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11/01/2018

MATTIA DEBERTOLIS, DI CORSA TRA ESAMI, TRENO E CICLABILE

MATTIA DEBERTOLIS, DI CORSA TRA ESAMI, TRENO E CICLABILE

(Mattia Debertolis uno dei giovani su cui il CT Mamleev punta con convinzione).

TRENTO: Mattia Debertolis è uno di quei trentini DOC sempre pronti all'azione e mai rivolto alla lamentela. Dalla Valle di Primiero si è momentaneamente trasferito a Trento dove frequenta la Facoltà di Ingegneria Civile presso l'Università cittadina. In questo periodo è anche lui impegnato nella preparazione della stagione 2018, la 2^ in Elite, e nalla sessione degli esami universitari.

"Mi alleno nel tempo che ho a disposizione, che non è molto - precisa Debertolis classe 1996 che anche quest'anno vestirà nuovamente la maglia del'US Primiero - ma svolgo tutto quanto con scrupolo". 

Certo non sono le 18 ore di Roberto Dallavalle..

"Credo che quelle che faccio bastino per me. Il programma lo ha stilato il mio coach Manuel Negrello che quest'anno rientrerà alle competizioni. Una bella notizia perchè Manuel è un ottimo atleta". 

Vi è anche un altro coach da tenere in considerazione.

"Sì, Mikhail Mamleev che è un uomo di grande esperienza e si avverte subito il suo carisma quando parli con lui. Ci siamo confrontati e appena posso prendo il treno e vado a Bolzano per sostenere degli allenamenti collettivi. C'è un bel gruppo con i fratelli Patscheider e gli altri altoatesini. E' un'opportunità che mi piace sfruttare, da Trento sono pochi minuti di viaggio".

Quest'anno prevede un passo avanti dopo il debutto in Elite?

"E' stato un debutto impegnativo, le gare sono più lunghe e tenere la concentrazione per un'ora e 40 minuti non è così facile. Devo però aggiungere che una volta che hai fatto un paio di Long ci si abitua anche a questa novità. La mia problematica è un'altra ed è legata al fatto che con l'aumentare delle ore di allenamento incorro nell'infiammazione del soleo e il rendimento ne è penalizzato".

E ora come va?

"Sembra meglio, da Junior ho sofferto parecchio, poi meno. In questo momento sto bene e svolgo degli esercizi di rafforzamento e quelli per favorire l'elasticità muscolare". 

Quest'anno è nevicato parecchio, non è semplice allenarsi.

"In bosco non ci si può andare. In Valle di Primiero è impossibile. A Trento è più semplice. Quando devo effettuare delle ripetute e degli allenamenti al medio vado nella pista ciclabile, mentre quando è in programma una salita salgo su un colle attorno a Trento".

Tornando alle gare la scorsa stagione è stata in linea con le attese?

"Più o meno sì, ancora non so esattamente quali siano le mie caratteristiche e mi cimento in tutte le distanze con impegno. Il mio rammarico più grande è stato quello di essermi ammalato nella settimana precedente al Campionato del Mondo di C-O. Ho stretto i denti al massimo ma, seppur guarito, i WOC2017 sono stati una vera sofferenza".

Ci aspettiamo una stagione di riscatto?

Speriamo di sì.

 

a cura di Pietro illarietti

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