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24/07/2016

MTB-O: DALLAVALLE, RIPETERSI NON E' FACILE

MTB-O: DALLAVALLE, RIPETERSI NON  E

(Dramma sportivo 2015: a poche centinaia di metri dal traguardo Dallavalle fora e perde l'oro Middle).

LUSO (POR): Tocca anche a Luca Dallavalle rispondere alle domande a cui abbiamo sottoposto tutti gli azzurri. Il campione del mondo uscente è prudente nelle sue affermazioni pre evento. In Portogallo colse la sua prima medaglia, nel 2010 il bronzo a Montalegre, con cui si fece conoscere a livello internazionale. In Repubblica Ceca 2015 ci arrivò da non favorito e sbancò con 3 medaglie. In questo caso è diverso e il trentino, poco avvezzo alle luci della ribalta, dovrà affrontare un ostacolo in più: la tensione da campione uscente. Nessuno in seno alla Fiso ha esercitato pressioni sul talento di Croviana, ma a volte vi sono elementi che, anche senza volerlo, finiscono con l'aumentare le attenzioni e un campione deve imparare a gestire tanti aspetti.

Siamo arrivati all'appuntamento più importante della stagione. Come ci arrivi? con quali ambizioni?

Direi bene con l'obiettivo di arrivare nei pimi 20 nelle gare individuali e nei primi 6 nella Staffetta.

Chi sono gli avversari più importanti?

Non ho seguito la preparazione di tutti miei avversari. Sono stato a stretto contatto solo con la squadra russa e loro vanno molto forte (da anni il team Italiano e Luca in particolare gode di un rapporto di amicizia con i russi).

In quale specialità ti senti più brillante?

Non ho nessuna distanza in cui mi sento più forte rispetto alle altre.

Chi ti ha supportato maggiormente in questo periodo di avvicinamento? 

Sicuamente la famiglia, la Federazione, Melinda e Orifix e l'Orientaskio.

Hai effettuato lavori particolari o hai seguito un programma standard?

Ho seguito il mio programma standard, con allenamenti tecnici e stage in altura a Livigno e Passo Rolle.

Per la prima volta l'Italia si presenta con un titolo da difendere, cosa cambia dal punto di vista psicologico?

Dal punto psicologico è una situazione molto difficile per me. In molti danno per scontato che in ogni momento possa giocarmela con chiunque, invece non è così. Qui in Portogallo, ad esempio, non mi sento a casa come in Repubblica Ceca. Poi soffro molto le alte temperature.

Come vedi la squadra italiana?

Nel gruppo mi trovo bene, per quanto riguarda i risultati di squadra non credo sia giusto aspettarsi molto di più rispetto alla stagione scorsa. Per quanto riguarda i singoli ho visto che Riccardo Rossetto si è allenato molto bene nelle ultime settimane. Piero Turra e Laura Scaravonati si sono dati molto da fare nella parte logistica della trasferta, un aspetto molto importante. Unico neo: mi spiace per l'assenza di Milena Cipriani, un elemento utilissimo per il morale della squadra.

 

 

p.i.

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