Normative Covid
25/06/2003

TROFEO DELLE REGIONI 2003



1° Trentino, poi Lombardia e Veneto a completare il podio.

E' questo il verdetto del Trofeo delle Regioni 2003 disputato il 21 e 22 giugno sulle cartine liguri del Lago delle Lame e del Monte Penna, giá teatro di prove di Coppa Italia e di Campionato Italiano; la societá organizzatrice Arco di Carta ha messo a disposizione degli atleti due ottime cartine e percorsi tecnicamente validi e selettivi, che hanno impegnato positivamente i quasi 500 atleti convenuti dalle 12 regioni iscritte al Trofeo.



Le previsioni della vigilia, formulate dagli addetti ai lavori sulla base dei "si dice" e dei sussurri relativi alle presenze o alle assenze di qualche atleta di punta, sembravano orientarsi verso una vittoria del Veneto, con il Trentino a rimpiangere le assenze di ben 4 campioni italiani giovanili e Lombardia, Alto Adige, Friuli ed Emilia Romagna pronte ad approfittare del minimo sbandamento al vertice. Le ipotesi e i timori lasciano lo spazio alle gambe e alla testa dei concorrenti sabato 21, con la disputa della prova individuale al Lago delle Lame, a schieramenti finalmente svelati. La gara é individuale, certo, però il fatto di portare punti per la propria regione indirizza sicuramente alcune scelte tattiche dei singoli concorrenti, alcuni intenti a garantire comunque un piazzamento "di sicurezza" ed altri che si lanciano alla ricerca del jackpot con tutti i rischi che ciò comporta.

La vittoria di Antonio Franco nell'HE e i piazzamenti di Silvia Bertazzo e Veronica Campagner nella DE sembrano proiettare il Veneto in testa grazie anche alle vittorie di Nicole Anedda in D16 e di un grande Carlo Pilat in H35, ma i giovani del Trentino tengono botta con Claudia Zanetel, sempre lei, in D14, e con Martin Murer in H20 e Ruben Castellaz e Claudio Zanon in H14 (sette secondi tra i due al termine); contributi importanti anche da Agathe Murer in D40, Lucia Bragagna in D50 (ancora per 7 secondi su Chiara Masocco) e Annamaria Abram in D55. Vince anche Adriano Vanzo in H65. La Lombardia si rifa' in D12 con Julia Shutkovskaja, in D35 con Rosella Talamona e con altri piazzamenti sul podio.

Ben 4 le vittorie dell'Emilia Romagna (Sara Di Furia in D18, Monica Casalini in D20, Massimo Balboni in H45 e Vittorio Ercolani in H50 cui tiene testa solo il friulano Mark Sylvester. 4 vittorie anche per l'Alto Adige: su tutte il podio Christine Kirchlechner, Sabine Rottensteiner, Johanna Murer in DE, ma anche il solito imbattibile Jonas Rass in H16, Oleg Anuchkin in H40 (davanti a Etter, Zanetello, Bozzola, Faetanini, Simoni, Bisoffi e Martinetto, tutti atleti pluridecorati e plurivincitori di titoli e allori) e Walter Gruber in H55 (secondi e terzi Gino Vivian e Francesco Zanon... non sono tanti i giovani che riescono a tenere il loro ritmo nel bosco). 2 le vittorie del Friuli Venezia Giulia con Anne Brearley in D45 e Nicolo' Zuffi in H60. Infine una vittoria a testa per Lazio (Maria Chiara Ramorino - D60), Piemonte (Samuele Curzio - H12) e Toscana (Gianluca Salvioni - H18).

Sul rettilineo d'arrivo la tensione tra i capisquadra é palpabile e i concorrenti giá arrivati al traguardo e quelli che devono ancora partire consultano le liste di partenza febbrilmente in attesa dei compagni di squadra



La sera del sabato Santo Stefano d'Aveto sembra un paese colonizzato dagli orientisti. Ci sono in giro le tute con i colori della bandiera trentina, i giovani altoatesini per lo piú con le divise T.O.L. e i lombardi in polo rossa, i piemontesi con la t-shirt del comitato regionale e tutti quanti gli altri mescolati a commentare i risultati, a immaginare le staffette e a sognare un risultato mai diverso dal primo posto.



Domenica mattina ci si da appuntamento per le staffette sulla selettiva carta del Monte Penna. Purtroppo alcuni inghippi di carattere informatico-organizzativo fanno temere il peggio, invece si riesce a garantire la partenza dei primi frazionisti, seppure con qualche ritardo e al prezzo di qualche istante di tensione. Rispetto all'orario del lancio previsto é passata quasi un'ora, e forse qualche frazionista paga la tensione consumata nell'attesa; ed é un peccato perchè i tracciati sono veramente ottimali sotto ogni punto di vista, e sul punto spettacolo posto alle spalle del prato di arrivo si accalcano i concorrenti che devono ancora partire.

I primi a passare sono gli H16: Jacopo Benini (Lombardia) prova a fare il vuoto ma al punto spettacolo Paolo Dorigati (Trentino) non molla un centimetro; poi é la volta delle D16 con Carlotta Scalet (Trentino) in fuga. I primi frazionisti dell'H21 non si fanno attendere: passano Marco Seppi (Emilia Romagna) e Carlo Cristellon (Trentino) e sembra che si marchino, poi Giacomo Seidenari (Veneto) con a ruota un imprevedibile Stefano Gottardi (Lombardia); tra i veterani volano via subito le eterne rivali Brearley e Sacilotto in D45, Zanetello e Etter Moritz in H35. In H45 Helmut Murer prova ad emulare il figlio Martin e scava un solco quasi incolmabile sugli avversari. Il succedersi dei cambi e dei lanci dei secondi e terzi frazionisti rendono le staffette quasi impossibili da seguire, i distacchi si accumulano o si dissolvono nel breve volgere di una scelta errata o di una lanterna particolarmente insidiosa.



Al termine della gara poche incertezze sui vincitori, ma bisogna attendere la verifica dei chip per conferma e alcune staffette andranno "a gambe all'aria" dopo aver assaporato il profumo della vittoria. Per la stesura delle classifiche e i calcoli finali occorre l'intervento degli esperti che decreteranno in D16 la vittoria di Lombardia (Fraccaroli, Corriere, Maggioni) in rimonta sul Trentino (Scalet, Zorzi, Zanetel); il Veneto con Bertolin, Dal Bello, Pradel vince la D20 sulla Lombardia (Brambilla, Pirovano, Poete), e qui si assiste al primo colpo di scena: Emilia Romagna con i 3 migliori tempi in ciascuna frazione viene squalificata per punzonatura mancante.

Al Veneto va anche la D21 (Terren, Campagner, Bertazzo) con l'Alto Adige al secondo posto (Kirchlechner, Tutzer, Murer) costretto a prestare Sabine Rottensteiner alla staffetta maschile. In D35 vince nettamente la Lombardia (Turolla, Talamona, Piatti) e altrettanto netta é la vittoria del Friuli in D45 (Brearley, Kalcich, Hechich) sul Trentino che nel finale prevale sulla Lombardia per il secondo posto. Avevamo lasciato in H16 i primi frazionisti a battagliare: la spunta il Trentino in volata (Dorigati, Zeni, Dalla Valle) sulla Lombardia (Benini, Shutkovsky, Castangia).

In H20 é l'Alto Adige (Gisser, Rass, Widmann) a vincere sul Trentino (Sbetta, Tamanini, Murer): il duello tra Thomas e Martin visto in ultima frazione diventera' una costante nei prossimi anni. Gli elite del Veneto bissano il successo delle compagne di squadra (Seidenari, Tenani, Pagliari) sul Trentino (Carlo e Stefano Cristellon, Marco Bezzi). Secondo colpo di scena in H35 con la squalifica per PE della Lombardia che spiana la strada al Veneto (Zanetello, Mogno, Pilat) ma la Lombardia "si rifa'" in H45 (Civera, Ferrari, Accorroni) ai danni del Trentino anch'esso vittima di una PE.



I calcoli definitivi diranno:

1° Trentino, con un primo posto tra i giovani e i veterani e il secondo negli assoluti

2° Lombardia, che tiene tra i giovani, perde di 1 punto tra i veterani e può permettersi un 5° posto negli assoluti

3° Veneto, dominatore negli assoluti ma un po' staccato tra i giovani e veterani, giunto alfine a 2,5 punti dalla Lombardia poi Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Alto Adige, Toscana (ottimi i risultati dei giovani), Piemonte, Liguria, Lazio, Umbria e Puglia.



Stefano Galletti

Stegal67@hotmail.com



Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere tutti gli aggiornamenti.