parallelo, ma non si escludono. E' così?
 
"Certo. Le 2 discipline (Sprint e bosco) si affiancano e vanno avanti in parallelo. Questo non vuol dire che chi fa parte di un gruppo non possa esserlo anche dell'altro. Non avremo vincoli in quel senso, ma ci saranno apposite selezioni e chi vuole puntare solo alla Sprint, ad esempio, lo può fare". 
 
Una novità riguarda anche la categoria Under 23.
 
"Questa categoria servirà da cusinetto per gli Junior che arrivano in Elite. Daremo loro la possibilità di inserirsi senza pressioni nella nuova catetoria. Un biennio con delle prospettive di selezione per partecipare ad esempio al Comof e al Mondiale Universitario. Ovviamente anche un Under 23, con alte capacità, potrà essere convocato per la Coppa del Mondo, Europeo o Mondiale Elite. Per chi deve maturare tecnicamente e atleticamente questa è una fascia utile". 
 
Si è appena concluso un raduno nell'Altopiano di Renon. Avete avuto modo di presentare il progetto agli atleti. Quali feedback avete raccolto?
 
"La sensazione è che l'idea sia stata apprezzata. Si tratta di novità, quelle di cui parliamo, che permettono di specializzarsi e forniranno la possibilità agli atleti più attenti di prepararsi in maniera adeguata".

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a cura di Pietro Illarietti 

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