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EOC: DIETRO LE QUINDE DI UN'ORGANIZZAZIONE DIFFICILE
PALMELA (POR): Un Campionato Europeo tutto in salita quello che stanno vivendo gli atleti impegnati in questo EOC-ETOC 2014 di Portogallo.
Potremmo chiederci se si è trattato di una sfortunata circostanza oppure se siamo di fronte ad un movimento ancora immaturo per accogliere un appuntamento di rilievo come l'EOC. Ci riferiamo all'errore di posa dell'altro giorno che ha di fatto aperto la finale Middle a tutti i concorrenti. Da quel momento si è scatenata una vera propria caccia alle streghe con accuse, nemmeno tanto velate, agli organizzatori da parte dei Paesi più avanzati, orientisticamente parlando.
Tecnici impegnati a controllare il lavoro di altri tecnici. Con il personale delle rappresentative nazionali che si è applicato in un'opera di monitorig pressante con addirittura delle lepri sul campo gara a verificare l'esatta posa delle lanterne.
Ritardi anche nel Temp-O, con i concorrenti fatti partire mezz'ora dopo quanto previsto dal programma ufficiale. Problemi nelle quarantene della C-O con atleti imbufaliti ed al limite della crisi di nervi. E' di ieri la pubblicazione, on line, dei percorsi maschili e femminili Long.
Infine l'arrabbiatura che se ne va e la sensazione di emergenza continua. Tanti degli accusatori che sono passati dalla parte dei soccorritori. Non è raro vedere il personale delle Nazionali mettersi a disposizione della macchina organizzariva. Il buonsenso e l'amore per l'orienteering stanno avendo la meglio.
Pietro Illarietti