Normative Covid
15/03/2004

Le news del lunedí

Salve a tutti

desidero soffermarmi, questa settimana, sul problema delle gare federali e delle candidature delle societá a realizzare tali gare.

Voi tutti sapete che da due anni a questa parte la Federazione ha anticipato di sei mesi la procedura di candidatura, che quest'anno é stata fissata al 31 dicembre. Data che purtroppo, per problemi federali, é stata scavalcata. Ma il problema é un'altro. C'é la volonta politica, volontá che é ancora allo stato di discussione, di far in modo che la presentazione della candidatura non sia strettamente legata alla successiva concessione, ma che sia invece l'inizio di una procedura che può portare all'assegnazione.

Due i momenti importanti: il territorio e la qualitá della carta. Fondamentale che il territorio sia consono ad una gara federale. Troppe volte, negli ultimi anni, abbiamo assistito a gare su terreni non proprio ideali, soprattutto se essi devono rappresentare una sorta di selezione o di preparazione per gli atleti delle nazionali. Ecco che si dovrebbe prevedere una figura che sappia valutare se il terreno proposto é consono o meno.

E poi la carta. Bisognerebbe evitare la cattiva abitudine che la carta sia pronta, inspiegabilmente, la settimana stessa della gara, con praticamente nessuna possibilitá di controllo su di essa e quindi di possibilitá di migliorarla.

La risposta piú frequente, a queste mie considerazioni, é che le societá producono la carta solo se viene loro assegnata. So bene quali sono le difficoltá che incontrano i nostri club, ma la Federazione ha l'obbligo di tutelare tutti i tesserati e di far in modo che il prodotto offerto sia il migliore possibile. Penso che ad una situazione come quella appena descritta si arriverá fra non molto, anche perché le stesse societá organizzatrici sentono la necessitá di offrire un prodotto di alta qualitá. La discussione che si aprirá su questo tema sará interessantissima, ma sono anche certo che esiste la volontá comune di migliorare la qualitá delle gare nell'interesse di tutti.

GianPietro Mazzeni

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