Scrivi al Presidente
23/04/2024C-O: MANIAGO ASPETTA L'ORIENTEERING DI LIVELLO NAZIONALE
23/04/2024MTB-O: NUOVO E PARTECIPATO APPUNTAMENTO DEL PROGETTO CRESCITA
18/04/2024PULINET NUOVO PARTNER FISO
18/04/2024LUTTO: E' MANCATO LUCIO CEREATTI
18/04/2024MTB-O: SI VA IN LITUANIA. TODESCHINI NUOVO RUOLO ALLA GUIDA DEL MOVIMENTO
18/04/2024CONSIGLIO FEDERALE: I PUNTI ALL'ORDINE DEL GIORNO
17/04/2024MTB-O: PROGETTO CRESCITA BY FUORICLASSE A SPILIMBERGO
17/04/2024IL 24 APRILE A GENOVA SI PRESENTA LA WORLD CUP
30/11/2007
"ORIENTEERING CHE PASSIONE"
Reduce, ormai da quasi una settimana, dalla quarta tappa di orienteering organizzata dalla Orienteering Academy Sicilia, immerso nei ricordi di quei tre giorni in giro per la Sicilia insieme ai grandi campioni di questo sport, decido di raccontare la mia esperienza, con la speranza, di riuscire a trasmettere ciò che realmente ho provato.
Confrontandomi con i miei compagni ho avuto la possibilitá e il dispiacere, di rendermi conto di come questo sport sia ancora piuttosto di nicchia al Sud e di come abbia bisogno di un forte impulso da parte delle organizzazioni per farsi conoscere. Questa tappa é stata senza dubbio la miglior occasione dell'anno nell'ambito qui in Sicilia: ho visto scolaresche "impazzire" piacevolmente sorprese dalla novitá. Ma per me l'esperienza é stata un po' diversa, un po' piú particolare. Ho avuto l'opportunitá di svolgere 5 gare in tre giorni, a conclusione delle quali mi sono piazzato quinto nella categoria degli Esordienti, soddisfatto del mio risultato e consapevole fin dall'inizio delle mie possibilitá e dei miei limiti, accompagnato e sostenuto da mia sorella. Tutte gare bellissime, tra natura (parco della Favorita, Piano Pomieri), centri storici pittoreschi (Polizzi Generosa e Cefalú)e abbuffate incredibili di cibi caratteristici. Ho alloggiato nelle stesse strutture e viaggiato nello stesso pullman in cui alloggiavano e viaggiavano anche i grandissimi nomi dell'orienteering italiano e internazionale, osservando e apprendendo, ammirando e, lo confesso, anche un po' invidiando, quella loro potenza, e non parlo solo di quella fisica, quella loro forza d'animo, quel loro spirito, che li accomuna e li unisce tutti e che non tarda a "contagiarti" dopo poco tempo.
Porterò con me quest'esperienza fino a quando la OAS non sará nuovamente capace di sorprendermi e intanto continuo a ricordare in attesa di una nuova tappa.
Di Sergio Palazzolo - Liceo classico Meli
articolo apparso su Giornale di Sicilia lunedí 26 novembre 2007
Inserito dalla Segreteria FISO - Simonetta Malossini
LE SENSAZIONI DI UN GIOVANE ORIENTISTA SICILIANO
"ORIENTEERING CHE PASSIONE"
Reduce, ormai da quasi una settimana, dalla quarta tappa di orienteering organizzata dalla Orienteering Academy Sicilia, immerso nei ricordi di quei tre giorni in giro per la Sicilia insieme ai grandi campioni di questo sport, decido di raccontare la mia esperienza, con la speranza, di riuscire a trasmettere ciò che realmente ho provato.
Confrontandomi con i miei compagni ho avuto la possibilitá e il dispiacere, di rendermi conto di come questo sport sia ancora piuttosto di nicchia al Sud e di come abbia bisogno di un forte impulso da parte delle organizzazioni per farsi conoscere. Questa tappa é stata senza dubbio la miglior occasione dell'anno nell'ambito qui in Sicilia: ho visto scolaresche "impazzire" piacevolmente sorprese dalla novitá. Ma per me l'esperienza é stata un po' diversa, un po' piú particolare. Ho avuto l'opportunitá di svolgere 5 gare in tre giorni, a conclusione delle quali mi sono piazzato quinto nella categoria degli Esordienti, soddisfatto del mio risultato e consapevole fin dall'inizio delle mie possibilitá e dei miei limiti, accompagnato e sostenuto da mia sorella. Tutte gare bellissime, tra natura (parco della Favorita, Piano Pomieri), centri storici pittoreschi (Polizzi Generosa e Cefalú)e abbuffate incredibili di cibi caratteristici. Ho alloggiato nelle stesse strutture e viaggiato nello stesso pullman in cui alloggiavano e viaggiavano anche i grandissimi nomi dell'orienteering italiano e internazionale, osservando e apprendendo, ammirando e, lo confesso, anche un po' invidiando, quella loro potenza, e non parlo solo di quella fisica, quella loro forza d'animo, quel loro spirito, che li accomuna e li unisce tutti e che non tarda a "contagiarti" dopo poco tempo.
Porterò con me quest'esperienza fino a quando la OAS non sará nuovamente capace di sorprendermi e intanto continuo a ricordare in attesa di una nuova tappa.
Di Sergio Palazzolo - Liceo classico Meli
articolo apparso su Giornale di Sicilia lunedí 26 novembre 2007
Inserito dalla Segreteria FISO - Simonetta Malossini
