Normative Covid
24/02/2001

candidati consiglio federale: FERRARI

NOME: Daniele

COGNOME: Ferrari

ETA': 33 anni

TITOLO DI STUDIO: Laurea in Giurisprudenza e master in comunicazione e marketing pubblico

PROFESSIONE: Titolare di un negozio di articoli sportivi e calzature, giornalista pubblicista collaboratore della redazione sportiva del quotidiano "L'Adige" e del mensile "Lo Sport Trentino"

HOBBY: Naturalmente l'orientamento (corsa e sci-orientamento), seguire e scrivere di sport (tutti tranne il calcio, anche se purtroppo per il mio giornale devo seguire anche quello)

RISULTATI ORIENTISTICI: Nessuno (punti in lista base meno di 2)

SOCIETA': Laboratorio Trentino Or Piné, con la quale ho organizzato due prove di Coppa Italia (96 e la finale 2000) diverse gare regionali e promozionali

QUADRI FISO: Sono segretario della mia societá e ho svolto un corso per direttore di gara con il comitato veneto (aspetto che si facciano gli esami per sostenerli)

ESPERIENZE ORIENTISTICHE ALL'ESTERO: Ho seguito la nazionale di sci-o ai Mondiali in Norvegia, Austria, ed in Coppa del Mondo in Austria e Slovacchia (se tutto va bene dovrei, quest'anno, seguirla nella prove finali di Coppa del mondo in Finlandia e Russia.. speriamo!)



Scusate questa mia presentazione didascalica, ma sarebbe una bella idea se tutti i candidati la facessero.



Ora alcuni spunti ed idee per il futuro della FISO:



1) La sede FISO va spostata da Trento e portata in una sede piú vicina a poli sportivi, economici (sponsor), politici che in Italia contano veramente (Milano, Bologna o Padova).



2) E' necessaria una gestione della FISO piú manageriale: con la reale ricerca di sponsor per circuiti, squadre nazionali, materiale tecnico e pubblicazioni. Ed in questo é giusto investire anche sulla stampa, materiale divulgativo e televisione per una maggiore visibilitá e per contraccambiare l'impegno di eventuali sponsor.



3) L'organizzazione della Fiso deve essere capillare e tale da responsabilizzare i comitati e le societá creando alcune strutture periferiche (comitati) in grado di funzionare autonomamente e ben collegati con la sede nazionale (non é escluso un aiuto economico ai comitati che effettivamente riescano ad organizzare e gestire certi servizi, tesseramento, formazione tecnici, promozione).



4) Le squadre nazionali devono essere l'apice di un movimento (giusto, quindi, investire su di loro, vero biglietto da visita del movimento italiano all'estero) dove però devono trovare il giusto spazio anche gli orientisti di tutte le categorie con esigenze e caratteristiche diverse.



5) Accanto ad un circuito nazionale di gare dovrebbe essere valorizzato e incoraggiato un circuito regionale e promozionale non sacrificato o limitato da troppe gare nazionali, vero serbatoio di nuovi atleti e prima forma promozionale.



6) La scuola: croce e delizia del nostro sport. Ritengo che sia compito delle societá e al massimo dei comitati avvicinare e promuovere nelle singole scuole corsi o forme promozionali con materiale e programmi eventualmente forniti e coordinati dalla FISO. Non ritengo che un progetto nazionale, come dimostrato in questi anni, riesca ad avviare una reale promozione e a far si che si riesca ad avere dei ragazzi che passano da un attivitá solo scolastica o promozionale ad un attivitá agonistica.



7) Un ultimo punto (ma spero in futuro di aver modo di tornare su questi punti) ritengo che sia importante guardare con la giusta attenzione al movimento sci-orientistico che tanti risultati (Grazie Nicolò) ed un grande prestigio internazionale ha regalato all'Italia, visto anche la possibile partecipazione olimpica del nostro sport ad una futura rassegna olimpica (Torino 2006 é alle porte).



Grazie per la vostra attenzione (e spero per l'attenta lettura di questi punti). Sono disponibile ad approfondire con voi queste tematiche (FerrariDaniele@trentino.net) e arrivederci a Bologna





Daniele Ferrari

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