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BOROVETS (BUL): Riccardo Scalet taglia il traguardo abbastanza presto e si accorge subito di aver portato a termine una bella prova. Una telefonata in Italia per informare subito la Fiso di quanto fatto.
"Non so ancora come sono andato in termini di risultato - le sue parole - ma credo di aver fatto bene. Sono entrato in carta lentamente, quasi camminavo, ma questa era la tattica scelta. Già al primo punto ho incontrato un concorrente partito 2' prima di me. Lui aveva già sbagliato, questo voleva dire che l'idea di partire prudenti era buona".
Alcuni ricordi di gara: "Mentre raggiungevo altri avversari si è andato via via infoltendo il nostro gruppo. Anche questo mi confortava, facendomi capire che tutto procedeva al meglio".
Poi una lunga attesa, il confronto con il CT Jaroslav Kacmarcik. "Credo che potrebbe essere medaglia - le sue parole 30' prima dell'arrivo di finlandesi e russi - ma aspettiamo che tutti i concorrenti siano al finish".
Una seconda telefonata in Italia proprio mentre Kirmula giungeva sul traguardo. Delusione? "No gioia, e tanta. Ancora non ci credo" e via con un fiume di parole. Una liberazione per un ragazzo solitamente taciturno e poi la procalamazione sul podio per un piazzamento che ha fatto subito il giro del mondo orientistico.
Domani è tempo di Staffetta, ma per ora godiamoci l'argento Middle.
a cura di Pietro Illarietti