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16/02/2015

SCI-O: AZZURRI FINALMENTE IN ITALIA. L'ANALISI DEL COACH

(FOTO: Erik Borg).

(Gli azzurri festanti dopo la gara Middle. Foto Corradini).

TRENTO: Gli azzurri dello Sci-O sono rientrati a casa nel pomeriggio dopo il lunghissimo viaggio che li ha portati dalla Norvegia all’Italia. Una volta giunti in patria i protagonisti della trasferta scandinava hanno raccontato le emozioni di un’esperienza che ha regalato risultati quasi insperati. Lia Patscheider ha conquistato non solo il fantastico 5° posto nella Middle ma anche il 13° Sprint.

Con l'aiuto del tecnico ripercorriamo alcuni momenti dell'evento iridato. La precedenza narrativa spetta di diritto alla giovane dell'Alto Adige che da quest'anno è tesserata per lo Sport Club Merano.

“E’ stata molto brava – conferma il coach Nicolò Corradini, che in carriera di Mondiali ne ha vinti ben 4 – Lia ha sfruttato l’occasione nel migliore dei modi resistendo a livello psicologico nella prima parte e rimontando nel finale”.

Il CT analizza nel dettaglio le radici del piccolo capolavoro azzurro. “Quest’anno Patscheider ha avuto un periodo di pausa dagli studi in attesa di iniziare il nuovo corso post diploma. Ha approfittato di questo tempo per allenarsi meglio. Mi ero già accorto ai Campionati Europei del fatto che era in ottima forma, 3 settimane fa, ed è riuscita a portare avanti quel picco di condizione”.

Le basi, anche in questa occasione arrivano dallo stage in Scandinavia di dicembre, dove il blocco italiano ha potuto confrontarsi con i migliori al mondo allenandosi 2 volte al giorno su terreni molto tecnici. Un’esperienza così intensa che in Italia non sarebbe possibile sviluppare in un anno di gare”.

Il Mondiale di Patscheider è stato anche all’insegna dei cali di concentrazione, come succede spesso gli atleti ancora giovani. “In Staffetta l’abbiamo provata in prima frazione, dove ha preso un distacco di 5':30" dalle Elite e questo è normale. La sua gara teoricamente è la Long, ma non è andata bene. Un primo importante segnale è arrivato dalla Sprint, 13^, il capolavoro nella Middle, 5^”.

Il gruppo degli azzurri ha accolto con soddisfazione il prestigioso risultato. “E' stata sicuramente la più brava.- la conclusione di Corradini - Alcune delle nostre atlete sono anche più dotate fisicamente, ma devono imparare a non sbagliare. Arrivare nella top 6 di un Campionato Mondiale non è cosa da tutti, quindi non resta che goderci il frutto di tanto lavoro”.

a cura di Pietro Illarietti

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