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11/05/2021

#EOC2021: INDERST INFORTUNIO ALLE SPALLE

#EOC2021: INDERST INFORTUNIO ALLE SPALLE

Sebastian Inderst è il primo italiano ad arrivare in Svizzera per i Campionati Europei. Attualmente si trova a Berna da amici ed è già in clima EOC2021. Da 2 anni esatti lavora a Goteborg dove sviluppa algoritmi per la guida autonoma delle auto. Dice di apprezzare la vita in Svezia, un'esperienza che lo ha arricchito sportivamente e culturalmente. 

Arriva all'EOC con lo stato di forma desiderato, anche se le difficoltà non sono mancate durante lo scorso inverno. “Ho patito per diversi problemi causati da un infortunio. La diagnosi parlava di sovraccarico al bicipite femorale. Non mi sono perso d'animo ed ho portato avanti la preparazione grazie alla bicicletta, uscivo anche con pochi gradi, e al cross trainer. Nello scorso mese e mezzo ho invece corso regolarmente e la forma par esserci ed il fisico ha recuperato dall'imprevisto”.

Quali gli obiettivi di questo evento continentale?

“Sono tutte gare simili tra loro e non ho preparato una più dell'altra. L'obiettivo è andare più avanti possibile nella knock out e raggiungere le finali nelle individuali con la conquista di punti internazionali. Nella Staffetta invece vogliamo fare del nostro meglio. Credo che a breve il CT Mikhail Mamleev ufficializzerà l'ordine di partenza per la Relay”.

Teoricamente non sei uno da gare veloci. “La Sprint è la prova che fisicamente mi si addice meno, anche se negli ultimi tempi ho guadagnato in velocità con allenamenti specifici. Comunque è stata proprio la Sprint la gara che mi ha permesso di arrivare più vicino a Riccardo Scalet. Ricordo che eravamo a Martinafranca, in Puglia. In quell'occasione il mio distacco fu di pochi secondi”. 

Da questo EOC saresti contento se?  “Se tornassi a casa con una medaglia. Scherzi a parte. Vorrei riuscire a confermare di essere competitivo a livello internazionale ed essere migliorato in questa disciplina”.

Avremo una Nazionale con tanti giovani. “E' vero e trovo che sia una bellissima cosa. Hanno dimostrato di saper correre bene. È stimolante avere la concorrenza dei giovani che sono il futuro”.

 

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a cura di Pietro Illarietti

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