Normative Covid
25/12/2017

CORONA: IL PROGETTO REGIONI LA MIA NUOVA MISSION

CORONA: IL PROGETTO REGIONI LA MIA NUOVA MISSION

(Emiliano Corona al Passo Rolle la scorsa estate).

BOLOGNA: Emiliano Corona è il referente per il nuovo progetto che vuol valorizzare il prodotto agonistico dei Comitati Regionali. Corona anche durante i giorni di Natale è impegnato nel suo lavoro di Carabiniere Forestale, ma a fine servizio trova il tempo per spiegare meglio il disegno voluto dalla FISO e che vede in Valter Giovanelli il coordinatore generale in quanto responsabile del settore C-O (il progetto di ristrutturazione della C-O è spiegato nei dettagli sul numero di Azimut Magazine in arrivo a breve nelle case degli orientisti).

"Il Progetto Regioni - afferma Corona - dovrebbe servire alla creazione di una squadra agonistica regionale. La FISO, in collaborazione con i vari Comitati, vuol cercare di valorizzare la fascia dei ragazzi di 15-18 anni, quelli che compongono la Nazionale Youth. L'obiettivo è quello di selezionare un gruppo ristretto di atleti che hanno qualità e determinazione per gareggiare in un Campionato Europeo giovanile. Vogliamo dar loro una struttura, un supporto, che le società meno organizzate non sono in grado di fornire".

Vi sono ulteriori spunti su cui Corona insiste. "L'altra peculiarità è la condivisione del lavoro e delle opportunità fra Regioni. Andare avanti per macroaree e non per singoli Comitati in modo da far crescere il movimento. Ovvio che il Trentino è più organizzato rispetto al resto d'Italia ma, se ad esempio, durante un camp organizzato dai trentini dovesse esserci la l'opportunità di 10 posti extra perchè non aggregare altri Comitati disiderosi di crescere?".

 

Questa idea ricorda il Progetto delle macro regioni lanciato anni fa da Massimo Bianchi? "Forse nasce dalle ceneri di quell'idea. Per certi versi Bianchi fu un precursore. Giovanelli mi ha precettato per questo nuovo progetto di cui ora sono, con grande piacere, il coordinatore. Tengo i contatti tra Comitati o andrò sul campo qualora dovesse servire un tecnico durante i raduni".

Il progetto vede anche altri 2 tecnici Youth: " Lucia Curzio e Stefano Raus. Per ora il confronto è più con Lucia ma poi arriverà anche Raus che al momento è in Scandinavia per un corso di studi in management dello sport".

Questa la spiegazione teorica, ma da dove si parte?

"Abbiamo preparato slide e questionari per capire la situazione di partenza tra i vari Comitati: comprendere se esiste un calendario, un team regionale, ecc. Una serie di elementi per capire lo stato di partenza e sviluppare in seguito il progetto nazionale. Siamo ancora nella fase iniziale e attendo le risposte".

Ci sono già alcuni spunti interessanti all'orizzonte. "La FISO sta pensando di premiare le squadre regionali con alcune gratuità in vista di eventi mutidays. Un'opportunità interessante per far passare ai giovani delle giornate di lavoro assieme. Spero che a febbraio marzo si possa iniziare in modo più operativo. Potenzialmente ci sono dei ragazzi molto buoni e dobbiamo riuscire a supportarli al meglio. Senza uno stimolo adeguato o una struttura di supporto non si riesce a valorizzare dei talenti che altrimenti rischiano di andare persi. Sto parlando di un passaggio intermedio tra la società e la Nazionale. Ci sono già alcuni nomi interessanti. Per completare il discorso aggiungo che anche nelle isole felici serve sempre una mano e un raccordo è importante per programmazione e obiettivi".

 

Pietro Illarietti

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