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18/04/2001

LA FRANCIA IN VAL DI NON

La nazionale di orienteering d'oltralpe a Coredo in raduno dal 2 all'8 di aprile



Dopo che le nazionali assolute e giovanili di Svizzera, Austria, Ungheria, Italia e Svezia B avevano scelto nel 1999 e 2000 la Val di Non per raduni ufficiali nei boschi della Predaia, Sette Larici, Monte Penegal, Ronzone-Cavareno e Passo Mendola, anche la nazionale francese ha scelto questa bella valle del Trentino per un periodo di allenamenti in vista degli impegnativi appuntamenti della stagione.

Si é conclusa nel migliore dei modi la settimana che la nazionale assoluta d'oltralpe ha passato nei boschi della valle. L'èquipe, formata da dodici atleti e quattro tecnici, ha trovato, secondo quanto da loro stessi dichiarato, le condizioni ideali per svolgere il raduno tecnico/atletico: terreni, carte e logistica ottimi, con un'adeguata assistenza dei tecnici locali Harald ed Helga Bertoldi e del responsabile organizzativo del raduno Alberto Zambiasi.

Il team francese, nei sei giorni di permanenza, ha svolto complessivamente undici allenamenti, dei quali due in notturna. Ad alcuni allenamenti hanno partecipato anche gli atleti in forza al gruppo sportivo delle Fiamme Gialle di Predazzo, guidati dall'allenatore Antonio Baccega, giá responsabile anche della nazionale italiana assoluta sino all'agosto scorso. Baccega ha espresso la sua soddisfazione per aver potuto lavorare a fianco della nazionale francese, assistita nell'occasione, oltre agli allenatori Michel Guergiou e Robert Monschain, anche da un dottore e da un fisioterapista, condizioni ideali per ora impossibili da realizzare invece per la nostra nazionale, viste le scarse risorse che il CONI riconosce alla Federazione dell'orienteering italiano. I francesi hanno voluto esprimere la loro completa soddisfazione del raduno, dichiarando di voler tornare a Coredo con la nazionale militare e gli atleti stessi con le proprie famiglie in vacanza.

Il susseguirsi nel tempo della presenza qualificata di squadre nazionali, conferma la bontá del lavoro svolto da parte dei dirigenti dell'Orienteering Club Predaia di Taio, che ha realizzato qualcosa come 50 chilometri quadrati di carte particolareggiate per orienteering. La presenza delle numerose carte, alcune in scala didattica, permette anche lo svolgersi di corsi residenziali per gruppi scolastici extraregionali che scelgono, sempre piú numerosi, di passare alcuni giorni in valle per apprendere in modo veloce e completo le basi dello sport dell'orientamento.

Tanta considerazione ed apprezzamento constatati "dall'esterno", non trovano invece riscontro a livello di partecipanti in valle, dove la societá dell'Orienteering Predaia trova ancora difficili e sporadici i rapporti con la scuola e dove i ragazzi sono piú attratti da altre attivitá o altri sport o che non praticano alcuna disciplina sportiva.



Taio, 18 aprile 2001.

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