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11/08/2019

MARCO SEPPI: EQUILIBRIO PER DISPUTARE GARE AL MASSIMO

MARCO SEPPI: EQUILIBRIO PER DISPUTARE GARE AL MASSIMO

La seconda vita sportiva di Marco Seppi ha preso una svolta decisa dopo i Campionati Italiani 2019. In quel momento, nel diluvio di Carpegna, sul podio, deve aver capito che la condizione di forma non era poi così lontana da quella dei giorni migliori. Il triestino, ormai svizzero d'adozione ma pur sempre italianissimo, ha provato ad aprire il gas e a giocare le sue carte per la conquista di un posto in Nazionale. Impresa non semplice visto che quest'anno le maglie erano solo 3. Alla fine la sua tenacia è stata premiata e, a 39 anni suonati, si ritrova a giocare una carta che in molti vorrebbero poter avere in mano: un jolly. Può contare su un fisico ancora performante e godere di un'esperienza decisamente superiore rispetto alle sue precedenti partecipazioni ai WOC.

Il concetto sembra non dispiacergli e una volta avviato il discorso ci racconta delle cose molto interessanti. Pensieri di un uomo che ha ormai altre priorità nella vita, ma che non ha smesso di dar retta alla voce del cuore, quella più vera che non passa dal cervello ma direttamente dalla pancia. 

"Credo sia un pensiero corretto. Quest'anno ho svolto la mia attività compatibilmente con le esigenze della famiglia. Quando trovi un equilibrio e fai le cose con piacere i sacrifici non ti pesano. Poi le dinamiche sportive sono andate abbastanza bene ed ora eccomi qui" .

Seppi riallaccia il discorso e aggiunge: "Ora prendo le cose in modo differente e le vedo con un'altra prospettiva. Le situazioni cambiano. Ci metto il bagaglio d'esperienza di vita che dà più serenità. A proposito del WOC2019 dico che si tratta di una piacevole occasione che sia l'ultima oppure no, non lo so. Non ci sto a pensare. Di sicuro metterò tutto me stesso. L'obiettivo è quello di disputare gare regolari e ben fatte. Obiettivamente il tempo passa ed è difficile tenere la forma a lungo, ma nell'Orienteering la tecnica conta e l'equilibrio personale è fondamentale".

Verena Troi è un altro caso di longevità sportiva: "Diciamo che ci sono tanti casi di atleti maturi che si stanno impegnando nell'Orienteering. Il russo Valentin Novikov è del 1974 e lo scorso anno è stato 4°all'Europeo. Ora la conoscenza è migliorata, ci si allena meglio dal punto di vista qualitativo e gli infortuni si curano meglio. Viviamo in una società che ha accresciuto il proprio tenore di vita e di conseguenza pure gli atleti sono più longevi".

Longevità che non fa rima con velocità: "Ad un certo livello le Sprint non fanno per me. La Middle è una gara che sento come quella in cui vado meglio. Vi è poi la Staffetta che con questi terreni tecnici sarà interessante. Ho 2 giorni ancora per fare rifinitura. Prima sono stato a prepararmi in Francia e Alto Adige su terreni simili".

In questi WOC l'attenzione alla parte tecnica sarà importante. "Gareggeremo in zone mappate anni fa, o non ancora mappate, affronteremo terreni con peculiarità importanti e mai come da questi mondiali sarà fondamentale il concetto di team visto che 1 prova su 3 è a squadre".

In bocca al lupo anche a Marco Seppi

a cura di Pietro Illarietti

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