Normative Covid
23/08/2002

Campionati Mondiali Universitari Gara di Corta Distanza

Campionati Mondiali Universitari di Orienteering

23 agosto 2002 - Finale di Corta Distanza



E' stato il francese Thierry Gueorgiou a laurearsi Campione del

Mondo universitario a Varna in Bulgaria sulla gara di Corta

Distanza grazie ad una gara perfetta sempre all'attacco, che

l'ha visto uscire ancora tonico e con grinta da un bosco fitto

come nebbia, dove la corsa piu' che ostacolata era rallentata

dalla poca visibilita' che permetteva la vagetazione.

Gueorgiou, gia' Campione del Mondo nella passata edizione in

Francia, dopo aver vinto le qualificazioni di ieri ha firmato

oggi il Titolo con un tempo di 27'28" distaccando l'argento a

piu' di 1minuto. Ottima gara fra gli Azzurri di Alessio Tenani

che proprio sulla Corta Distanza aveva puntato le motivazioni di

questo Mondiale: 33'32" per lui che gli valgono un 20 posto

finale da incorniciare vista la difficolta' di "navigazione" nel

bosco e la determinazione dimostrata. Klaus Schgaguler, altro

Azzurro in "finale A", commette invece qualche sbavatura di

troppo che a questi livelli risulta fatale e con 37'45" finisce

la sua prova al 39esimo posto. Fra le donne e' la finlandese Anu

Kopra a guadagnarsi il bagno in mare fra la folla che applaude

gli atleti del Mondiale: i finnici infatti non hanno atteso un

secondo di troppo dopo la conferma cronometrica della vittoria

per portarla in trono fra le braccia attraversando la spiaggia

assolata dove era stato allestito l'arrivo. Questa prova di

Corta Distanza infatti e' stata pensata e voluta all'insegna

della spettacolarizzazione del traguardo, fruttando la

popolarita' delle spiagge di Varna, localita' turistica balneare

della Bulgaria paragonabile alle Riccione e Rimini italiane.

Dal momento che la partenza e' stata pensata a 3 km di distanza

dal luogo di arrivo ci sono voluti alcuni minuti di corsa per

alcuni Team Leader per raggiungere la spiaggia di arrivo. Quando

si e' sbucati fra il calore del sole e il chiarore della sabbia

il primo sguardo incontrato e' stato quello di Laura

Scaravonati, amareggiata da una gara tanto "sporca" a livello di

vegetazione: "Non si vedeva niente - ha ammesso la Scaravonati -

certamente non sono i miei terreni, ma non ritengo vero

Orientamento correre solo sulla bussola contando i passi a testa

bassa per spostare foglie e rami. Non mi sono certo divertita,

comunque la filosofia e' quella di riuscire ad abituarsi a

qualsiasi terreno..." Per Laura infatti la gara si chiude col

28esimo tempo finale di 41'12". Aspettando le migliori del

giorno prima che escono dal bosco piu' tardi partendo in ordine

inverso alla classifica di qualificazione (le prime partono per

ultime), si risale su per la scarpata finale dove un percorso

fettucciato guida letteralmente gli atleti dal penultimo

all'ultimo punto posto sulla riva del mar Nero, attraversando

cosi' il campeggio in una discesa veramente a "rotta di collo".

A meta' scarpata si cerca il punto migliore per scattare qualche

foto importante ed attendere i nostri portacolori che noon

tardano a sbucare: prima passa Maria Novella Sbaraglia,

sorridente dopo la sua uscita nel bosco, per lei infatti si

trattava di portare a termine l'esperienza del percorso della

Finale B senza forzare e portare a casa tecnica in piu' da

applicare nella staffetta di domani. La Sbaraglia chiude infatti

13esima senza ambizioni. Chi invece poteva fare qualcosa in piu'

era Christine Kirchlechner, 11esima ieri in qualificazione

seppure con errori evitabilissimi per altro. La Kirchlechner

affronta invece la discesa affaticata, evidentemente delusa da

una gara fatta di incertezze per l'impossibilita' di vedere

qualcosa al di la' di 20/30 metri di lontananza; chiudera'

44esima, piu' incredula che delusa per l'incapacita' di reagire

ad una situazione orientistica estremamente diversa dai

parametri ai quali si e' abituati.

Dopo di lei gruppi di scandinave scendono "a treno" dalla

collina sorpassandosi pericolosamente negli spazi esigui delle

curve ad angolo: anche pochi secondi ora possono risultare

fatali nell'economia del risultato. Si guardano i cronometri e

si calcolano le possibilita' dell'ultima Azzurra in gara, Renate

Fauner, partita nel gruppo delle piu' accreditate per lo

splendido sesto posto di qualificazione del giorno prima. Quando

passa pie' veloce Renate e' sola e non guarda in faccia a

nessuno, con un balzo si rimette in asse dopo il tornante in

discesa la cui pericolosita' e' moltiplicata dai gadini coperti

dalle foglie delle querce. Basta urlarle che e' solo questione

di correre seguendo la fettuccia ora, senza piu' leggere la

mappa fino all'arrivo per almeno 1'30"... chissa' se ha capito,

aveva gli occhi come spaventati per l'attenzione a dove spingere

ed equilibrarsi coi piedi. Si corre poi giu' anche noi per il

lungo fettucciato, tra un gruppo di atleti e l'altro: la Fauner

e' 14esima finale con un tempo di 35'36" non male se calcoliamo

che nel giro di 30" ci sono 8 atlete: "Peccato per i tre minuti

che ho perso per quella fox-hole praticamente invisibile nel

verde..." Fortuna e maledizione di questi Mondiali infatti sono

state le tane di volpe, piccole depressioni di 50 centimetri di

diametro scelte come punti tecnici dai tracciatori che si stanno

divertendo a "gettare" gli atleti fra vegetazione fitta e

terreni piatti. Tuttavia positiva l'impressione finale, se non

altro salvata questa Corta Distanza dal supporto dei media

bulgari presenti con due televisioni nazionali e radio in

diretta; ottima poi la scelta dell'arrivo fra i turisti e

bagnanti in questo pomeriggio di venerdi' estivo, in cui gli

atleti, accolti prima con stupore sono stati poi intervistati ed

oggetto di foto-ricordo.

Ora muscoli da massaggiare e motivazioni da ricaricare per le

quattro frazioni della staffetta di domani in cui le ragazze

schiereranno una Scaravonati "al lancio" che promette la solita

bagarre iniziale, ad ogni staffetta internazionale e' sempre

uscita fra le prime a dare il cambio; l'Italia schierera' per

seconda Kirchlechner, un po' affaticata ma non priva

di "volonta' di potenza" che dovrebbe permetterle di mantenere

posizioni; terza la giovane laziale Maria Novella Sbaraglia da

Subiaco, matricola universitaria in grado di ben figurare e

limitare eventuali rimonte delle altre agguerritissime Nazioni;

Fauner poi sul finale promette il massimo impegno, e siamo

sicuri che esperienza e determinazione non le mancheranno.

Fra gli uomini Marco Seppi oggi ha riposato, per tentare un

lancio come si deve dove energie e velocita' non sono certo da

inventare ma caricare il giorno prima; Alessio Tenani, il

migliore come risultati fino ad ora sceglie di volersi

confrontare con la velocita' di gara della seconda frazione,

mentre Klaus Shgaguler in terza dara' il cambio ad un Paolo

Grassi con una gran voglia di "scaricarsi".

E che le tane di volpe ce la mandino buona...



Andrea Visioli

Team Leader

Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere tutti gli aggiornamenti.