Normative Covid
07/10/2015

C-O: TENANI, HO ANCORA VOGLIA DI DIVERTIRMI

BOLOGNA: Alessio Tenani bolognese del GS Forestale, è uno degli Elite più esperti del gruppo. Dopo aver raccolto le interviste di altri azzurri, tocca a lui raccontare le sue impressioni sull'attività agonistica.

Si chiude una stagione insolita per te, senza grandi acuti e di tanta fatica. Come hai vissuto questo periodo?

I sei mesi a cavallo dell'operazione al tendine di Achille sono stati durissimi, anche se ho cercato di affrontarli sempre con il sorriso sulle labbra. In primavera mi sono dedicato alla Mtb-O e al Trail-O per mantenere viva la voglia agonistica: sono arrivati buoni risultati (Top10 ai Mondiali di Temp-O, 8° e podi tricolori sia in bici che di precisione) ma l'obiettivo è sempre stato quello di tornare a correre bene il prima possibile.

Sei ormai ad un livello discreto, sul podio tricolore ti sei commosso. Qual è stato il percorso da un punto di vista fisico per il ritorno ad alto livello?

Durante l'inverno ho lavorato tanto con i fisioterapisti per riprendere la piena funzionalità del piede. Appena possibile abbiamo deciso di tornare a gareggiare, senza però rischiare più del dovuto. Sicuramente è frustrante competere a mezzo servizio, ma era il modo migliore per anticipare il recupero: un passo alla volta, giorno dopo giorno, cercando di tornare competitivo. In estate sono riuscito a lavorare con più continuità, abbandonando gli allenamenti alternativi ed i riposi obbligatori che dovevo fare prima, fissando i campionati a lunga distanza come obiettivo. Anche per questo la medaglia è stata così significativa.

Hai mai pensato di ritirarti?

Domanda difficile. Diciamo che dopo i Mondiali 2014 ero di fronte un bivio: operarmi al tendine o smettere di correre. Ormai, dopo un anno di sofferenze ed il fallimento delle terapie conservative, non c'erano alternative: la scelta più facile sarebbe stata ritirarmi, ma la voglia di correre era ancora troppa e in generale mi piacciono le sfide.
Finchè ci sarà divertimento nel gareggiare, penso che continuerò a farlo: magari con meno obiettivi ma più selezionati.

Sei tornato anche in Nazionale, una bella soddisfazione. Quale sarà il futuro di Alessio Tenani anche alla luce della nuova impostazione del Corpo Forestale che viene inglobato nei Carabinieri?

Sì, le convocazioni in Coppa del Mondo mi hanno fatto molto piacere. Non sono arrivati risultati particolari, ma è stato bello e divertente tornare nel gruppo. Dopo 8 anni, invece, mi ha fatto un certo effetto seguire i Mondiali al computer. Non pensavo fosse così adrenalinico anche essere dall'altra parte dello schermo a fare il tifo.
Non sappiamo ancora di preciso cosa comporterà l'inglobamento della Forestale nell'Arma dei Carabinieri, nei prossimi mesi le nubi si dovrebbero dissolvere. Intanto vedrò di chiudere al meglio questa stagione (in particolare alla 25manna in Svezia il prossimo fine settimana, in cui sarò in gara per il PAN Kristianstad) e poi inizierò un inverno di preparazione completa, sperando che sia senza problemi fisici.

La nuova generazione spinge, chi c'è dietro ai vari Scalet e Patscheider?

Mattia De Bertolis e Fabiano Bettega sono in crescita costante e spero che saranno una garanzia per il futuro della nazionale. Tra i più giovani, se devo fare un nome, penso che Fabio Brunet sia il ragazzo con le potenzialità migliori: come sempre il Primiero è una miniera di talenti orientistici. Restando in zona Bologna, invece, Marcello Lambertini ed Enrico Mannocci, ragazzi con cui mi alleno durante la settimana.

p.i.

Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere tutti gli aggiornamenti.