Normative Covid
19/04/2004

Le news del lunedí

Salve a tutti

una dei grandi motivi di discussione in qeust'ultimi anni é stato sicuramente il regolamento del Trofeo delle Regioni.

Un regolamento che da qualsiasi punto di vista lo si guardi scontenta sempre qualcuno. L'ultimo ,proposto dal sottoscritto e deliberato dal CF, ha voluto porre al centro la qualitá della manifestazione. Il mio parere é che una gara come il TdR, quindi una gara per rappresentative, deve esprimere la massima capacitá tecnica possibile di una regione. Partendo da questo presupposto si é deciso di diminuire il numero di iscritti alle categorie. Ripeto che in questo modo si é voluto porre l'accento sull'aspetto qualitativo della manifestazione. Infatti, teoricamente si dovrebbe alzare il tasso tecnico della manifestazione, dato che le regioni dovranno iscrivere solo gli atleti piú forti in ogni categoria. Diminuire gli iscritti da 4 a 2 vuol dire, a mio parere, aumentare il livello della gara. Non é poi vero che in questo modo chi non é convocato non partecipa alla gara. Chi frequenta l'orientamento sa bene che la gran parte degli atleti gareggia per il solo spirito sportivo, piú o meno incurante del valore della gara. Se poi ad essa si riesce ad unire anche una convocazione meglio, ma non é certo questa la molla che fa scattare lo spirito sportivo di un orientista. Si é poi voluto anche variare il punteggio portando tutte le categorie sullo stesso livello. L'appunto che é stato fatto é che cosí si avvantaggiano le categorie master rispetto ai giovani. La mia obiezione é che, essendo una gara per rappresentative, essa dovrebbe appunto, rappresentare la forza di una regione in tutte le sue componenti, in maniera uniforme. Del resto l'attenzione di questo CF nei confronti dei giovani, é sempre stato molto forte e i fatti lo dimostrano. Accusarlo di pensare piú ai master mi appare alquanto singolare. Attendo di vedere l'effetto che fará questo regolamento sul numero di partecipanti alla gara. Io sono convinto che non vi sará una diminuzione, anche perché, ad essere del tutto sinceri, si sa bene che la fortuna di una gara non lo fa un regolamento, ma bensí chi organizza la gara, il terreno su cui si corre, chi é il tracciatore, chi é il rilevatore della carta ed altri aspetti tecnici. Questo articolo sará lo spunto per dare il via ad una ricca discussione sul tema. Una discussione che porterá ricchezza intellettuale e speriamo anche, nuove idee per poter giungere ad un regolamento condiviso almeno dalla grande maggioranza degli orientisti.

GianPietro Mazzeni

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