_14/08/2016

WOC2016 RICCARDO SCALET: ALTI E BASSI, MA IL LAVORO PAGHERA'

(Riccardo Scalet ama postare sue foto in azione mentre corre verso il futuro).

TRANSACQUA (TN): Riccardo Scalet è la promessa dell'Orienteering italiano che fino ad ora ha fatto più parlare di sè anche grazie al suo argento ai JWOC del 2014. Per amore dello sport si è trasferito all'Universtià dell'Orienteering, in Scandinavia. Anche lui sarà parte della Nazionale azzurra a WOC2016.

Siamo arrivati al momento più importante della stagione internazionale. Vestire la maglia azzurra è sempre un'emozione. Cosa provi prima di un grande evento come questo?

Sono piuttosto tranquillo. Mi trovo bene con tutta la squadra e non vedo l'ora di gareggiare. 
In seguito ai JWOC2016 di Svizzera ho riposato una settimana, per poi riprendere con allenamenti più duri e finalizzare la preparazione per i WOC. 

Oltre alla passione, che accompagna ogni sportivo, cosa ti spinge ad affrontare così tanti sacrifici per arrivare in forma ad un appuntamento così impegnativo come un Campionato del Mondo?

Passione che sogno di poter trasformare in una professione, ma non sembra esserci questa possibilità in Italia con l'Orienteering. Quest'anno alcuni miei risultati non mi hanno soddisfatto. Quindi voglio dimostrare a me stesso che il lavoro svolto ripagherà. 

Siete già stati in Svezia per un traing camp. Terminata l'esperienza quali valutazioni e convinzioni hai maturato? 

Eravamo stati in zona Strömstad già l'anno scorso con Jaroslav Kacmarcik alle prove di Coppa del mondo a giugno 2015. Abbiamo avuto un primo assaggio dei terreni. Ho trascorso poi 15 giorni di training camp in aprile per cercare di capire al meglio il contesto. Infine l'ultimo training camp con la Nazionale Senior della settimana scorsa. Credo che il terreno che ci aspetta sia molto particolare, caratterizzato da un sottobosco pesante e fisico. Ho ancora dei problemi a comprendere la cartografia di quelle zone. È stato però fondamentale e molto stimolante quest'ultimo campo di allenamento per avere feedback positivi a poche settimane dal Mondiale.

Come è stata impostata l'attività di preparazione fisica e tecnica?

Ho avuto un infortunio dopo gli JEC2015 di ottobre, che mi ha fatto ritardare l´inizio della preparazione invernale. Per un periodo ho continuato ad avere problemi. Da febbraio/marzo invece gli allenamenti sono andati molto bene anche grazie a numerosi training camp in Spagna, Portogallo e Turchia. Probabilmente durante quei mesi ho avuto fretta esagerando un po' con i carichi, arrivando così alle gare di Coppa Italia in marzo  stanco e deconcentrato. La fase primaverile è andata abbastanza bene anche se ho pagato spesso (Campionati Italiani Sprint e Middle 2016) la mancanza di allenamento in salita. Quest ultimi mesi sono stati dedicati ai JWOC con training camp in zona, un paio di allenamenti al giorno, velocità e molta salita. Come già detto dopo i JWOC ho avuto una settimana di pausa in cui mi sono divertito correndo una Skyrace e una Verticalrace, per poi iniziare la preparazione per i WOC. Ora, dopo tre settimane intense, ho ridotto leggermente il carico. 

Gareggerai con dei miti dell'Orienteering. Quali sono gli orientisti che ammiri maggiormente e per quale motivo?

Ce ne sono molti e so bene di non essere al loro livello ne tecnico ne fisico, ho ancora molto da imparare. Durante le mie gare cerco però di sfidare me stesso senza pensare a chi corre contro di me. 

Ambizioni personali e programma Mondiale.   

È difficile parlare di ambizioni per i WOC, le gare sono davvero tutte tirate e 10” di errore possono costare caro. Il livello della concorrenza è molto alto rispetto alla categoria Junior, così come il terreno non gioca a mio favore, ma cercherò di fare qualcosa di buono. Mi trovo molto in armonia con tutto il team quindi sono sicuro che sarà un grande esperienza. 

Io correrò la Sprint - sabato 20 Agosto - che determina anche la squadra maschile per la Sprint Relay di domenica. (Middle - Martedì 23 Agosto, Relay - Sabato 27 Agosto).

 

a cura di Pietro Illarietti