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TRAIL-ORIENTEERING A PADOVA PER LE UNIVERSIADI
delle Universiadi, il CUS patavino ha offerto alla popolazione una
manifestazione di orientamento di precisione (detto anche Trail-O) che ha
visto sfidare il freddo una trentina di coraggiosi tra atleti della
Federazione, semplici passanti e disabili fisici e mentali. Si', perche'
il Trail-O e' stato proprio pensato perche' un disabile fisico competa
assolutamente alla pari con un normodotato, indipendentemente dalla
particolare disabilita'! Infatti la prova consiste nel percorrere il
cammino indicato su una cartina, lungo il quale si incontrano alcune
piazzole; per ogni piazzola il concorrente puo' vedere un certo numero di
"lanterne" (in Prato della Valle tutte le piazzole ne avevano tre), ma
solo una di queste e' quella indicata nella cartina, mentre le altre due
sono false. Il concorrente deve allora individuare qual e' quella indicata
anche sulla cartina, e a seconda della sua posizione rispetto alle altre
due punzonare un apposito cartellino. Ci sono poi particolari punti "a
tempo", in cui un operatore misura il tempo che il concorrente impiega dal
momento in cui inizia a guardare la cartina al momento in cui punzona.
Vince chi individua piu' lanterne corrette, e a parita' di numero vince
chi nelle lanterne a tempo impiega meno tempo.
Abbiamo detto che in Prato c'erano degli agonisti; stranamente pero'
meglio di tutti ha fatto Federica Mattarello (9 punti esatti con 8 secondi
nelle lanterne a tempo), non nuova ad esperienze orientistiche ma tuttavia
non tesserata; per arrivare ad un tesserato FISO bisogna scendere al terzo
posto, dove si trova (ex-aequo con Davide Giulian, altro non tesserato,
con 9 punti esatti e 10 secondi) Federico Giacomazzi, figlio del
vicepresidente del Comitato Veneto FISO e tesserato (come il padre
Attilio) con l'Erebus Vicenza. Completa il podio Daniele Rago, studente
del corso di laurea in Scienze Motorie a Padova. C'e' pero' da dire che i
primi 6 sono tutti nello spazio di 3 secondi: infatti al quinto posto
ex-aequo si arrivava non sbagliando niente e impiegando 11 secondi nelle
lanterne a tempo.
Ma come sono andati i disabili fisici (per cui comunque esiste una
apposita classifica)? Annamaria Soldera, studentessa di Fisica a Padova,
e' andata bene ma non abbastanza per il podio, dato che con 9 punti e 18
secondi chiude all'ottavo posto; invece il piccolo Marco Spolaore (l'altro
disabile fisico presente) con 5 punti e 30 secondi e' lontano dalla parte
alta della classifica "Open", mentre si aggiudica il secondo posto della
"Paralympics".
Completa il quadro la classifica della categoria "Down": la disciplina del
Trail-O infatti e' particolarmente interessante anche dal punto di vista
della disabilita' mentale, poiche' sviluppa molto la capacita' di prendere
decisioni in autonomia, oltre che ovviamente l'orientamento nello spazio,
tanto e' vero che la manifestazione era patrocinata dall'Associazione Down
di Padova e dall'Associazione Autismo di Padova. Tornando alla gara, la
classifica vede due giovani atleti Down dell'ASPEA Padova, entrambi con 5
punti giusti: primo Stefano Borgato con 27 secondi, e secondo Edoardo
Cittadini con 215 secondi, penalizzato notevolmente dal fatto di aver
dimenticato una piazzola e averne anche sbagliato una a tempo. Tutti i
dettagli delle classifiche si possono comunque trovare sul sito della
manifestazione
http://www.math.unipd.it/~vargiolu/CUSPadova/Universiadi2003/
Tirando le somme, una bella esperienza per tutti, nonostante il freddo
padovano (circa 2 gradi durante la gara!), e se una garetta di Trail-O in
un periodo cosi' "duro" e' riuscita a fare 25 partecipanti, chissa' che
gli appuntamenti ufficiali (che iniziano il 2 marzo a Bologna, in
occasione della prima prova del Circuito Nazionale Centri Storici) non
riescano a fare meglio! Appuntamento quindi con il Trail-O a Bologna il 2
marzo!