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03/02/2020

WEEK END DI TRAINING CAMP. SENTITE MAMLEEV...

WEEK END DI TRAINING CAMP. SENTITE MAMLEEV...

Mikhail Mamleev è un uomo d’ordine, scuola russa, solide basi ed esperienza internazionale di lunghissimo corso. La passione, sempre tanta, e la  competenza, lo hanno portato al ruolo di guida del movimento Elite italiano che il prossimo week end si ritrova ai Boschi di Carrega per un training camp. 

SALA BAGANZA: "Non avremo tutti i nostri ragazzi perchè molti sono impegnati negli stage al caldo - anticipa il CT - che in questo momento diventano la priorità. Noi ci siamo comunque organizzati con una serie di allenamenti dedicati all'uso del touch free, dei GPS e dell'analisi di gara. Il sabato avremo una one man relay e la domenica la gara regionale più un allenamento Sprint nel pomeriggio".

Questa la stretta attualità, ma proviamo ad dare una visione generale delle cose. Tocca a lui spiegarci lo stato di salute dell’Orienteering di casa nostra. Partiamo da un prima buona notizia, infatti, grazie ai risultati del 2019, abbiamo conquistato un posto in più per i Mondiali 2021 di bosco. Infatti nella Long Distance in Repubblica Ceca torneremo a contare su 2 atleti anche con la rappresentativa maschile (potremmo però perderne una al femminile) mentre nella Middle la formula prevede una qualificazione con  3 uomini e 3 donne.

Partiamo da questi dati?

Certo volentieri. Per la questione dei posti direi che come si nota siamo sempre sul filo del rasoio. Negli anni peggiori scendiamo un poco e in quelli migliori risaliamo. Ai Mondiali non abbiamo spiccato per un risultato del collettivo, ma per contro siamo risaliti grazie ai risultati di alcuni singoli. Il posto extra ce lo giochiamo sempre con 3-4 Paesi.

Che stagione è stata quella 2019?

Sicuramente molto faticosa, con 14 impegni ufficiali per la rappresentativa nazionale: raduni, training camp internazionali e gare.

Quali considerazioni possiamo fare?

Non siamo stati in grado di essere competitivi a livello di team, ma con Riccardo Scalet e Sebastian Inderst, in particolare, abbiamo la sensazione di essere nella direzione giusta. 

Come ci posizioniamo a livello internazionale?

Vi è una classifica denominata classication league. Siamo al 13° posto con gli uomini e con le donne, con una 60ina di paesi in graduatoria. Questo raking si basa sui risultati dei nostri migliori 10 atleti nei World Ranking Event. Il nostro obiettivo è quello di avanzare e arrivare un po’ più avanti nei prossimi anni. Non credo che si possa arrivare facilmente alla top 10, ma ci vuole qualche ragazzo in più che lavori in modo professionale. Con i maschi il risultato è alla portata, con le donne è più difficile.  Ci sono dei giovani promettenti come Enrico Mannocci e Lukas Patscheider che entro un paio di anni possono far bene e garantirci un certo rinnovamento. Tra le donne dobbiamo lavorare con più profondità. 

E’ di nuovo ora di ripartire.

Il prossimo anno 2020, la stagione si divide in 2 parti con il momento clou dal 6 all’11 di luglio, in Danimarca, dove si tengono i Mondiali. Poi vi è uno swich radicale con il passaggio ai terreni boschivi e dal 18 al 23 di agosto si svolgono i Campionati Europei in Estonia. Infine altro appuntamento fondamentale per noi sarà la finale di Coppa del Mondo che si disputa a ottobre in Cansiglio. 

Come si prepara una stagione così particolare?

Abbiamo constatato che nella parte Sprint se non hai velocità non puoi andare da nessuna parte. Servono allenamenti specifici di velocità. Per questa ragione da quest’anno inseriamo il test in pista sui 3.000 metri come obbligatorio e rientra tra i criteri di selezione.

Come fare il test?

Possiamo farlo a marzo oppure partecipando alle prove Fidal omologate sui 3.000 m. Mi sono coordinato con il responsabile del progetto Sprint, Alessio Tenani, che sta facendo un buon lavoro e questa può essere una prima soluzione. Altrimenti chi vuole può comunicarmi la richiesta per effettuare uno specifico test qui nella pista di Bolzano. 

Gli obiettivi dei prossimi anni. 

Io lavoro basandomi su World Ranking che è un ranking internazionale. Questi punteggi sono molto importanti per le quote di partecipazione dei singoli Paesi ai Mondiali e per le starting list degli eventi.

Un criterio chiaro e un segnale di trasparenza con gli atleti che andranno alla ricerca di gare importanti, ad esempio tenendo l’occhio al calendario svizzero, dove sono in programma competizioni di qualità.

Sono già passati 2 anni dall’assunzione del ruolo di CT.

Dopo queste prime 2 stagioni voglio ringraziare il Commissario Straordinario Sergio Anesi che mi ha sostenuto nelle scelte e nel lavoro. Aggiungo Simonetta Malossini della Segreteria FISO. Oltre ai coach giovanili: Cristian Bellotto, Maria ChiaraCrippa, Stefano Raus, Lucia Curzio e Michele Caraglio, nostro revisore, che ha sempre tenuto un occhio al budget. Per il progetto Sprint invece Alessio Tenani. Infine un ringraziamento speciale all’Ufficio Stampa FISO, che ci supporta senza mai creare polemiche.

 

a cura di Pietro Illarietti

 

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