Normative Covid
24/02/2001

candidati consiglio federale: GRIFONI

Cari amici orientisti,



come sapete mi sono candidato alla Presidenza della nostra Federazione. Credo sia giusto motivare questa mia decisione e delineare il programma che intendo perseguire se mi accorderete la fiducia che vi chiedo.

Quello che mi ha spinto a questo passo é solamente la convinzione che la FISO abbia bisogno di un nuovo impulso, che penso di poter dare. Moltissimi di voi mi conoscono personalmente e credo mi riconoscano, accanto a un pessimo carattere, le competenze manageriali e la profonda conoscenza del nostro sport che sono indispensabili per guidare la Federazione. Pratico l'orienteering dal 1966 e ho ricoperto diverse cariche federali, sono stato per molti anni dirigente d'azienda e responsabile di importanti progetti di ricerca applicata. Il mio carattere, spesso eccessivamente irruente e aggressivo, talvolta mi ha procurato antipatie, ma in qualche circostanza é stato utile per affrontare situazioni difficili. Spero vogliate anche riconoscere che non é l'ambizione personale a spingermi: giá due volte mi sono tirato da parte, pensando che altri potessero fare meglio di me; poi qualche amico mi ha rimproverato per questo...





Vorrei ora sottolineare alcuni punti fondamentali che guideranno il mio operato se sarò eletto.





1. Lo Statuto assegna al Presidente il compito di rappresentare la Federazione. Ebbene, intendo rappresentare la FISO, da quando mi sveglio al mattino a quando mi addormento alla sera per 365 giorni all'anno, fin quando godrò della vostra fiducia. Sembra una cosa ovvia, ma non lo é poi tanto. Occorre avere molta determinazione e molto tempo a disposizione: li ho entrambi. Occorre rappresentare la FISO presso tanti interlocutori: il CONI, la IOF, il Ministero della Pubblica Istruzione, i Corpi militari, gli sponsor e altri ancora. Non abbandonerò a sè stessi i consiglieri che si occuperanno di condurre di volta in volta progetti in comune con questi enti: essi avranno sempre il mio appoggio e il mio sostegno.





2. Lo Statuto assegna altresí al Presidente il compito di presiedere le riunioni del Consiglio Federale e del Consiglio di Presidenza, nonchè di predisporre l'ordine del giorno per queste riunioni. Per quanto riguarda quest'ultimo punto, intendo avvalermi il piú possibile dell'intero Consiglio di Presidenza e dare ampio spazio alla richieste dei Consiglieri. Lo Statuto assegna poi al Consiglio Federale il compito di prendere tutte le decisioni di politica finanziaria e sportiva che riguardano la Federazione. Intendo rispettare alla lettera questa prerogativa del Consiglio Federale: esso é e deve rimanere l'unico organo decisionale della Federazione. Ciò però significa anche che al Consiglio Federale spetta, collegialmente, il compito piú importante della Federazione. Chi verrá eletto deve sapere che si assume un impegno nei confronti di tutto il mondo orientistico, che questo impegno durerá quattro anni (sempre che gli affiliati ci rinnovino la loro fiducia) e che é proprio da questo impegno che dipende il futuro della Federazione.





3. Intendo proseguire la politica di rigore finanziario giá perseguita dal Consiglio uscente. Su questo punto non ho mai avuto dubbi: credo che l'unico comportamento corretto sia quello di non lasciare debiti a chi viene dopo di noi.



4. La ricerca di sponsor e sostenitori é indispensabile per alimentare le necessitá della nostra Federazione. Questo punto é legato al precedente e al successivo. Nonostante le delusioni del passato é un compito che spetta al Presidente, piú che a chiunque altro, perseguire con tutta l'energia possibile.





5. Il CONI sta attraversando un periodo di trasformazione. Purtroppo vi é ancora la discriminazione tra federazioni riconosciute a tutti gli effetti e federazioni associate. La nostra é ancora oggi una federazione associata alla FIDAL. Tuttavia vi sono ora precisi criteri per poter diventare una federazione riconosciuta e occorre pertanto porre con forza al CONI il problema del riconoscimento della FISO. E' mio intendimento non lasciare nulla di intentato per ottenere questo risultato.





6. Alcuni Comitati Regionali, quando si stava discutendo dello Statuto ora in vigore, chiesero pari "dignitá" per tutte le discipline della Federazione. Questa richiesta, in quel momento, poteva sembrare alquanto prematura. Ma io ritengo che il prossimo Consiglio debba porsi con forza, e risolvere, il problema di dare pari "attenzione", in primo luogo, e pari opportunitá di sviluppo e diffusione a tutte le discipline della FISO. Mi riferisco naturalmente allo Sci-O e allo Mtb-O, ma spero anche, entro la fine del quadriennio, al Trail-O. Anche questo punto sembrerebbe una cosa ovvia, ma di fatto non é ancora riuscita a nessun Consiglio precedente. Anzi, l'Mtb-O, che ha grandi opportunitá di sviluppo, sembra incamminarsi sulla strada, giá percorsa dallo Sci-O, di una chiusura su sè stesso. Sará invece una mia costante preoccupazione far sí che tutto il Consiglio Federale si interessi a tutte le discipline.





7. Un altro problema é la promozione del nostro sport. Sono stati fatti in passato sforzi in diverse direzioni, che però non hanno dato i risultati sperati. D'altra parte, in assenza di risorse finanziarie, non é facile affrontare questo problema. Oltre alla scuola, cui accenno piú avanti, vi sono però almeno tre aree su cui credo occorra puntare piú che in passato. Lo Sci-O e lo Mtb-O sono due discipline che possono attrarre verso l'orienteering atleti provenienti da altri sport. Lo Sci-O é purtroppo condizionato dal problema "neve", ma tuttavia penso possa avere un ulteriore sviluppo. Lo Mtb-O invece non ha limiti di questo tipo e la cartografia necessaria é semplice e poco costosa. Occorrerá un'analisi approfondita della situazione di questa disciplina e la definizione di un progetto di crescita complessivo; sicuramente bisognerá rivedere verso l'alto le risorse assegnatele finora. La terza area riguarda la C-O e sono le gare nei parchi e centri storici: dobbiamo valorizzare al massimo questo tipo di manifestazioni. Negli ultimi tempi su questo argomento il nostro movimento ha fatto un passo avanti e due indietro, ora occorre recuperare. Per almeno tre buoni motivi: le gare in cittá permettono di integrare le gare nel bosco, specie nei mesi invernali, dando continuitá all'attivitá agonistica, facilitano la partecipazione delle scuole, danno una grande visibilitá al nostro sport, impensabile con le gare nel bosco.



8. Vorrei ora toccare l'argomento delle squadre nazionali. Gli ori di Corradini, cui mai saremo abbastanza grati, e i brillanti risultati di tutta la squadra di Sci-O, forse ci hanno abituati troppo bene. Ma io vorrei che il futuro ci riservasse qualche soddisfazione anche nelle altre discipline. Questo si ricollega alla presenza nel nostro movimento delle squadre militari. Sono molto felice che vi siano due candidature a consigliere di appartenenti alle forze militari, che spero verranno eletti. Questo ci permetterá di condurre un piú proficuo rapporto di collaborazione. Le squadre militari ci danno molto e noi chiediamo molto: atleti di alto livello che potranno in seguito diventare allenatori di alto livello. Non sarebbe giusto però chiedere senza dare. Io credo che la Federazione si debba impegnare, e io intendo assumere questo impegno sopra di me, anche a costo di qualche sacrificio personale, a dare alla squadra nazionale di C-O un allenatore di livello internazionale. Per quanto riguarda lo Sci-O, penso che il nostro livello sia tale da poter attingere a risorse nazionali, ma cosí non é per la C-O. Per quanto riguarda lo Mtb-O siamo ancora agli inizi, ma anche qui occorrerá porsi il problema della rappresentativa nazionale sul medio-lungo periodo. Quando dico "sacrificio personale" non voglio intendere che son qui a comprarmi la Presidenza. Voglio però dire che, per questo limitato obiettivo, le ristrettezze del bilancio non devono essere un vincolo, e non lo saranno



9. Ci sarebbero tanti altri punti. Uno é la scuola. Essa rappresenta il futuro del paese e anche il nostro. Negli ultimi tempi i rapporti non sono stati molto buoni. Anche lí però stanno cambiando gli uomini e dovremo riprendere questi rapporti raggiungendo almeno i livelli di collaborazione che avevamo in passato. Occorre lavorare sui vecchi progetti e lanciarne di nuovi. E' un mio sogno poter allargare la presenza nella scuola estendendola anche alle altre discipline della FISO, non solo alla C-O. E' poi indispensabile un'azione piú capillare nei confronti dei moltissimi insegnanti che si avvicinano al nostro sport e poi si perdono per strada. Dobbiamo mantenere con queste persone un contatto costante, informarli, tenerli al corrente delle nuove iniziative.



10. Un altro ancora i rapporti con la IOF. Ultimamente godiamo di una leggera migliore considerazione, sicuramente anche per il grande successo della 5 gg. in Val di Non. Ciò si é riflesso nella nostra partecipazione a altre due Commissioni della IOF (M.S.Viti nella Commissione ambiente e M. Ongania nella Commissione carte, oltre al giá presente L. Guidolin). Ma dobbiamo continuare a migliorare per avere ancora piú considerazione. Vi sono stati due appuntamenti importanti appena trascorsi con successo: i mondiali Veterani e Juniores nello Sci-O. Ve ne sono altri due in programma nella C-O: la 6 giorni Italo-Svizzera di quest'anno e i Mondiali Veterani nel 2004. Dobbiamo adoperarci tutti perchè siano un successo.



11. Chiudo con un ultimo punto, di carattere generale. E' stato un po' il pallino di tutti i Consigli precedenti quello di innovare, a volte cambiando troppo. Io spero di guidare il prossimo Consiglio soprattutto nel "gestire". I cambiamenti é meglio introdurli solo quando siano strettamente necessari. Migliorare, questo sí. Sconvolgere, no. Abbiamo una quantitá di nuovi regolamenti, devono essere sicuramente "rodati" e, dopo il rodaggio, aggiustati. Ma occorre prima di tutto farli funzionare. Occorre piú disciplina da parte di tutti: i regolamenti sono il nostro patrimonio tecnico. Deve essere un imperativo di tutti quello di rispettarli e, se ritenuto utile, proporne il miglioramento. Questo influenza anche il funzionamento della giustizia federale. Una giustizia federale troppo lenta é del tutto inutile. Dobbiamo adoperarci tutti per fare in modo che gli organi di giustizia abbiano poco da fare, e quel poco lo facciano in fretta e bene.



Non vorrei aggiungere altro anche se altro sicuramente ci sará. Ma vorrei che questo uscisse anche da tutti voi. Se sarò eletto, manterrò un contatto continuo con tutto il movimento, sarò presente alle gare nazionali il piú possibile e potrete parlarmi quando vorrete. Ma questo é ovvio..





Sergio Grifoni

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