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09/01/2018

ROBERTO DALLAVALLE: DI NOTTE SUGLI SCI PREPARO LA STAGIONE 2018

ROBERTO DALLAVALLE: DI NOTTE SUGLI SCI PREPARO LA STAGIONE 2018

(Roberto Dallavalle in azione con la maglia del Monte Giner).

CROVIANA (TN): Croviana è un piccolo paese della Val di Sole dove i fratelli Dallavalle sono piuttosto popolari. Se ti fermi e chiedi indicazioni nel paese ti spiegano che si tratta degli sportivi che abitano vicino alla chiesa, prima di arrivare alla stazione dei pompieri. 

Luca (GS Gronlait) è il re delle 2 ruote mentre Roberto (GS Monte Giner) corre veloce e nel 2017 si è aggiudicato la classifica finale di Coppa Italia Elite e lo Sprint Race Tour. Tocca a lui svelare aspettative e considerazioni in vista dall'annata che ci aspetta. Il solandro rivela sempre doti di umorismo sottile e buona memoria.

"Lo scorso anno in un'intervista mi avete definito naif. Mi piace come aggettivo, perchè significa anche schietto. In effetti non sono uno che fa tanti giri di parole". 

Verità per verità, come va la preparazione?

"Non sono in forma al momento. Mi alleno su volumi di lavoro che favoriscono il fondo. Attualmente corro sui sentieri, cercando di stare lontano dalle strade. L'altra grande alternativa all'attività di runner è quella dello sci, inteso come alpinismo. Pelli di foca ai piedi e via sulle cime. Ora che la neve è caduta copiosa è anche più semplice allenarsi. Diciamo che quella attuale è la situazione di normalità, l'anomalia è stata quella degli ultimi anni in cui non aveva nevicato".

Essere poco in forma si traduce in quante ora di allenamento?

"Tra le varie cose direi 18 ore di allenamento a settimana. Una o due volte al giorno. La prima uscita la svolgo in pausa pranzo quando ho terminato il lavoro in negozio. Ci sono 3 ore di pausa e ne approfitto per un allenamento con la luce naturale".

Vuol dire che si allena anche al buio?

"Bhe direi di sì. Una volta terminato il lavoro io e mio fratello mettiamo gli sci ai piedi e saliamo per qualche pendio. I giri più comuni sono quelli di Malga Selva, Sadron e Carciato. Diciamo che durante la settimana un giretto di un'ora e mezza può bastare. Poi nel week end invece ci divertiamo con qualche cosa di più impegnativo".

Il suo allenamento si basa sulla sua esperienza personale oppure ha un preparatore?

"Mi alleno con costanza da anni. Conosco bene le mie sensazioni e me la cavo da solo. Durante l'inverno metto delle buone basi poi, con l'avvicinarsi della gare, effettuo delle velocizzazioni. Credo di aver imparto a gestirmi. Ho sentito anche il nuovo CT Mikhail Mamleev per un breve confronto".

Le ha dato consigli?

Certo qualcosina, ma seguo la mia linea che adeguo al periodo di lavoro.

Effettua sedute in palestra? 

No niente di tutto ciò, a primavera inserisco nel mio programma un po' di uscite in bicicletta per variare. 

Ha già dato uno sguardo al calendario 20018?

"Non approfondita. Gli obiettivi sono i soliti: Tricolori, Coppa Italia e Sprint Race Tour. Faccio un po' di tutto mi piace correre spesso, gare lunghe o corte che siano".

A livello nazionale è competitivo su ogni distanza, mentre nelle prove internazionali cosa cambia? "Nelle prove lunghe posso dire qualcosa in più, mentre nelle Sprint non sono andato tanto bene. Credo sia legato al fatto che il livello sia altissimo e la musica cambia".

Guardanto ai top events. Dove vorrebbe essere presente?

"In Ticino, per gli Europei durante il mese di maggio. Lì il terreno è simile a quello di casa".

 

Pietro Illarietti

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