Normative Covid
14/11/2007

DIARIO DEL PRESIDENTE

Come un generale della Repubblica di San Marino.



Nelle ultime settimane, soprattutto dopo la decisione del Consigliere federale Loss Antonio di lasciare la direzione delle squadre nazionali e delle commissioni tecniche sono stato avvicinato da diversi orientisti che sondavano il mio stato d'animo.

Rassicuro tutti, non sono minimamente avvilito, solo un bel po' arrabbiato....mi sembra che nella nostra organizzazione prevalga piú la voglia di giocare ad essere Federazione che l'agire da vera e organizzata struttura.

Ribadisco un concetto che ho espresso nell'ultimo Consiglio Federale: per i miei ruoli sono abituato a rivolgermi a persone adulte e responsabili, sono stato abituato a prediligere il fare alla discussione sterile ed inconcludente.

Fin dalla mia prima elezione qualcuno pensava che come Presidente non sarei arrivato a Pasqua, dopo tre anni e due elezioni sono ancora qui, determinato, come il primo giorno del mio mandato e credo di aver dimostrato che volendo sono in grado di condurre un processo serio di riorganizzazione federale.

Durante il mio mandato é stato sostituito completamente il personale interno ed il metodo di lavoro della segreteria, é stato riqualificato il bilancio assegnando cifre di spesa certe ai vari settori, i singoli Consiglieri a capo del settore sono stati responsabilizzati sulla tenuta del budget loro assegnato e salvo rare eccezioni questo é stato rispettato.

Questo metodo di lavoro, unito ad una ferrea determinazione nella riscossione dei crediti ci ha portato a fare tutti gli anni un discreto avanzo di gestione che ci garantisce un vera riserva strategica in banca; la conseguenza é avere i conti in ordine e i bilanci leggibili.

Fin dall' inizio c'é stata una precisa ricognizione dei bisogni per il corretto funzionamento della macchina, individuando per ogni bisogno una commissione per gestirlo; ho cercato di introdurre quello che ritengo l'unico metodo di lavoro possibile in questo frangente, il metodo "a matrice"; non tutti lo hanno capito (pochi purtroppo hanno esperienza di organizzazioni complesse); la cosa peggiore é che tanti non provano nemmeno a capirlo, semplicemente lo ignorano e lavorano come vogliono loro.

E qui si innesta il grosso problema dell' autorevolezza; fra le righe si é fatto capire che la nostra Segretaria non é autorevole;..e come potrebbe esserlo? In FISO non lo sono nemmeno io...Quando si lavora con dei "padreterno" bisognerebbe essere dei Giove tonanti ..avere il dono di incenerire.

Credo opportuno, anche alla luce degli ultimi Consigli, di fare un'analisi sul rispetto dei ruoli.

In Fiso su questo argomento c'era stata da sempre la confusione piú completa, non si é mai capito quali fossero i compiti del Segretario, del Presidente, del Consiglio Federale, dei Comitati Regionali ecc. ecc. Era abitudine che ognuno facesse quello che riteneva piú interessante per lui, nel modo che riteneva piú appropriato. Cosí non si diventerá mai grandi, si rimarrá sempre infanti.

Ho cercato con molta fatica di mettere un po' di ordine e sembra che le cose vadano meglio; in questa sede vorrei chiarire il mio ruolo di Presidente: non intendo assolutamente essere visto come il gestore unico della Federazione; votato dalle societá e non dal Consiglio Federale, non é mio compito far funzionare il C.F. I singoli consiglieri federali sono responsabili del funzionamento del consiglio, io devo solo individuare i problemi sul tappeto, portarli in consiglio con l'ordine del giorno e riferire ai miei elettori sullo stato dei lavori.

Come Presidente non intendo assolutamente accollarmi colpe per la paralisi o il cattivo funzionamento del Consiglio Federale. Mio compito é, se mi accorgo di malfunzionamenti, renderli pubblici.

Tutte le organizzazioni che vengono rispettate lavorano per obiettivi, credo che anche la Fiso dovrá lasciare il metodo di lavoro "per antipatia" per adottare il metodo per obiettivo.

I responsabili delle Commissioni devono esserlo fino in fondo, gli obiettivi per i quali si sono fatte le commissioni non sono capricci del Presidente, sono argomenti essenziali per il corretto funzionamento istituzionale.

Esempio: la segreteria deve inviare al Coni i dati dei corsi che si sono tenuti nelle scuole e sul territorio, i responsabili della Commissione Scuola ed i responsabili della Commissione Formazione li hanno??? Chi dovrebbe averli?? Al CONI cosa comunichiamo???

Domenica a Venezia si é svolta la gara internazionale piú grande e visibile della CO, passi non essere alla Televisione o sui giornali, ma qualche striscione, qualche bandiera,..non abbiamo comperato del materiale pubblicitario da esporre?? forse era l'occasione per farci conoscere almeno da qualche turista. I responsabili di commissione e quello di settore, ci hanno pensato??? (c'erano per fortuna due bandiere portate dal sottoscritto).

Utile l'idea di Isella di proiettare lo spot..ci siamo fatti conoscere anche dalle federazioni straniere....ed il CD di Zarfati con l'inno federale??? ...eppure la Fiso lo ha pagato....e le riprese TV fatte da due anni sui campi di gara, le abbiamo mai proiettate????.

Mi sono sostituito al Centro Studi Federale ( speriamo che i responsabili federali non si arrabbino)

ed ho commissionato alla segreteria alcune verifiche sullo stato degli associati, perchè fare interventi senza una preventiva ricognizione dei problemi é inutile. Questi i risultati: a 28 anni dalla costituzione della Federazione abbiamo appena 3.800 tesserati, stabili dal 2003, fra agonisti e sportivi, 1.000 tesserati circa escono ogni anno e 1.000 entrano.

Il numero che ritengo piú significativo é quello dei tesserati da piú di 5 anni (zoccolo duro): 1.460.

Anche il numero di societá rimane sempre invariato: 159, ma di queste solo 5 superano i 50 tesserati agonisti. Di queste 5 societá solo una é rappresenta in Consiglio Federale.

Dei 1.460 coraggiosi 408 sono tecnici.

Abbiamo gli stessi campionati (Long-midle-ecc. per 3+1 discipline per tutte le categorie) degli svedesi o degli svizzeri, abbiamo squadre di 4 discipline con relativi costi, ma con numeri ben diversi di tesserati.

Todos Caballeros (400 tecnici)

Todos Campeones (250 campioni).

E troviamo anche il tempo per azzannarci fra noi.

Per ogni gara l'organizzazione deve provvedere a piú di 50 premi, i nostri atleti di punta se si piazzano in una gara di corsa in montagna vincono almeno 500 euro.

Senza atleti militari stipendiati avremo ancora per molto campioni???

Come un generale di San Marino : forse é il caso di pensarci, perchè continuando a comportarci come stiamo facendo non vedo per noi un roseo futuro; spero che i nostri Colonnelli smettano di giocare con i soldatini di piombo, come contribuente potrebbe anche venirmi l'idea di chiedere lo scioglimento della Federazione.



Ezio Paris



Per osservazioni su quanto scritto attendo mail personali indirizzate alla segreteria per renderle ufficiali: non inviare comunicazioni all'indirizzo del Presidente.

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