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24/09/2015

C-O: SCALET, IL TRICOLORE E POI SALUTO TUTTI

(Riccardo Scalet in azione con la maglia azzurra).

PRIMIERO (TN): Riccardo Scalet, è uno dei giovani più interessanti del vivaio italiano che lo scorso anno ci ha regalato un prezioso argento ai JWOC. Anche lui sarà tra i protagonisti del prossimo Campionato Italiano Long e Staffetta che si svolge in Val Trebbia il prossimo fine settimana.
Per il tesserato dell’ U.S. Primiero una stagione sin qui intensa e ricca di impegni internazionali.

Raccogliamo direttamente dalla sua voce le considerazioni pre evento: “Arrivo a questi campionati con una certa curiosità riguardante il mio rendimento. Da poco ho sostenuto un training camp dove mi sono allenato molto bene con i miei compagni dell'U.S. Primiero. Però, nella gara dello scorso week end in Alto Adige non sono andato bene. Ovviamente ai tricolori proverò a dare il meglio di me, sono però discontinuo e questo non mi sta bene”.
Ne approfittiamo per capire meglio le caratteristiche del talento trentino. “Non saprei ancora cosa dire a proposito di me. Quando penso di andare bene in una specialità poi non rendo al meglio. Tendenzialmente mi piace la Middle distance, sia per una questione fisica che per impostazione tecnica”.
Uno sguardo agli avversari piu insidiosi. “Posso solo dire che tra questi non ci sarà Manuel Negrello, alle prese con un infortunio, per il resto preferisco non guardare gli altri e concentrarmi su me stesso. Questo per l’individuale, mentre per la Staffetta credo che saranno avversari molto ostici gli atleti del TOL che credo schiererà Mikhail Mamleev, Klaus Schgaguler e Jonas Raas. Noi di Primiero avremo invece un team molto giovane con Debertolis e Zagonel, oltre a me”. Scalet ha aggiunto: “Gareggio in Elite perché mi diverte molto di più rispetto alla 20. Faccio sempre ciò che mi diverte e più avversari ci sono e più riesco a dare il meglio di me”.
Uno sguardo alla sua stagione. “Ai JWOC penso di non essere stato al top, mi aspettavo di più. Ho analizzato le carte e non sono in grado di dare una motivazione. Ai WOC mi sono piaciuto, e credo che non ci si possa rimproverare di nulla. I top 20 sono di un altro pianeta, molto veloci sia nella corsa che nella lettura. Certo è tutta gente over 20, ma di un livello incredibile”.
Il finale di stagione è piuttosto intenso. “Si inizia con la Coppa del Mondo in Svizzera, a seguire la Junior European Cup in Germania, e poi mi sposterò ad Oslo”. Qui Scalet svela un particolare importate del suo futuro. “Mi trasferisco ad Oslo per motivi di studio. Prima devo sostenere un corso di lingua e poi avrò accesso all’Università”.
Un futuro già pianificato. “La facoltà sarà quella di Economia, mentre per la logistica e gli allenamenti potrò contare sul supporto del mio club locale, Lillomarka. Loro mi garantiranno allenamenti molto ben organizzati e con tante persone. Credo sarà molto bello, questa esperienza non mi preoccupa. Là troverò anche altri orientisti italiani come Arianna Taufer, impegnata in un’esperienza lavorativa”.

Pietro Illarietti

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