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13/07/2002

Date a Cesare quel che é di Cesare..

di Alberto Zambiasi



Date a Cesare quel che é di Cesare..



A conclusione di una bellissima "5 giorni dei Forti" trovo necessario ed opportuno fare il punto della situazione, soprattutto alla luce del consenso quasi unanime degli atleti presenti alla manifestazione. Ancora prima che la quinta tappa cominciasse, molti tecnici ed atleti stranieri da me incontrati mi hanno voluto esternare i loro complimenti per l'ottimo livello organizzativo raggiunto anche in questa seconda 5 giorni organizzata in Italia, dopo quella del 1998 svoltasi in Val di Non (TN). Questo fatto é sicuramente un motivo di lusinga per tutti coloro che hanno collaborato alla buona riuscita della manifestazione di Lavarone; non voglio fare nomi di chi ha contribuito di piú, poichè farei torto sicuramente a tante persone che hanno lavorato nell'ombra, ma con il massimo impegno e che, proprio per il loro ruolo, non hanno potuto godere del contatto con i concorrenti e/o con gli altri organizzatori ed avere anche loro un pizzico di soddisfazione.



Le motivazioni che inducono le persone ad accollarsi fatica e responsabilitá in manifestazioni cosí importanti sono le piú disparate, ma sempre finalizzate a contribuire sostanzialmente al successo organizzativo ed a incrementare la propria esperienza organizzativa nella nostra complessa disciplina sportiva. Appena venni al corrente che in Trentino era in programma una nuova "5 giorni", anch'io mi proposi subito di collaborare. Le mie motivazioni erano forse diverse da tante altre ed erano soprattutto quelle di mantenere il livello organizzativo delle grandi manifestazioni a quello riscontrato in occasione della "5 giorni della Valle di Non", che aveva trovato unanimi consensi e che aveva fatto crescere di molto la considerazione della nostra Federazione in ambito internazionale.



La "5 giorni dei Forti" é stata sicuramente una "grande manifestazione", se non altro per il consistente numero di partecipanti: 2.576 sono stati i concorrenti della prima tappa, la piú numerosa e la piú importante, visto che era valida anche per il punteggio mondiale degli atleti Elite (WRE). Sará inoltre ricordata per la bellezza dei luoghi dove si sono svolte le cinque tappe e dove la meravigliosa conca di Malga Millegrobbe é rimasta negli occhi di tutti i partecipanti.

Anche il livello organizzativo é stato nel complesso piú che buono, vedi ad esempio le carte, i tracciati di gara, il funzionamento della partenza e dell'arrivo, il commento in tempo reale degli speaker ed altro ancora.



Proprio oggi ho letto sul sito della FISO un comunicato dell'addetto stampa della manifestazione, ripreso anche in versione uguale dai quotidiani locali, dove si afferma che i partecipanti sono stati piú di tremila. L'intervento prosegue poi dicendo che "si conclude cosí la Cinque Giorni dei Forti 2002, la piú grande manifestazione orientistica mai organizzata in Italia ed in Trentino oltre 25.000 presenza di atleti ..".

Personalmente sono sempre stato per la precisione, anche nelle piccole cose, quindi non ho gradito i numeri scritti a caso dall'addetto stampa "df", soprattutto quando poteva far riferimento al piú qualificato ufficio gara che l'Italia possa vantare in questo momento, che gli avrebbe fornito tutti i dati, precisi sino alla virgola. Affermare che le presenze gara di atleti sono state "oltre 25.000", non conviene a nessuno, nemmeno alla nostra piccola Federazione, che vede uno sviluppo numerico dei tesserati e partecipanti alle gare del calendario nazionale, ancora non adeguato al grande fascino della disciplina sportiva. Il numero effettivo globale di partecipanti nelle 5 tappe é stato in realtá di 12.985. Che l'addetto stampa abbia poi affermato, giá ben prima della manifestazione, che sarebbe stata la "piú grande mai organizzata", premettetemi di dissentire. A fare grande una manifestazione non bastano i numeri di atleti partecipanti, che sono stati comunque inferiori di qualche centinaio rispetto alla 5 giorni del '98, ma bensí da un complesso di fattori che posso cosí sintetizzare:

- atleti di livello internazionale partecipanti alla manifestazione (nel '98 parteciparono come concorrenti in categorie Elite una decina tra campioni del mondo in carica o giá campioni, mentre a Lavarone abbiamo avuto solo Lucie Böhm),

- soluzioni tecniche innovative adottate,

- qualitá della logistica, rapporto qualitá prezzo e varietá di offerta,

- qualitá dei terreni e delle carte interessate dalla manifestazione,



Pur riconoscendo che la manifestazione di Lavarone é stata grande, penso non possa essere paragonata con quella che Signar Eriksson definí "la manifestazione dell'anno nel mondo", dove i fiori all'occhiello furono:

- la gestione della sistemazione logistica,

- il perfetto funzionamento del trasporto obbligatorio degli atleti,

- la stampa delle carte e dei percorsi mai riscontrata da noi in Italia cosí accurata e precisa,

- soluzioni tecniche innovative in partenza, con la consegna della carta un minuto prima del via,

- le immagini delle gare proiettate nella grande sala durante le premiazioni e poi immortalate in una videocassetta di grande effetto, doppiata in piú lingue e inviata a tutte le societá estere partecipanti,

- il sistema di punzonatura elettronica SPORT-ident, con stampa quasi in tempo reale all'arrivo degli intertempi di gara per ogni partecipante.



Tutti questi elementi furono determinanti per il grande successo della manifestazione, ma quello che costituí la vera sorpresa anche per i "nordici" fu proprio il nuovo sistema di punzonatura, che sarebbe poi decollato a livello mondiale nei due anni successivi. Se il sistema adottato in partenza ci fu copiato immediatamente dalle manifestazioni internazionali in Francia e Svizzera, SPORT-ident divenne subito argomento di tanti messaggi di richiesta dati tecnici e di funzionamento che solo noi nel mondo potevamo dare, in quanto fu la prima manifestazione a piú giorni e cosí numerosa che ebbe il coraggio di collaudare il sistema di punzonatura ideato da una ditta tedesca. Le nostre relazioni tecniche furono determinanti per la Commissione Tecnica IOF per riconoscere il sistema valido anche per gare internazionali di Coppa del Mondo e Campionati mondiali. Dopo l'esperienza dell'Orienteering Predaia, il sistema fu adottato ufficialmente dalla Federazione Italiana, seguita a ruota da tantissime nazioni. L'anno successivo il Comitato organizzatore dell"O-Ringen" , la piú numerosa gara al mondo, sottoscrisse un contratto con la ditta tedesca per una fornitura quadriennale dell'attrezzatura per tutti gli atleti partecipanti (mediamente 15.000 all'anno). E' con tanto orgoglio che posso riferire quanto sopra, perchè la stessa Federazione Italiana, dopo quella manifestazione, potè avere cosí un immediato riscontro in seno alla IOF, ottenendo, anche per questo, l'assegnazione del Campionato del Mondo Veterani nel prossimo luglio del 2004.

Alcuni dei tecnici presenti in Val di Non hanno poi collaborato anche alla manifestazione degli Altipiani di Folgaria, Lavarone e Luserna e molte soluzioni tecniche adottate nel '98 sono state trasferite tali e quali nella manifestazione di quest'anno. Tutto quanto appena considerato, ritengo pertanto che alla Val di Non possa essere, per ora, lasciata la palma della piú numerosa e importante manifestazione organizzata sino ad ora in Italia. Questo per un dovere di precisione nei confronti degli Enti ed autoritá che collaborarono a quella edizione e per tutte le persone che diedero il meglio di sè per rendere indimenticabile ed unica quella "5 giorni della Valle di Non". Difficile sará ripetersi a quei livelli, anche nella stessa valle e con gli stessi organizzatori..



E' stato difficile per me scrivere questo intervento, ma nessuno piú di me poteva farlo con eguale cognizione di causa, dato che ho vissuto ambedue le manifestazioni dal di dentro. Posso affermare nel contempo di aver collaborato alla manifestazione di Lavarone con il massimo del tempo che avevo a disposizione e con tutta la mia esperienza, che volevo andasse a garantire un pieno successo anche di questa edizione. Se poi l'addetto stampa non é riuscito a dare il giusto valore alla manifestazione degli Altipiani, é possibile anche scusarlo, poichè lui, nel '98 in Val di Non non c'era...



Taio, 8 luglio 2002.



Alberto Zambiasi

promotore e direttore di gara della "5 giorni della Valle di Non" del '98,

Delegato tecnico FISO e IOF advisor della "5 giorni dei Forti" del 2002.

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